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(Dal Sognefjord a Oslo)
(pt 7/7)
10 AGOSTO
Oggi facciamo una piccola parte in battello, circa 15 minuti, per attraversare il fiordo, i battelli fanno anche questo servizio di spola per collegare una riva all'altra, salutiamo per quest'anno i fiordi e ci accingiamo con un po' di mestizia a tornare alla base.
Il viaggio di ritorno non me lo ricordo nemmeno molto bene, ho sperimentato con il mio collo nuove posizioni per dormire che gli umani normalmente non riescono ad ottenere nemmeno con anni di esercizio...apro gli occhi solo quando il pullman si ferma in prossimità delle cascate di Vøringsfossen...che sono tra le più alte del paese se si considerano i due tratti che le compongono...non so però se è l'essere svegliati bruscamente o il tempo che si fa sempre più freddo e piovoso (per la prima volta) ma non sono ben disposta allo spettacolo...e soprattutto sono ancora troppo rintronata per avvicinarmi al bordo del sentiero...non ci sono protezioni ed è un po' scivoloso...sotto c'è un vero e proprio baratro! Che paura!
La sosta è comunque breve e continuiamo ad avanzare sull'altopiano verso Oslo qui la temperatura si fa nuovamente mite e non piove...facciamo ancora un giro della città, poi ci rechiamo nella zona dell'Aker Brygge a mangiare...scattiamo alcune foto col buio e prendiamo degli hot dog da un chiosco...yum yum, sani e nutrienti! ;-)
Non so di preciso quando ritorniamo all'albergo...ma è un piacere ritrovare quegli enormi cuscini dove affondare la faccia!

11 AGOSTO
La giornata si apre un po' tristemente perché oggi finisce il tour ed ognuno deve riprendere la sua strada e risvegliarsi dal sogno che stava vivendo...
Altopiano con laghetto (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) Tuttavia abbiamo ancora una mattinata da passare insieme e, mentre Stefano ed Annalisa vanno a vedere il Museo Vichingo (basta prendere un autobus o più facilmente un battello al porto per la penisola di Bygdøy...ce n'è uno ogni mezz'ora circa), noi andiamo con altri del nostro gruppo alla Nasjonalgalleriet, la Galleria Nazionale, una bella pinacoteca...la tentazione è quella di infilarci anche il Munchmuseet...ma è un po' fuori mano, anche noi dobbiamo rispettare certi orari perché abbiamo l'imbarco per la crociera alle 15,30 e non sappiamo nemmeno precisamente come raggiungere il molo...
Prima di partire chiediamo spiegazioni al Tutor dell'albergo, lui suggerisce di prendere un taxi per portare agevolmente le valigie...ma sostanzialmente, dalla sua spiegazione, il punto d'imbarco sembra molto vicino al nostro albergo...decideremo più avanti!
La galleria nazionale è molto ricca, si passa da pittori norvegesi ai più classici impressionisti...i romantici francesi e tedeschi fino agli artisti della prima metà del '900...anche Munch è ben rappresentato con una versione del Grido e la Ragazza malata. Si può fotografare...ma io già so che la mia mano non è al 100% affidabile con i quadri...e così Luca, gentilmente, si offre di mandarmi via e-mail una copia del Grido scattata con la digitale...almeno lui ha potuto controllare subito il risultato dello scatto! Da quel momento è iniziata una fruttuosa collaborazione...avete letto il bellissimo report sulla Romania che è pubblicato sul sito? Nooo? Fatelo subito...decisamente ha un non so che di speciale, non ve ne pentirete! (Giuro che non sono stata pagata da lui per questi complimenti!) ;-)
Mentre gli altri scappano in fretta verso l'albergo, noi ci giriamo ancora un po' Oslo e facciamo dei veri affari nei negozi locali! Infatti ci sono i SALDI, parola magica! E le cose non sono poi così care! In più, dato che le ragazze norvegesi sono in buona salute e di costituzione robusta...hanno delle taglie meravigliose...una loro M è come una nostra XL...O civile paese!!!! ;-) Posso dire che da qualche parte nel mondo...porto una small!!!
L'appuntamento è con Annalisa e Stefano all'una in un Mac vicino al nostro albergo...ma l'attesa è più lunga del previsto...loro hanno fatto anche un giro alla Nasjonalgalleriet...vabbè abbiamo passato la nostra oretta d'attesa guardando la colorita gioventù di Oslo...e il tempo non è passato troppo lentamente!
Uffa, incomincia a piovere...che facciamo? A maggioranza decidiamo di andare a piedi...lo sapete che i genovesi hanno le braccine corte, no? Ma robuste! Infatti la strada è piuttosto semplice...ma più lunga del previsto! E sotto la pioggia dobbiamo un po' attrezzarci alla meno peggio coprendoci con K-way e riparando lo zaino il più possibile...l'umore lentamente peggiora...Annalisa sta perdendo le ruote! Non che stia perdendo la pazienza...in effetti ha sempre il suo solito sorriso...ma la sua valigia perde le ruote! Una cade inesorabilmente e le diciamo addio sul marciapiede! Da questo momento lo stato d'animo globale tende ulteriormente a turbarsi...così per usare un eufemismo...ma non ne comprendo bene il motivo...stiamo per fare una notte di crociera! Non sono mai salita nemmeno su un traghetto per la Sardegna...figuriamoci! Sono al settimo cielo...ma solo interiormente perché fuori spirano venti di tempesta...soprattutto in senso letterale!
Voringsvossen (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) Alla fine troviamo il terminal dove ci aspetta imponente la Pearl of Scandinavia...la nostra cabina è al piano infimus, giusto sopra la stiva ed è senza finestre: ma quanto è carina! Sembra la tana del Bianconiglio...il progetto è di tornare alla decenza dopo che la pioggia ci ha incollato i capelli in testa! Mara si offre anche di prestare una T-shirt (la mia valigia pesa mille quintali ma sembra la borsa di Mary Poppins: basta esprimere un desiderio e metterci dentro la mano!) a Stefano...che ha subito il tracollo definitivo della sua unica camicia.
Se non altro da questa esperienza abbiamo tutti imparato qualcosa...mai più riempirò così tanto la mia valigia...adesso sembro Tiramolla: ho un braccio più lungo dell'altro!
E decisamente MAI porterò un solo indumento per tipo...Stefano ha un'espressione irata che sembra trafiggere tutti con lo sguardo...col mio caratterino rischierei di fare una strage, se questi sono gli effetti!!!!
Una volta ricomposti nella nostra dignità umana incominciamo il giro della nave...un gigante dove il ponte scoperto è all'11° piano!
Ci appostiamo subito in una posizione tattica per dare il nostro addio a Oslo...che ci saluta versando dal cielo calde lacrime di pioggia, la città è avvolta in una specie di nebbia e i contorni del Municipio e dei palazzi di fronte al porto sembrano svanire man mano che ci allontaniamo in una morbida nube grigia, ai lati della nave scorrono i contorni del fiordo di Oslo, le piccole casette con le barche attaccate davanti, i villaggi situati su piccole isole raggiungibili solo via mare...è tutto molto suggestivo.
(pt 6/7)   Verso Copenhagen (pt 1/3)
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