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Londra (pt 5/7)
clicca qui per vedere questa immagine ingrandita Abbandoniamo a malincuore questo piccolo mondo racchiuso da alte mura e, raggiunto Barbican, prendiamo la metro e scendiamo a King' s Cross confidando nella equazione "grandi stazioni = varietà di cibarie"... e di fatto le nostre aspettative non vengono deluse!
Da qui ci dirigiamo verso la nuova sede della British Library (che prima era ospitata dentro al British Museum). Qui è possibile ammirare dei reperti unici come la "Magna Charta" e molti manoscritti dei più importanti autori inglesi. Per fare questo occorre prendere un biglietto alla Reader's Admission oppure... essere fortunati e trovare una mostra che raccolga un "campione significativo" di queste rarità.
Noi siamo fortunate e ci siamo fiondate alla mostra "Chapter and
verse - 1000 years of English Literature"... già il nome dice tutto! Con £ 3 riusciamo a posare gli occhi sugli scritti a mano di Swift, Defoe, delle Bronte sisters, di Joyce, Virginia Woolf, Wilde, Austen, Coleridge, Blake, Byron, Keats, Wordsworth, Mary e Percy Shelley...e che più ne ha più ne metta! E' un momento molto emozionante e osserviamo qua e là anche altri reperti autentici.
Un po' assiderate per la temperatura (l' aria condizionata è al massimo per garantire stabilità all' ambiente e agli scritti) decidiamo di tuffarci nella vita della Londra più turbolenta... prendiamo il metrò e in un batter d' occhio siamo ad Oxford Circus... incrocio pullulante di gente tra Oxford Street e Regent Street . E' una zona ricca di negozi e di vita, ma noi ci insinuiamo nei vicoletti alle spalle ed entriamo in Soho, passando accanto al grande magazzino Liberty dallo stile inconfondibile.
Carnaby Street è molto carina... specializzata in negozi dell'inutilità oltre che di abbigliamento di tendenza... se cercate parrucche colorate, tinture per capelli multicolori, magliette con scritte oscene e quant' altre stranezze questo posto è un must e comunque merita di essere visto!
Più ci addentriamo, più la zona si fa particolare... quando a destra e a sinistra vediamo solo locali a luci rosse capiamo che è giunto il momento di tornare su strade più centrali e, mentre ci dirigiamo verso Piccadilly, ci soffermiamo in uno di questi strani shops che vendeva cartoline, posters di ogni genere, calendari, fumetti... ogni angolo c'è qualcosa di particolare!
Di certo l'ordine non sembra essere la preoccupazione principale del proprietario, ma se non è un problema per lui... figuratevi per noi! Curiosando curiosando scendiamo al piano sotterraneo pensando di trovare anche lì la stessa atmosfera vitale del piano superiore... invece il silenzio diventa irreale, l' aria è talmente pesante e polverosa che potrebbe tagliarsi con il coltello... ci siamo solo noi e un tizio annoiato che legge il giornale, ammettiamolo: lo scantinato ha un' aria un po' sinistra e siamo un po' spiazzate, tanto più che si tratta di roba very old, sembra un cubicolo di passato che sopravvive nel presente e noi, data l' originalità della situazione, siamo prese da un attacco di ilarità e ritorniamo a precipizio nel nostro XXI secolo!
Anche per oggi ci siamo prese la nostra quotidiana dose di "malfamate" ma anche questo fa folklore! Prima di ritornare all' albergo abbiamo occasione di vedere finalmente Piccadilly Circus... con le sue insegne luminose che sono diventate un vero simbolo della città... noi le vediamo parzialmente perchè sono in ristrutturazione! Ma non importa... dato che stanno per accendersi... eccole!
Davvero suggestivo! Promettiamo di ritornarci molto presto... e ci avviamo verso l' albergo con cena take away... rigorosamente nascosta al personale dell' albergo dentro le nostre borsine tattiche!
Questa sera la tv ci delizia con una puntata (nuova) di Dawson' s Creek e non importa se alla fine non abbiamo capito più di 5 parole... l' importante è aver concluso un' altra meravigliosa giornata !!
Mercoledì 2 Agosto 2001
clicca qui per vedere questa immagine ingrandita   La mattinata che ci sta aspettando prevede la visita al British Museum, ma sfidando la sorte, ci presentiamo davanti al museo non sapendo l'orario di apertura... gravissimo errore!
Infatti siamo in super anticipo e così decidiamo di sostare un po' in Russell Square, come non detto, gli dei si accaniscono contro di noi scatenando un freddo terribile da cui dobbiamo proteggerci! Manuela è più in difficoltà perchè il suo abbigliamento è molto leggero e diciamola tutta mi fa prendere
quasi un colpo!! Dopo questa specie di odissea ci avviciniamo nuovamente al British Museum per affrontare la coda che già si è formata !!
Le porte vengono aperte e la folla sembra scivolare all'interno e si espande nelle molteplici direzioni offerte. Noi decidiamo di prendere il via alla nostra sinistra incerte ancora sull'itinerario da percorrere.
Ci ritroviamo quindi nei saloni che contenevano la British Library e che ora ospitano, nelle grandi librerie di legno, delle esibizioni temporanee. Proseguendo sul nostro cammino incontriamo la sezione dedicata alla storia americana del Messico e del Nord America. Ci fermiamo spesso davanti agli oggetti ed indumenti appartenuti agli "indiani" perchè sembrano trasportarci nel loro mondo ancora così misterioso ma sempre molto affascinante.
La struttura del museo è un po' complicata, forse a causa della vastità del materiale a disposizione, e perdiamo un po' di tempo a decidere che cosa vedere e quale percorso seguire; una volta fatta questa difficile selezione, ci gettiamo nelle antichità Egiziane, seguite a ruota da quelle Assiro-Babilonesi e poi quelle Romane e Greche. Di queste collezioni non stupisce soltanto la quantità ma anche la grandezza di alcuni reperti: ci sono pezzi di statue di faraoni di proporzioni colossali, nonchè dei portali Assiri "estirpati" dalla loro originaria collocazione.
Il top della visita è sicuramente lo spazio riservato al Partenone che fa rimanere davvero a bocca aperta, per questi preziosi pezzi è stata predisposta una sala grande quanto il perimetro della cella interna del Partenone, nella quale sono appese, secondo la disposizione originaria, buona parte delle metope che orna(va)no il fregio del Tempio... la cosa assai scioccante è che ben pochi sono i posti vuoti... cioè ben poche sono quelle mancanti per completare la collezione !
Praticamente il vecchio Lord Elgin ha fatto man bassa di marmi! Sui lati corti sono esposte, per la gioia del maestro Fidia, le sculture del frontone est: una meraviglia citata da tutti i prof d'arte per la capacità con cui è reso il panneggio degli abiti, sotto il quale si intravedono le forme... vi ricordate?
A completare il quadro vi è l' intera facciata del tempio delle Nereidi di Xanto... che fa davvero impressione, soprattutto perchè ci si chiede: "Ma in Grecia, che c'è rimasto ?".
In attesa di trovare, mediante visita in loco, una risposta a questo quesito, proseguiamo la visita al Pian Terreno e qui incontriamo un'altra delle cose che non si possono non vedere: la stele di Rosetta, nella quale vi fu inciso un decreto in 3 lingue: geroglifico, demotico e greco, cosa che permise agli inizi del XIX secolo di decifrare i geroglifici! Il monumento è assai piccolo, ma la sua importanza fa venire i brividi!
(pt 4/7)   (pt 6/7)
  Photo gallery  
Abito delle civiltà nordamericane
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Piccadilly Circus
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Trocadero
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