Il "carsismo" telesino colpisce ancora - 09-02-02 - Vittorio Pagliarulo

 

Una voragine dalle caratteristiche tipiche delle doline carsiche, si apre improvvisamente in via Udine a Telese Terme”

 

Sembra quasi la testata della sceneggiatura di un film dell’orrore, invece è la dura realtà con la quale i telesini devono imparare a convivere. E considerato che in questi ultimi tempi, i segnali di allarme si sono infittiti, chiunque  -  a torto o a ragione ritiene -  ritiene di vivere in una zona del paese a maggior rischio idrogeologico, comincia ad avere problemi di insonnia per la paura e non è allarmismo gratuito affermare che dalla paura alle manifestazioni di panico il passo è breve.

 

E’ la punizione Divina, per la cattiveria umana? Nossignori: è la cupidigia di certi uomini che va fermata a tutti i costi se non si vuole che la cittadina si popoli di fantasmi timorosi di vivere persino entro le mura domestiche.

 

Le istituzioni preposte alla salvaguardia del territorio, le Istituzioni preposte a fermare il crimine (perché di crimini si tratta), tutti insieme aprano gli occhi e decidano di fare qualcosa  per fermare i tanti misfatti che nel settore dell’edilizia abitativa, in questo paese, la fanno da padrone.

 

Non si parli, per piacere, di allarmismo né, tanto meno, di sciacallaggio politico: atteniamoci ai fatti.

 

Torniamo indietro solo di pochi mesi e rendiamoci conto di quanto si è verificato nel lasso di pochissimo tempo:  

  •        allarme di cedimento in edifici costruiti dall’I.A.C.P. in prossimità del lago. Ne ha parlato diffusamente la stampa e la televisione locali oltre che il sito Vivitelese;

  •        in Vivitelese si descrivono le difficoltà incontrate nella realizzazione della posa in opera dei plinti necessari alla sopraelevazione della scuola materna di Via Giovanni XXIII Papa (ex Via Circonvallazione). I lavori di perforazione tentati con la trivella (ordinaria procedura in terreni “normali”), hanno dovuto lasciare il posto alla sonda (tecnologia adoperata per l’escavazione dei pozzi semiartesiani) in quanto si scavava…nell’acqua;

  •        sullo stesso sito viene denunziato il cedimento di un collettore fognario in una traversa della ex via Circonvallazione;

  •        qualche tempo dopo, a non dormire sonni tranquilli, sono gli abitanti di un edificio situato in Ct.da Lagni, sotto osservazione per la presenza di crepe e cedimenti.

 

Siamo al fatto più grave ma non imprevedibile. Quello della sera di giovedì 7 febbraio u.s..

 

Vivitelese, pur mancando di specifiche  competenze in argomento, è da tempo che richiama l’attenzione di chi legge sulla morfologia del territorio. L’origine carsica del Telesino viene confermato da una innumerevole quantità di doline esistenti sulla collinetta di Pugliano; si è scritto della dolina formata per sprofondamento violento, alcune decine di anni fa, la dove ora sorge Piazza Padre Pio. Il lago stesso è una grande dolina carsica così come lo è, forse,  il laghetto di via Udine.

 

E COME LA METTIAMO CON LA PROSSIMA REALIZZAZIONE DI TRE MEGADORMITORI A RIDOSSO DELLA EX VIA CIRCONVALLAZIONE PER 74 APPARTAMENTI, LADDOVE E’ GIA IN COSTRUZIONE ALTRO DORMITORIO ALTO BEN 5 PIANI, SU UNA SUPERFICIE COMPLESSIVA DI APPENA 45 ARE, ALLA CONFLUENZA DEI FIUMI SENETA E GRASSANO?

 

Da queste pagine (mentre con trepidazione esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai concittadini colpiti da questa sciagura e mi riferisco alle persone che hanno contratto debiti per realizzare il sogno della casa di proprietà) lanciamo una vibrata protesta indirizzata alle autorità e non solo a quelle cittadine affinché comprendano che è giunto il momento di smetterla: basta con lo scempio e l’oltraggio ambientale!

 

E’ ora di smetterla di rivoltare il fazzoletto di terra rappresentato dal  tenimento Telesino! Non rimane che qualche “lembo sdrucito” e anche quello state insozzando! E a chi con orgoglio parla di vivibilità e di grande rispetto per l’ambiente in questo paese, non ho difficoltà a dirgli che parliamo di ambienti completamente diversi. Il nostro ambiente è un complesso di cose godibili, respirabili guardabili ad altezza d’uomo nel rispetto reciproco, proprio come si addice agli abitanti di un piccolo paese di poco più di 5000 abitanti che, ebbene crederci, non ambiscono abitare un luogo che vuole assomigliare a tutti i costi ad una minimetropoli.