La carriera:  

Nato a Rangoon, Birmania, il 19 giogno 1948, si trasferì nel 1952 a Tanworth-in-Arden, poco a sud di Birmingham. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza con i genitori, dove, introdotto dalla madre, grande amante della musica e del teatro,  scopri'  presto la musica classica, principalmente Bach, oltre ai grandi autori del folk inglese quali John Renbourne, Bert Jansh, Donovan, Davey Graham ma anche Beatles e Rolling Stones. La sua avventura di musicista inizia a Cambridge, dove studiava, iniziando ad esibirsi con la nuda chitarra nei locali e nelle birrerie frequentati dagli studenti, dimensione che, vista a posteriori, si rivelerà la migliore per il suo carattere chiuso ed introverso. Fu "scoperto"  da Ashley Hutchings, bassista dei Fairport Convention, che lo vide in una esibizione in un pub e lo segnalò al manager degli stessi Fairport Joe Boyd. Costui gli procurò il primo contratto discografico, che culminò con il primo disco Five Leaves Left. Compagno di studi ed avventura era Robert Kirby, anch'egli appassionato di musica classica e che sarebbe diventato l'arrangiatore ufficiale dei primi due lavori. Il primo disco passò praticamente inosservato, così come il secondo, Bryter Layter. L'indifferenza del pubblico e della critica portarono Nick, che già tendeva all'auto-isolamento, ad essere sempre più depresso. Dopo una vacanza in Spagna, pubblicò l'ultimo album, Pink-moon, caratterizzato da arrangiamenti molto crudi (praticamente sola voce e chitarra) e che rappresentava l'ultimo grido di un animo sensibile ed incompreso. Per contrastare la depressione, Nick abusava di farmaci, diventandone dipendente. Il 26 novembre 1974, all'età di 26 anni, morì nella casa dei propri genitori, per una dose troppo elevata di antidepressivi. Non fu mai chiarito se si trattò di un incidente o di suicidio. 

Lo Stile:

Cantautore raffinato ed espressivo, pur misconosciuto in vita, è divenuto un vero artista di culto a partire dagli ani 1980, dove la sua opera è stata pienamente compresa e valorizzata. Le sue composizioni, veri specchi dell'anima, erano cantate con una  voce apparentemente "buttata là, ed accompagnate principalmente dalla sua chitarra acustica, con arrangiamenti a volte "vestiti" da qualche arco o fiato, sempre molto garbati ed al servizio dei vari pezzi. Come chitarrista, stiamo parlando di un grande. Il suo lavoro, che parte dai maestri fingerpickers già citati in precedenza, si evolve in un lavoro ritmico apparentemente più grezzo ma decisamente efficace nell'accompagnare le sue liriche, forte soprattutto di un uso originalissimo di accordature particolari , nel cui uso, sempre funzionale alle canzoni, in nostro si è rivelato decisamente un maestro ed un caposcuola. 

Il Suono:

La carriera di Nick fu così breve ed il suo atteggiamento così schivo e riservato, che non esiste in circolazione una ricca documentazione sul suo lavoro, viste anche le pochissime interviste rilasciate in vita. E' comunque certo che nei suoi lavori utilizzò perlopiù la Guild con fasce e fondo in mogano che vediamo nella copertina di Bryter Layter. Per definire la qualità del suo tocco e del suo suond, basta un aggettivo: enorme! Questo sia negli arpeggi che nello strumming, stile quest'ultimo che pervade in particolare l'ultimo "Pink Moon".

Discografia consigliata:

Qui c'è poco da consigliare. Quando avrete provato uno qualsiasi dei suoi dischi, da ascoltare con un po' di calma possibilmente in intima solitudine, non potrete più fare a meno di procurarvi tutti e tre i lavori, che consiglio vivamente a tutti. I primo FIVE LEAVES LEFT, con il suo sapore naif; il secondo BRYTER LAUTER, forse il più completo musicalmente; e l'epitaffio PINK MOON, l'urlo finale di un uomo disperato, con la sua commovente malinconia.  

Lo amiamo perchè....

..la sua musica, oltre la sua apparente semplicità, ci scuote "le corde" del cuore.... 

Per ulteriori informazioni:

Molto bello il sito ufficiale http://www.nickdrake.com

Alcuni articoli molto interessanti su http://www.ondarock.it e su http://ww.statinstabili.it

 

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