SENTIRSI UNICI
Il B&B Vecchia Randino nasce nel 2007 a conclusione dei lavori di ristrutturazione di un vecchio rudere in pietra ancora evidente nel basamento dell’attuale edificio. Abbarbicato sul soleggiato versante meridionale del Gran Sasso, nel cuore dell’omonimo quartier Randino, antico nucleo originario del paesino di Villa Santa Lucia degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila, l’immobile domina, con la sua posizione panoramica tutta la sottostante vallata del Tirino, lasciando scorgere, in lontananza, Calascio con la sua famosa Rocca, Capestrano, e i massicci montuosi della Majella e del Sirente.
La signora Rina Di Sano ed i suoi figli, Feny, Lucia e Luigi, gestiscono l’attività ed il rapporto con la clientela con una professionalità egregiamente condita della tipica calorosa familiarità tutta abruzzese. Non di rado, infatti, al rientro dalle innumerevoli escursioni che s’intraprendono nella zona, si resta poi a cena in compagnia dei proprietari e ci si sofferma a discorrere con loro di fronte al camino, sorseggiando una Genziana o una Ratafià, i liquori tipici della zona. La colazione poi viene servita al piano terra dell’edificio principale: seduti attorno al grosso tavolaccio in legno massiccio gli ospiti possono rifocillarsi con le gustose torte e le sorprendenti marmellate della sig.ra Rina.
La ricettività, in termini quantitativi, è costituita da quattro camere ciascuna dotata di un letto matrimoniale e di un letto a castello e tv, e ovviamente di un bagno con doccia; oltre ad un mini appartamento autonomo, dotato di tutti i confort, e situato all’interno di una dependance a pochi passi dall’edificio principale.
Non resta che venire a trovarci, per godere di luoghi non ancora affollati da un turismo esasperato, e anticipare così un fenomeno, quello del turismo di massa appunto, che presto o tardi, anche qui finirà per essere protagonista. Certo lo auguriamo all’economia della zona e di rimando alle nostre tasche, non certo a chi, ritardatario, sceglierà solo allora di trascorrere serenamente qualche giorno fra queste incontaminate montagne. Probabilmente a quel punto sarà troppo tardi: “che venga adesso… qui si sentirà unico”