|
|
|
Norvegia (Dal Sognefjord a Oslo) |
(pt 1/7) |
|
|
|
8 AGOSTO
Oggi è il grande giorno del Sognefjord e dei suoi rami secondari, l'aspettativa è al massimo perché la guida dice che questo è il top del top dei fiordi norvegesi...e oggi abbiamo ben 2 tratte in battello.
Prima di arrivarci facciamo sosta in una piccola caffetteria che si trova di fronte ad un'altra lingua del grande ghiacciaio che stiamo praticamente circumnavigando, è il Bøyabreen...non possiamo raggiungerlo a piedi, il tempo è tiranno ma la sua celestialità (in senso letterale!) ci saluta, augurandoci buon viaggio dall'incavo dove è adagiato, circondato dai suoi fedeli paladini...delle meravigliose cascate...
|
|
|
|
La prima tratta ci mostra un fiordo dall'aspetto molto diverso da quello del giorno prima, ieri le pareti erano scoscese e c'erano rivoli d'acqua che cadevano dall'alto generando suggestive cascate. Qui vediamo una valle molto più ampia, con dei declivi più dolci che raggiungono l'acqua con una minore inclinazione, anche lo specchio d'acqua è davvero vasto e, navigando al centro, le pareti sembrano lontane...... "Siete davvero fortunati" ci dice la guida...alludendo al bel sole che anche oggi ci accompagna...di solito la Norvegia accoglie con un clima ben diverso i turisti di Agosto!
Oh, ecco un gabbiano! Fa delle evoluzioni spettacolari seguendo la scia della
|
|
nave e Annalisa decide di premiarlo tirando fuori dal suo zaino di Mary Poppins un pacchetto di Grancereale... il pennuto sembra gradire e in men che non si dica altri compari lo raggiungono per banchettare e ci concedono qualche foto mentre catturano al volo il cibo...in questo panorama montano i gabbiani sono davvero un elemento stridente...un po' come lo sarebbe vedere uno stambecco sulla spiaggia, insomma!
Ad attenderci, si fa per dire, c'è un vero show di abitanti del luogo che fa il bagno nel fiordo come se fossero ai tropici, con tanto di tuffi dalla banchina...e nuotate al "largo"...va bene che c'è il sole ma fare il bagno qui è come tentare il cimento invernale di Alassio!!!!
Anche questa navigazione è volata via e ci ritroviamo sul pullman verso il ristornate...meno male che ieri abbiamo fatto provvista (come i dromedari...) perché oggi siamo finiti in un posto sperduto dove c'è un buffet un po' scarno...ma soprattutto "sospetto", passatemi il termine...mangiamo velocemente e poi abbiamo un po' di tempo libero per visitare Sogndal...in effetti non c'è molto da vedere...avete presente le cittadine sperdute dell'Alabama o dell'Arizona (insomma del Sud degli USA)...dove c'è una strada, un saloon e un grocery store? Bè questo è il loro corrispettivo montano!!!! Cambia solo lo stile delle casette che non è coloniale ma norvegese doc! ;-) mentre passeggiamo ci troviamo costretti a rifugiarci nel piccolo centro commerciale locale per ripararci dalla pioggia...dal temporale...dalla tempesta che si è scatenata in men che non si dica! Gli autoctoni sono davvero poco preoccupati dal fatto e tranquillamente entrano zuppi nell'edificio senza nemmeno affrettare il passo...e dire che io uso poco l'ombrello...ma loro mi battono di gran lunga!
Siamo quasi carcerati...aspettiamo che spiova e torniamo al pullman, si parte per la seconda tratta! In realtà siamo un po' in anticipo sull'ora del battello...e impieghiamo la mezz'ora per dare una rapida occhiata ad una stavkirke locale...quella di Kaupanger, è un po' più piccola della precedente...abbiamo davvero pochi minuti perché Mr. Knut è già in coda per il battello e noi abbiamo già speso dieci minuti per fare il tragitto...non possiamo pagare il prezzo d'ingresso (caro) per non guardare nulla!! E allora guardiamo da fuori la chiesa e il piccolo cimitero e corriamo (letteralmente) via perché il traghetto non aspetta!!!
|
|
|
|
Sulla guida c'è scritto che il Sognefjord è il più profondo e il più stretto...ora, sebbene la tentazione di calarmi fuori bordo per esplorare i fondali fosse elevata, il primo dato non si è potuto appurare...confidiamo che il Nærøfjord ci faccia toccare con mano l'essenza del fiordo...
Il tragitto in barca dura 2 ore...siamo nel ramo principale e poi prendiamo una deviazione a sinistra seguendo un ramo detto appunto, Nærøfjord, e qui improvvisamente l'atmosfera cambia...si incominciano ad avvicinare le pareti del fiordo, ci sono dei costoni di roccia che finiscono "angolosamente" in acqua, e ricomincia pure l'idillio delle cascate che si gettano in mare incessantemente, le pareti sembrano, da lontano chiudersi improvvisamente su se stesse...
|
|
fino a raggiungere il punto più stretto...250 metri...con l'acqua placida che fa da specchio ai monti che la sovrastano...quasi in fondo al fiordo si trova un villaggio di soli 6 abitanti...tre case da una parte e due dall'altra del fiordo...chi mai può vivere qui? Lontano da tutto..persino dai propri vicini di casa? Io non lo so, ma nei miei momenti di crisi ho spesso sperato di potermi teletrasportare per qualche mese lassù...dove la PACE è qualcosa di concreto, che si taglia col coltello una fetta per giorno...ma ci resisterei? E d'inverno? Quando la neve copre quasi anche l'ingresso delle case...mah...forse è per questo che si conservano bene...sono surgelati! ;-)
Prima di giungere a Gudvangen qualcuno avvista anche delle foche...ma la mia vista "aquilina" riesce solo a scorgere degli spruzzi d'acqua e dei cerchi che si allontanano dal presunto luogo dell'immersione...un po' troppo poco per permettere di bullarmi anche di questo! ;-)
|
|
Da Oslo al Brickdalsbreen (pt 9/9) |
|
(pt 2/7) |
|
|