Bolsena |
Bolsena, la Volsinii romana, erede dell'etrusca Velzna, è adagiata sulla riva nord-orientale del lago omonimo, al centro del complesso dei monti Volsini. Il borgo medievale, perfettamente conservato, è dominato dal Castello, a pianta quadrata munito di quattro torri, eretto dagli Orvietani nel XIII-XIV sec., attualmente sede del Museo Territoriale del Lago di Bolsena dove, attraverso interessanti reperti villanoviani, etruschi, romani e pannelli didattici, è illustrata la storia del bacino lacuale.
Numerosi edifici di notevole pregio fra cui il Palazzo Panieri o di Teodorico, eretto nel 1299 in austero stile gotico, e il Palazzo Crispo, poi Cozza-Spada, ora del Drago, costruito intorno alla metà del XVI sec., riccamente affrescato all'interno dalla scuola di Perin del Vaga e di Pellegrino Tibaldi. La chiesa di S. Francesco, del XIII sec., con-serva l'originaria struttura gotica nel pregevole portale; al suo interno, ad una navata con tetto a capriata, un bei crocifisso con la Madonna e S. Francesco della scuola del Pastura. La collegiata di S. Cristina, in stile romanico, edificata nell'XI sec. sopra antiche catacombe cristiane, è sormontata da un superbo campanile aperto da tre piani di bifore, eretto nel XIII sec. e presenta una elegante facciata tripartita, adorna di lesene riccamente decorate, realizzata alla fine del XV sec. da Francesco e Benedetto Buglioni. L'interno a tre navate divise da colonne bombate, in parte provenienti da pilastri di edifici romani, con tetto a capriata, conserva terracotte policrome di scuola robbiana attribuite a Benedetto Buglioni, fra cui il busto di S. Cristina e pregevoli affreschi del XIV e XV sec..
La
Cappella del Miracolo, una slanciata costruzione barocca con facciata neoclassica,
fu eretta nel 1693 in ricordo del miracolo eucaristico e conserva all'interno,
nell’altare maggiore, il marmo macchiato dell'ostia sanguinante,
rappresentato nella tela di Francesco Trevisani, il Miracolo del Corporale. Dalla
Grotta di Santa Cristina si accede alle Catacombe molto estese e ramificate, in
gran parte ancora inesplorate, dove fu rinvenuto il sarcofago con le spoglie
della Santa. Nella Cappella di S. Michele Arcangelo si può ammirare una grande
ancora, in terracotta policroma, di Giovanni della Robbia con scene del
martirio di S. Cristina e delle quattro colonne dove avvenne il miracolo.
Secondo la tradizione, ai tempi dell'imperatore Diocleziano, Cristina, figlia
del prefetto Urbano, avendo abbracciato la religione cristiana fu fatta
gettare dal padre nei lago con una pietra al collo, ma la pietra, anziché trascinarla
a fondo, galleggiò sull’acqua e la riportò in salvo a riva. Questa pietra,
su cui erano rimaste impresse le orme della martire, fu successivamente
collocata sull'altare dove avvenne il celebre evento miracoloso del 1263, quando
un prete Boemo, in pellegrinaggio penitenziale per i dubbi che lo tormentavano
sulla verità della transustanziazione, mentre celebrava la messa sull'altare
dove era incastonata la pietra di S. Cristina, vide sgorgare dall'ostia
consacrata sangue vivo che bagnò il corporale e i marmi del pavimento. I
paramenti sacri segnati dal miracolo furono portati in processione a Orvieto ove
risiedeva papa Urbano IV che promulgò, l'11 agosto 1264, la Bolla che istituiva
la festa del Corpus Domini. Sulle colline dietro l'attuale insediamento, scavi
recenti hanno portato alla luce i resti della città etru-sca romana con mura
del IV sec. a.C..
Ben visibili l'impianto viario della romana Vulsinii, resti di numerose case private della metà del II sec. a.C. e di una basilica. Nel circondario di Bolsena sono ubicate numerose necropoli con tombe che risalgono al VII sec. a.C. e al I sec. a.C. La storia di Bolsena si perde nella notte dei tempi infatti già nella preistoria era qui localizzato un villaggio palafitticolo, ma il massimo splendore lo ebbe la Velzna etrusca, definita da Strabene "capitale dell'Etruria", una delle città più ricche e potenti della federazione. Sede vescovile prima della distruzione per mano dei Longobardi, Bolsena divenne sede, al termine del XV sec., del legato pontificio e il primo a svolgere questo incarico fu quel Giovanni dei Medici, poi papa Leone X, che fece costruire la facciata della cattedrale. L'economia di Bolsena si basa su una fiorente agricoltura, sulla pesca e sulla vocazione di centro turistico per l'intera fascia del territorio costeggiante il lago.
Di
particolare interesse i festeggiamenti che si svolgono il 23 e 24 luglio con
la rappresentazione dal vivo, dei Misteri di S. Cristina, che rievocano la
vita e il martirio della santa Patrona. Particolarmente interessante è la
festa del Corpus Domini essendo Bolsena la città del Miracolo. Il giorno della
festa una solenne processione si snoda per le vie del borgo, che son coperte
da un tappeto di fiori. Le artisti-che infiorate di Bolsena, di soggetto
geometrico e veri e propri quadri di fion, coprono un tragitto di circa tre
chilometri che, con ogni probabilità, è il percorso infiorato più lungo del
mondo. Nel mese di luglio viene organizzata la Sagra del pesce con preparazione
di piatti a base di pesce del lago di Bolsena tra cui il tipico coregone.
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