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-Rubrica

VISTI DA DOVE MI PARE [a cura di Jack]

il punto di vista di (uno che pensa di essere) uno  che si è ritirato dal calcio.

 

22-10-2008

 

Nonostante il fatto che io da molto tempo veda la nostra squadra subire praticamente almeno un gollonzo a partita, quelli che più mi lasciano sgomento sono quelli che prendiamo su punizione. Notoriamente, il nostro volenteroso e simpatico portierino, non è molto abile nel parare i calci da fermo, se vogliamo usare un soave eufemismo. Le cause possono essere molteplici: intrinseca broccagine, altezza non titanica e cioè al di sotto di un metro e un c...o, articolazioni ammosciate dall'osteoporosi, timori e timidezze caratteriali, eccesso di adipe nel corpo e/o di alcool nel cervello, ecc. ecc. Personalmente  propendo per un venefico mix degli ingredienti sopracitati. Ma ciò cui abbiamo assistito lunedi sera non so se sia più comico, sconcertante,  o  incredibile. Sicuramente è assai depressivo per chi siede in panchina e cogita su come far funzionare alla meno peggio  questa sgangherata compagine. Mi limiterò alla fredda cronaca: dopo una manciata di minuti in cui la confusione regnava sovrana in campo, a causa dell'assoluta mancanza di idee dei 22 in campo su che cosa si debba fare con un pallone nei piedi, il simpatico e ironico signor Ferro, che  da anni ha la sventura di arbitrarci e che quindi ben conosce le nostre debolezze, decideva di regalarsi un attimo di divertimento, forse nel disperato tentativo di distrarsi dalla pochezza che vedeva in campo. Fischiava così la prima mezza punizione che capitava dalle parti della nostra area e mentre noi già preoccupatissimi , piazzavamo l'inutile barriera, lui sorridendo mefistofelico in disparte, già si accingeva alla pazza risata. Conoscendo la leggerissima debolezza del nostro Moz sulle palle alte, io e il presidente, che ci struggevamo in panchina memori dei pregressi sfaceli,  ci siamo precipitati come un sol uomo a invocare il piazzamento di quella pertica di Nonno Roby sul secondo palo, in modo che potesse intervenire alle spalle del nostro felino numero 1 nel caso infelice ma assai probabile che venisse scavalcato da una traiettoria piu' alta del metro e mezzo (limite accertato delle parate alte di Moz). Il sagace vecchietto, confermando la terribile solitudine del suo unico neurone, capiva come al solito "ciò per broca"  (per i non piemontesi, fischi per fiaschi o cazzi per mazzi) e si piazzava invece sul palo sbagliato. Forse intimidito dalla augusta e vetusta presenza, Moz non osava  chiedergli di cambiare posizione. A questo punto tutto era pronto e l'ignaro attaccante scodellava un innocuo pallone che lemme lemme volava a mezza altezza a centro porta. Un bambino di 10 anni perfettamente fermo al centro geometrico dei pali sarebbe bastato a parare quella ridicola scoreggia. Ma gli astanti increduli vedevano prima il terribile vecchietto spostarsi o meglio trascinarsi dal palo verso la palla cercando di intercettarla e ovviamente mancandola goffamente,  e poi il portiere agghiacciato e paralizzato dall'orrore che guardava la palla insaccarsi beffarda senza che la sua mente rattrappita fosse sfiorata dalla minima volontà di intervenire in qualche modo (forse ancora vittima della soggezione precedentemente citata).

Non credo che le mie povere parole bastino a descrivere il sollazzo del sarcastico Ferro e degli avversari e la nostra sensazione di impotenza e depressione.

Ma, al rientro negli spogliatoi,  il sagace Jerry, ci dava un idea che ci offre ancora una speranza: alla prossima punizione schiereremo Mozzone direttamente in barriera, cosi' che non faccia danni. E metteremo chiunque altro in porta oppure la lasceremo direttamente vuota.

Che tanto è lo stesso!

 

JACK

 

 

 

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release 2.0.0 del 15/09/2008