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-Rubrica FATTI NON FOSTE PER VIVER COME BRUTI ... 3° episodio [a cura di Mago Cafem]
Considerazioni di tattica spiccia. 20-06-2008 IL DIFENSORE CENTRALE, ovvero: “ Dr. Jekyll e mr. Hyde “
« …
è una constatazione di una diuturna conflittualità
fra due dimensioni (…) che
riconosce come l’ uomo non sia
unico, bensì
duplice » (Robert Louis Stevenson, 1886) Non saprei come meglio definire quest’ essere buffo. Difensore
centrale…mumble mumble… Iniziamo così
: reputo il ruolo di libero e stopper arcaici ed inadeguati. Certo voi
potreste dirmi che, per capacità tecnica e doti fisiche o
sei uno o sei l’ altro. Già
dagli albori del calcio quelli grandi, grossi e cattivi ( e scarsi )
facevano lo stopper e l’ unico insegnamento che traevano dal
mister era : “ Attaccati al centravanti e daje ‘n
ti garet ! “. Sai che divertimento… Quelli invece
bravi tecnicamente, con buone doti di anticipo e autoritari il giusto
per dirigere un reparto arretrato, facevano il libero. Cinque ( o dieci
) metri dietro tutti, girandosi indietro, solo il portiere, davanti
tutti gli altri a battagliare, che se gli viene la solitudine, non si
può neanche dedicare a pratiche onanistiche. Ma oggi no, non
può essere così !!! Stracciamoci queste orride
vesti da dosso, rigettiamo all’ umanità lo
stereotipo affisso, vomitiamo la nostra irriconoscenza nei confronti
dei mister vecchi e babbioni !!! Per come lo
intendo io, il difensore centrale è un essere gemellare di
grandi capacità. Ovviamente uno
è central-destra e l’ altro central-sinistra ed
insieme ai loro compagni di merenda, i terzini, formano la fantastica
LINEA DIFENSIVA, di cui mai mi stancherò di parlare.
Splendidi padroni della parte centrale del fortino, si piazzano
l’ uno al fianco dell’ altro e mantenendo la giusta
distanza tra loro, impongono un’ inaffondabile barriera
frangiflutti. Essi, si scrutano continuamente e fiutandosi i movimenti,
si azionano come i migliori Patek Philippe. Ballerini naturali, danzano
in punta di piedi, coordinandosi col resto della difesa, che vederli
muovere è un’ emozione. Ma è in caso di
necessità che esce l’ animo bruto, che senza
batter ciglio si trasformano in Mr. Hyde e brutalizzano l’
avversario senza scrupolo e dignità. Ma questo non li
sconvolge, anche perché da li a poco riemerge la purezza del
Dottore a mondare i peccati commessi. Di cosa stavamo
parlando… Ah si, della LINEA. Questa linea
è bellissima, perché varia in funzione del gioco.
Le distanza tra i giocatori sono fondamentali, esattamente come i
meccanismi di tattica militare. Se la LINEA è piazzata e
subisce un attacco frontale, si serrano le fila dei quattro fino a
distare tra loro al massimo 6-7 metri. Uniti e compatti. Se poi il
centrocampo salta e deve uscire uno dei due centrali, la disposizione
sarà di “protezione”, cioè il
terzino di riferimento e l’ altro centrale si disporranno
dietro una decina di metri a formare un triangolo. Questo è
un movimento abbastanza consueto nel 4-4-2, applicato sia in difesa che
a centrocampo. Se l’
attacco avviene sulle fasce, esce a difendere il terzino ( vedi puntata
2 ), ed il suo centrale gli va in “protezione”, in
un giusto punto da sbarrare la strada all’ avversario sia in
fascia che verso la porta. A differenza del
passato, Egli può addirittura uscire palla al piede e
tentare uno sfondamento centrale in appoggio al centrocampo ( grande
azione !!! ). In questo caso sono i terzini a
“bloccarsi” con l’ altro centrale e
disporsi a tre. Comunque e
sempre è Lui che decide come e quando si agisce. Essere supremo
di estrema intelligenza, capace di nefandezze abominevoli, vive questa
doppia personalità con estrema leggerezza, perché
la colpa non è mai Sua, ma delle necessità. Ma questo
tormento poi si scopri essere … “… una maledizione del genere umano che questo eteroclito guazzabuglio dovesse così tenacemente tenersi avviluppato… che fin nel grembo tormentoso della coscienza questi gemelli antiteci dovessero essere in perenne tenzone. Come fare, allora, a separarli ? “
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release 2.0.0 del 15/09/2008 |