Proposta per una nuova toponomastica


    Più volte in passato ho lanciato una proposta per il completamento della toponomastica nel nostro paese, un paese nel quale spesso si è preferito usare espedienti come 1^, 2^, 3^, 4^ traversa pur di non intitolare una strada col risultato che anche noi del luogo non riusciamo a raccapezzarci nel labirinto dei numeri ordinali. A parte questo inconveniente, ritengo inconcepibile rinunciare a valorizzare il nostro patrimonio storico ed etnoantropologico anche mediante la toponomastica: lo dobbiamo ai grandi caccuresi del passato, lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto lo dobbiamo a quelli che abiteranno Caccuri dopo di noi e che hanno il diritto di conoscere e di sapere chi ha abitato questo luogo prima di loro, i meriti e i demeriti degli antenati.  Per questi motivi mi permetto di riformulare la proposta in un periodo particolare nel quale si approntano i vari progettio politici per la Caccuri dei prossimi anni e si va a scegliere coloro i quali a questi progetti dovranno dare le gambe, anche perché il completamento della toponomastica, così come altri importantissimi strumenti normativi che potrebbero rendere più bella e più gradevole la nostra "isola amena", non richiedono grandi investimenti.
   Mi piacerebbe sentire su questa proposta il parere dei probabili candidati all' Amministrazione comunale di Caccuri per i prossimi cinque anni sulla proposta che segue.

      Uno degli  strumenti da utilizzare per insegnare alle giovani generazioni la storia del proprio paese, della propria Nazione,  tramandarne la memoria è la toponomastica.  Le targhe con i nomi delle strade, spesso intitolate a personaggi celebri, sono delle vere e proprie epigrafi che ci aiutano a conoscere il nostro passato, le nostre radici, il nostro cammino..
  
     L'intitolazione di una strada a un personaggio  del passato, non solo è  un atto dovuto nei confronti di chi ha dato un prezioso contributo alla crescita sociale e civile, culturale  di una cittadina, di una nazione, a volte dell'intera Umanità, ma è anche preziosa occasione per dibattere, conoscere e valorizzare la figura e l'opera di un concittadino o di un  connazionale illustre, di un  benefattore  e, quindi, l'occasione per un ulteriore arricchimento culturale.
    Per Caccuri, comunque, si pone da anni il problema di mettere mano alla toponomastica, così come è stato fatto per la frazione di Santa Rania, poiché esistono decine di strade senza nome, a cominciare dalla stessa piazza
o vengono identificate come traverse contraddistinte da un  numero ordinario. Completare la toponomastica, perciò oltre che costituire un'operazione culturale notevole, diventa anche una necessità impellente. 

   Caccuri ha, purtroppo, sempre trascurato i suoi figli migliori, tanto che solo a tre di loro è stata intitolata una strada: Cicco Simonetta, Vincenzo Ambrosio e Giovanni Dardani. Decine di altri illustri caccuresi, invece, sono stati completamente dimenticati e risultano sconosciuti alle giovani (e non solo giovani) generazioni. 

   Di ciò si potrebbe approfittare per proporre al comune, così come è stato fatto per la frazione di Santa Rania, l'intitolazione delle strade del rione Campo e del rione Croci che non hanno un nome, anche ad illustri personaggi caccuresi che tanto lustro e decoro diedero in passato alla nostra cittadina . Tra loro segnaliamo:

Francesco Antonio Cavalcante, vescovo, Giovanni Carnuto, vescovo, Cornelio Pelusio, agiografo

                                                                      
 Giovanni Simonetta, storico,      Raffaele De Franco vescovo          Antonio Rizzo,  generale     Umberto Lafortuna,  poeta


                                                                       
Francesco Macrì, pedagogista       Vincenzo Fazio, fotografo                   Peppino Nesci, pittore     Enrico Pio Del Bene Colonnello C.C.

Qui ne cito solo alcuni, ma ve ne sono tanti altri che meriterebbero lo stesso onore. Per ulteriori notizie cercare fra i  personaggi caccuresi.