Viaggi e Miraggi
  Il sito offre  
Chi siamo
Stefano Chiesa
Manuela Piccinino
Mara Piccinino
I nostri viaggi
Norvegia
Link
Collabora con noi
Norvegia
(Da Oslo al Brickdalsbreen)
(pt 3/9)
Gruppo a Frogner Park (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) La destinazione è il Royal Cristiania, il nostro albergo a 5 stelle vicino alla stazione di Oslo, che dista circa 40-45 minuti dall'aeroporto; la guida sull'autobus ci introduce brevemente alla mentalità, alla cultura e alle usanze locali...e soprattutto ci consiglia di approfittare della magnifica serata senza pioggia in quanto da queste parti è un bene raro!
La campagna che attraversiamo per giungere in città è verde e costellata da casette di legno colorato, sembra già di essere in un altro mondo. Mi colpisce l'ingresso in città: occorre pagare un pedaggio perché in questo modo si disincentiva l'uso dell'automobile...l'ambiente prima di tutto!
Certo che il traffico di Oslo fa ridere rispetto a quello a cui siamo abituati noi...non è nemmeno giusto chiamarlo traffico, ma l'educazione dei Norvegesi si vede anche in queste cose.
L'albergo è effettivamente molto bello, io e Mara abbiamo una camera al penultimo piano ed ha una stupenda vista su una parte del fiordo di Oslo e si vede anche la Cattedrale, i nostri letti sono soffici e abbiamo dei bei piumini come coperte e dei cuscinoni enormi che ci tentano a schiacciare un pisolino...ma NO!
Carpe diem! Dobbiamo incominciare a prendere confidenza con la città!
Il centro di Oslo è davvero molto circoscritto e il nostro albergo si trova all'estremità orientale della via principale di Oslo, la Karl Johans Gata, una strada pedonale che conduce dalla stazione alla Reggia.
Ci buttiamo subito tra la gente che, prima di cena, affolla tutta la via inondata da una luce particolare (siamo ad una latitudine molto elevata!) e ne approfittiamo per fissare alcuni punti di riferimento, per individuare alcuni negozietti da visitare nei giorni successivi ma soprattutto per cercare un posto dove mangiare! Lo so che sull'aereo ci hanno dato vari spuntini, sempre squisiti a mio giudizio, ma allo stomaco non si comanda!
Il primo impatto con il prezzario locale fa venire i brividi! Per 100 corone (circa 26.000 lire...qui gli euro non ci sono ma io uso ancora le lire per capire il valore delle cose...sorry!) ci permettiamo solo un antipasto ma non capiamo nemmeno bene "che" ci dovremmo mangiare...comunque ci sono tantissimi locali che via via si fanno super affollati di giovani specialmente...siamo affascinati dall'atmosfera che si crea...sarà la luce soffusa del sole, sarà l'illuminazione dei palazzi (rigorosamente in stile) che crea giochi di luce-ombra molto suggestivi o forse sarà anche la musica di un gruppo di indiani d'America che cantano nella loro lingua antica e soffiano in strumenti dalla forma sconosciuta (lo so che non sono un elemento locale, ma la loro melodia non stona affatto nella cornice che si è creata)...o forse saranno tutte queste cose messe insieme che ci fanno sentire bene, quasi come se avessimo sempre visto/vissuto una simile realtà.
Manu e Mara con statue (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) È bello sentirsi a casa anche così lontano o meglio è bello sentirsi coinvolti, contagiati da questa magia.
Alla fine rompiamo l'incanto e optiamo per un fast food...in modo da spendere poco e riempirsi il pancino, ma la sosta seduti dura pochissimo perché dobbiamo ritornare là fuori!
Arriviamo così nella piazza principale di Oslo, un'oasi verde sulla quale si affacciano il Parlamento, un edificio bellissimo con una specie di "abside" ottagonale e il teatro nazionale. Qui deviamo, seguendo le istruzioni dateci dalla guida sul pullman, e prendiamo la Rosenkrantz Gata (fa molto Amleto non è vero?) e raggiungiamo la zona del porto, dove ci sono i moli da cui partono ogni giorno battelli che sostituiscono/integrano il servizio dei bus di linea, collegando con Oslo le località che si affacciano sul fiordo.
Ai moli sono ormeggiati anche degli splendidi velieri che contribuiscono a rendere ancora più suggestivo il paesaggio cittadino già di per sé molto particolare.
Il lato sinistro del porto è interamente occupato da locali di ogni genere che richiamano qui una concentrazione di gente notevole, nella zona nota con il nome di Aker Brygge si trovano anche tantissimi chioschi che vendono panini e gelati...dobbiamo tenerlo presente per i prossimi giorni! Si sta facendo tardi, anche se ci sono ancora dei barlumi di luminosità ad ovest, e così rifacciamo tutto il percorso all'indietro per ritornare al nostro albergo: come prima giornata non c'è male...la Norvegia non ci ha delusi al primo assaggio. Domani è un altro giorno.
(pt 2/9)   (pt 4/9)
HomepageChi siamoI linkCollabora con noi