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In poche parole faccio passare 4 o 5 ore prima di ritornare dalla mia matrioska (Sasha) stanco e gelato (a proposito il mio dinamismo innato è messo a dura prova dal freddo pungente che penetra nelle ossa e nella ciccia).
Ora descrivo la casa, meglio l'appartamento di tre stanze + servizi inserito in un classico block house di stampo stalinista con circa 100 appartamenti per unità. Quello che mi colpisce è che il mobilio e' rimasto il classico mentre la famiglia si è dotata di tutti i più moderni elettrodomestici, compreso il microonde, evidentemente profumavano di occidente e quindi il loro possesso era da un verso uno schiaffo psicologico passato e da un altro un segno di benvenuto al consumismo occidentale che avanzava. L'abitazione è decorosa, molto pulita e curata ma sa' di passato in ogni angolo (a proposito c'è un lusso in mio onore: la carta igienica !!).
Il cibo è degno di una popolazione che mangia per cibarsi, certamente per un italiano buongustaio è un tasto da non toccare ma per me è parte integrante dello studio di un paese. Ebbene in famiglia d'inverno si consuma un'enorme quantità di patate presentate in tutte le salse, peraltro buone, poi tutta una serie di verdure conservate tipo cetrioli, cipolle carote condite immancabilmente con la smetana.
In casa di Sasha non è mai comparsa la vodka (meglio per me che sono analcolico): la signora è sempre stata molto discreta, ho sempre trovato il bagno e toilette liberi all'orario della mia sveglia, si è defilata dopo aver preparato la cena (ed io le ho fatto capire con le famose 20 parole di tedesco che conosce che gradivo la sua presenza, e lei ha molto apprezzato. In fondo ero andato in famiglia per conoscere la famiglia...).
Martedì 27 / Mercoledì 28 Febbraio 2001
Nei due giorni successivi ho fatto il turista visitando il Cremlino, ove si viene pelati all'ingresso di 10 $$ solo per entrare, poi ogni cosa al suo interno è a pagamento, e sinceramente vista una chiesa le altre sono simili. Devo dire che il Cremlino è stata la più grande delusione. Carino il quartiere dell'Arbat, anche se mancava l'animazione fornita dai turisti praticamente assenti in questo periodo dell'anno.
Molto invece mi è piaciuto il mercato di Ismailovo alla fermata Ismailovo Park ed il Monastero di Novodevici. Non ho visitato musei perchè mancava il tempo mentre un pomeriggio mi sono avventurato lungo i viali vicino alla Moscova per visionare le abitazioni/palazzi ristrutturati e devo dire che mi sono piaciuti.
Qua e là spunta qualche monumento di regime (palazzi tipo KGB) fermata metro Lubianka che porta alla realtà del comunismo una architettura che ha conosciuto momenti di vero splendore...... Il mercoledì tardo pomeriggio ho appuntamento con un altro angelo per un veloce saluto e due chiacchere sulle mie impressioni su Mosca (questo angelo è apprendista giornalista ed allora tra quasi colleghi ci scambiamo 4 chiacchere, meglio direi 444444444 !!).
Dimenticavo a proposito di angeli: non credo di avere mai visto, e dire che sono sempre in giro per il mondo, tante belle donne/ragazze in così poco tempo in vita mia: quei nasini affilati all'insù, quei capelli biondi che incorniciano visini ovali e un tantino orientaleggianti, e quell'incedere imperiale paludate da pellicce e colbacchi..... se chiudo gli occhi e mi sintonizzo su Mosca vedo la piazza Rossa ammirata la sera prima di partire sotto una fitta nevicata, e i volti delle moscovite........
Beh ritorniamo alla realtà contingente: mi incontro con l'angelo ai magazzini Gum (diventati una galleria di negozi extra lusso degni del più raffinato centro commerciale italiano o francese). Beviamo qualche cosa, ammiro la Piazza Rossa la rimiro e la guardo ancora una volta poi la Metro ci inghiotte per l'ultimo trasbordo: destinazione un capolinea per poi salire sulla navetta che a mia insaputa termina il servizio alle 19,30. La perdiamo. Ed ora? Per fortuna che c'è con me l'angelo che mi fa salire su altro autobus che molto lentamente (60 minuti) ci porta all'aeroporto e qui giunti mi accomiato da Mosca, dalla Russia e dall'angelo......
A proposito all'atto della richiesta del visto si è obbligati ad accendere polizza assicurativa. Io, consigliato dai funzionari del Consolato l'ho stipulata con la Compagnia Elvia.
Ebbene sono un fedele seguace della PAR CONDICIO che mi fa elevare vibrate proteste (incazzarsi come una biscia) quando subisco abusi, ma anche ringraziare quando il servizio fornito è esemplare, ebbene, poichè ho subito in INDIA il furto del bagaglio, la assicurazione di cui sopra mi ha liquidato senza tante pippe e rompimenti in 10 gg. dalla presentazione della denuncia/documentazione... quindi è molto consigliabile...
Ciao ed arrivederci da Mosca: ma come cavolo si dice in russo ARRIVEDERCI? eppure l'angelo me lo aveva insegnato, mentre due lacrimoni le scendevano dalle gote: dobro qualchecosa dosli, vece, boh ma forse stavo guardando i lacrimoni: ah 'sti italiani, di fronte ad una femmina non sanno più cosa fare........ (meglio così meno male)
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