Vis Nova, venti anni di amore per la pallanuoto

    Negli anni settanta la squadra di nuoto dell'istituto Santa Maria di Roma, una scuola Paritaria di ispirazione cristiana, era una delle indiscusse protagoniste nella categoria agonistica dei campionati nazionali. Sotto la guida del Professor Carlo Santi, i ragazzi di Viale Manzoni riuscirono a levarsi non poche soddisfazioni.
    Il professor Santi, però, non avrebbe mai immaginato che, nel 1979, sarebbe capitato queel incidente che nessun allenatore di nuoto augurerebbe mai alla sua squadra: un pallone finì in piscina. Leggenda narra che qualsiasi nuotatore prenda in mano una palla scelga di cambiare sport per dedicarsi alla pallanuoto.
    Nel nostro caso, questa decisione di cambiamento non fu traumatica e segnò l'inizio dell'avventura del Santa Maria nel mondo della pallanuoto con il nome di Vis Nova.
    L'idea di creare questa squadra fu di Danilo Peretti, allora tecnico della formazione di nuoto, e degli anziani della categoria agonistica. Peretti svolse un ruolo fondamentale nei primi passi della neonata creatura acquatica, dedicandosi contemporaneamente alle ragazze ed ai ragazzi. Le prime cominciarono subito bene, partecipando al primo Torneo Nazionale (allora non riconosciuto dalla Federazione) e qualche anno dopo al primo campionato ufficiale femminile.
    Gli anni ottanta furono il periodo d'oro delle ragazze di Viale Manzoni che conquistarono un prestigioso terzo posto (miglior piazzamento di sempre), insidiando più di una volta il primato delle fortissime Recco e Fuorigrotta Napoli. Queste battaglie forgiarono l'atleta più famosa della Vis Nova, quella Monica Vaillant che diverrà Campionessa d'Europa e del Mondo con l'Italia ed entrerà a far parte della rosa della squadra di pallanuoto femminile più forte di sempre, l'Orizzonte Catania.
    Intanto i ragazzi si cimentano nei campionati promozione. Nelle fila degli uomini si mette in luce Stefano Novelli, primo pallanotista ufficiale della squadra (gli altri componenti erano tutti ex nuotatori) proveniente dalla sponda bianco celeste del Tevere. Oltre al laziale, un altro romano darà qualità al gruppo: Luca Ranalli, che si può considerare il primo prodotto del vivaio maschile, capostipite di una stirpe di piccoli campioni creati in casa Vis Nova.
    Arrivano gli anni Novanta che portarono con loro grandi cambiamenti e la consacrazione della pallanuoto gialloblu.
    Nel 1994, gli uomini guidati da Marco Salvatori vincono tutte le quindici partite del campionato conquistando senza problemi la serie B. La stagione successiva sembra potersi concretizzare la possibilità del doppio salto di categoria grazie al raggiungimento della seconda piazza in classifica e il conseguente spareggio per la A. Nulla da fare, i gialloblu perdono la semifinale valida per la promozione e rimangono in B.
    Il 1996 dà il via ad una serie di alternanze sulla panchina dei capitolini. Luciano Russo, il successore di Salvatori, trascina il team al terzo posto; nel '97 tocca a Nicola Izzo che non riesce a salvare la Vis Nova dall'ottavo posto e dalla serie C (fortunatamente ci sarà il ripescaggio); il biennio dal 1998 al 2000 vale un sesto e un quarto posto, prima sotto la guida del giocatore allenatore Sebastiano Cortese (attualmente tecnico dell'Ortigia Siracusa) e poi dell'ex azzuro Luigi Palma.
    Il primo campionato del nuovo millenni porta fortuna, la Vis Nova, seguita dal Mister Roberto Fiori (ex trainer della Nazionale femminile) vince tutte le partite e vola in A2.
    Alla loro prima esperienza in A, il gruppo di Fiori diventa la matricola terribile del Torneo e viene soprannominata dai giornali il Chievo della pallanuoto.

Invece, in campo femminile, Danilo Peretti, il decano della panchina rosa viene sostituito da Daniele De Santis.
    De Santis riconosce immediatamente la validità del lavoro svolto nelle giovanili dalle quali pesca a piene mani per la squadra maggiore. La conferma delle validità delle osservazioni del Mister arriva dai risultati conseguiti dalla Vis Nova in campo Juniores (con i secondi posti nelle finali nazionali del 1996, 1997 e 1998), dalla terza piazza raggiunta sempre nella stessa categoria nella stagione 2000-2001 e, nello stesso anno, dall'innalzamento sul secondo gradino del podio del Campionato Nazionale Allieve.
    Sotto la guida di De Santis, Tania Di Mario (inseguito vincitrice della Coppa dei Campioni con l'Orizzonte Catania), Letizia Castellani, Linda Imparato e la giovanissima Chiara Altrini vestono l'azzurro della Nazionale italiana.

Stagione 2002-2003

    La squadra maschile è stata affidata a Mauro Mervcich ex allenatore del Kvarner, squadra di serie A1 croata, ed ex allenatore della Nazionale giovanile croata fino al 2001.

    Il tecnico potrà far conto sui nuovi acquisti Claudio Gazzarini, portiere prelevato dalla Roma e Gabriel Strizic, medaglia d'oro europea con la nazionale giovanile croata.

    Le ragazze sono entrate a far parte del Superfive, un consorzio di cinque società sportive romane attive in cinque diverse discipline a livello di serie A. Questa comunione fra club ha avuto ampia risonanza a livello mediatico e ha favorito il rilancio dello sport in rosa nella capitale.