Grassi o lipidi
I grassi, denominati anche lipidi, sono composti organici
chimicamente formati da tre molecole di acidi grassi legati a una molecola di
glicerolo o glicerina. A temperatura ambiente si presentano solidi e untuosi
(burro e strutto) oppure liquidi (l'olio d'oliva ed olio di semi). Esistono più
di 600 tipi divesi di grassi, sia di origine animale che vegetale. I grassi più
comuni dal punto di vista commerciale sono i trigliceridi (grassi neutri), tra
cui la trioleina e la tristearina.
Acido
oleico Acido stearico
Glicerolo Acido
oleico
Glicerina Acido stearico
Acido
oleico Acido stearico
Gli acidi grassi che entrano
nella composizione dei grassi e degli oli alimentari contengono un numero pari
di atomi di carbonio, compreso tra 8 e 24. A seconda di come questi atomi si
combinano, i grassi possono essere suddivisi in saturi e insaturi. Nei grassi
saturi, tutti gli atomi di carbonio sono legati agli atomi di idrogeno da
legami singoli. Nei grassi insaturi, due o più atomi di carbonio sono legati
ciascuno a un solo atomo di idrogeno e alcuni atomi di carbonio sono legati tra
loro da uno o più doppi legami. Gli acidi grassi con un solo legame doppio sono
chiamati monoinsaturi (acido oleico, quelli con due o più doppi legami sono
detti polinsaturi (acido linoleico, acido linolico ed acido arachidonico.
Questi ultimi sono detti acidi essenziali in quanto l’organismo non è capace di
sintetizzarli e, quindi, devono essere introdotti con gli alimenti.
I grassi sono molto
importanti per la loro elevata funzione energetica, dal momento che forniscono circa 9 kcal per grammo e, inoltre,
contenendo piccole quantità di vitamine liposolubili A, D, E, K, colesterolo,
clorofilla, carotene, la loro assunzione ne permette l’assorbimento.
Sono ricchi
di grassi i formaggi (pecorino, emmenthal, fontina, parmigiano,
mascarpone, provolone, ecc.), la frutta
secca (mandorle, noci, arachidi, nocciole, pinoli, olive, ecc.) e alcuni pesci
(anguilla, salmone, sgombro, sardina, cefalo, trota, ecc.).
Il fabbisogno giornaliero di
grassi è indicato in 0,5 g per Kg di peso corporeo. Una normale dieta che
soddisfa il fabbisogno proteico, soddisfa anche quello lipidico. Una carenza di
grassi favorisce la trasformazione di zuccheri e proteine in grassi, mentre un
elevato consumo di grassi predispone l'organismo ad alcune patologie, quali
obesità, calcoli biliari, cardiopatie. Per questo motivo, i nutrizionisti
raccomandano di non eccedere nell’assunzione di grassi, che, comunque, non
devono fornire più del 30% del fabbisogno calorico. Nei paesi in via di
sviluppo queste sostanze possono, tuttavia, rappresentare meno del 15% delle
calorie assunte e, pertanto, non soddisfare il fabbisogno energetico
dell'organismo. Vi è una differenza tra acidi grassi saturi e insaturi per
quanto riguarda gli effetti sulla salute dell'organismo. I grassi saturi sono
considerati più dannosi, perché contribuiscono all'insorgere di arteriosclerosi
e malattie cardiache e, inoltre, perché favoriscono l’aumento della
concentrazione di colesterolo nel sangue, che depositandosi sulla parete
interna delle arterie ne provoca l’indurimento (aterosclerosi) e favorisce
l’infarto cardiaco e l’ictus. I grassi insaturi producono l'effetto opposto.
Per favorire un
equilibrato consumo di grassi specie in chi, per problemi di salute, ne deve
limitare la quantità, l'industria alimentare ha messo sul mercato una serie di
prodotti a ridotto contenuto di grassi e di gusto molto simile a quello degli
omologhi più ricchi, i cosiddetti prodotti light (Yogurt, grissini,
formaggi, ecc.).
N.B. Un grammo di grassi
fornisce circa 4 Kcal (circa 16,76 Kjoule).
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