CRONACA E PAGELLE

Volpiano - Dal nostro inviato:

Parafrasando il titolo di un noto bestseller potremmo dire che la nostra è una squadra di "UOMINI CHE ODIANO IL CALCIO". Altrimenti non si potrebbe spiegare l'accanimento, nemmeno troppo terapeutico, con cui i nostri prodi continuano a vilipendere l'immagine di questo nobile sport. Essi infatti insistono a riempire il vuoto esistenziale dei loro lunedi' sera, vestendo gli scarpini di calcio e calpestando allegri e garruli i verdi campetti della periferia tra Torino ed Eporedia. E' accaduto anche ieri sera. Quattro tristi tifosi sono stati anche questa volta tediati e nasuseati dal nostro gioco insulso e inconsistente. Ci stiamo avvitando in una crisi che , se ha radici lontane (progressivo invecchiamento del parco giocatori e scarso ricambio sia come numero che come qualità), è però esplosa in modo in parte inaspettato in questo inizio di stagione. I malanni che nella seconda parte del campionato scorso sembravano almeno in parte risolti, sono riemersi , se possibile aggravati.

Cio' che appariva superato con l'assestamento del reparto avanzato attorno al neo acquisto Rocchino e al recuperato Savino e il consolidamento della difesa con l'arretramento di Enrico, è tornato ad ostacolare l'impostazione e lo sviluppo del gioco, ancor prima che la sua finalizzazione.

Si è assistito così ad una partita che fatichiamo a raccontare perchè per gran parte di essa , semplicemente non è successo nulla, e quindi non c'è nulla da raccontare. Il grave è che neppure gli avversari brillavano , anzi... eppure non siamo stati in grado di approfittarne. I portieri facevano gli spettatori, a parte una buona uscita bassa di Moz (voto 6) che con questo stavolta si è guadagnato la pagnotta. Si puo' riassumere quasi tutta la partita dicendo che le difese non correvano grandi rischi in quanto i rispettivi centrocampi non creavano nulla degno di nota e  gli attaccanti malgrado un volenteroso correre, spesso a vuoto, non si proponevano in modo valido  e quando per sbaglio si liberavano, venivano bellamente ignorati dai compagni. In codesto scadente e desolante vuoto assoluto e quando ormai sugli spalti e anche in panchina si sonnecchiava in attesa del triplice fischio, si accendevano due lampi degli ospiti che con due veloci e precisi contropiedi  ci gabbavano, non senza la complicità di due marchiani errori dei nostri marcatori (fin li per la verità abbastanza immuni da sviste, per lo meno in marcatura). Tutto qui. Tutto desolantemente qui. Se fossimo pessimisti potremmo dire che è' assai difficile immaginare che  le cose possano migliorare, semplicemente, cambiando un ruolo qui e una posizione la. Se fossimo  ottimisti potremmo dire che  le cose sarebbero andate meglio se non avessimo avuto la prima moria di stagione (assenti the President, Savino, Mazzarolo, Hannibal e Serafino, nonchè Vito, ormai destinato ai ferri del chirurgo e alla conseguente, probabile rottamazione). Ma noi siamo realisti e rileviamo che finora abbiamo incontrato sempre le prime della classe (anche se il Valperga visto ieri sera era tutto, meno che irresistibile), che d'ora in poi avremo partite piu' facili, che magari recupereremo qualcuno e che quindi potremmo fare meglio. Ma tutto cio' a patto che cominciamo una buona volta a sforzarci di giocare la palla come va giocata, e cioe' non buttandola via alla viva il parroco, ma  ragionando, sforzandoci di fare passaggi semplici e precisi, evitando i lanci lunghi che non servono a niente, andando incontro alla palla, suggerendo i passaggio con degli smarcamenti e non  nascondendoci dietro l'avversario. Insomma: l'ABC del calcio. Perchè è da quello che dobbiamo ripartire.

Il resto delle pagelle non le do perchè sarebbero tutte (o quasi) insufficienze e mi verrebbe voglia di affondare troppo il coltello nella piaga , e finirei sicuramente per offendere l'uno e deprimere l'altro. Che ognuno faccia un sereno esame di coscienza e pensi ai suoi errori.  E  se esaminandosi uno si rende conto che non è piu' in grado di fare uno stop o un passaggio a 3 metri, allora faccia come ho fatto io. Faccia un favore al calcio e si sieda in panchina.

Jack