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Oh Pierino mi daresti una pera
con la tua bianca manina
che a vederla, son sincera
sento in bocca l'acquolina? |
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Lo
spettacolo di burattini si ispira alla fiaba "Il bambino
nel sacco", raccolta da Italo Calvino nella sua opera sulle
fiabe italiane. Pierino è un bambino vispo e allegro,
anziché andare a scuola preferisce andare nel bosco e
salire su un pero. Nel bosco abita anche una malvagia strega
che cercherà ripetutamente di metterlo dentro il sacco
e portarselo a casa per farne spezzatino. Grazie alla sua astuzia,
agli incontri che avrà fatto durante lo svolgimento della
storia e l'aiuto costante dei bambini del pubblico, Pierino
saprà sconfiggere la strega cattiva. A differenza della
fiaba originale la strega non cadrà nel pentolone ma
avrà in ogni caso la sua giusta punizione. |
Tecnica
e/o linguaggi utilizzati: burattini a guanto in baracca
Regia/burattinai: Armando Casaroli e Luisa Cordima / Scene e
burattini: Armando Casaroli
Durata: 50'
Età consigliata: 5 - 9 anni
Spazio scenico: Larghezza 3 m, Profondità 3 m, Altezza
2,5 m
Presa per la corrente elettrica (carico 3kw) |
Lo
spettacolo Pierino e la Strega ha
vinto il PREMIO SIPARIO D'ORBA 2008
Le motivazioni della giuria presieduta da Tinin Mantegazza:
"La Compagnia La Vecchia Soffitta è dichiarata vincitrice
del Premio Teatro Silvano per la agilità dell'allestimento
e dell'impianto scenico, per la sapienza attorale dimostrata
dai due burattinai nell'uso della voce e dei burattini, per
il buon livello di realizzazione dei personaggi e la coerenza
stilistica fra gli stessi ed infine per la capacità di
coinvolgimento del pubblico. Inoltre è stata apprezzata
dalla giuria la modalità teatrale con la quale è
stata realizzata la sintesi della parte mancante dello spettacolo
all'interno della presentazione." |
Al
Premio Gianduja di Pezza 2010, Vetrina Teatro di Figura
Piemonte,inserita nel Festival Immagini dell'Interno di Pinerolo,
lo spettacolo Pierino e la Strega è stato segnalato
dalla giuria formata fa operatori del settore con la seguente
motivazione:
"per l'ormai piena padronanza dei mezzi espressivi
propri dei burattini, specchio
di una progressiva crescita della compagnia" |
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Ma
i tre porcellini da dove vengono? Sono migranti fuggiti da terre
lontane? E chi è che vuole trasformarli in salsicce?
E poi c'è il terribile lupo Andrej Peribosky
che si aggira affamato per il bosco! Riusciranno a sconfiggerlo?
Meno male che c'è l'asino Gennaro ma soprattutto voi
bambini che potrete aiutarli...
...Lo
spettacolo si articola sul canovaccio della famosa fiaba della
tradizione orale inglese. E' la fiaba che più di altre
consente di esorcizzare le proprie paure e di assistere alla
rappresentazione del bambino che cresce, che impara ad ogni
stadio un comportamento nuovo passando attraverso errori e brutte
esperienze. Oltre ad evidenziare il tema della lotta per la
sopravvivenza, della resistenza del debole contro il forte,
ci è sembrato naturale aggiungere altre suggestioni relative
ad argomenti più attuali quali la tematica animalista
e vegetariana. E a ben vedere, i tre porcellini non sono forse
un sorta di migranti che scappano dal luogo dove sono nati solo
per salvarsi la vita? Molte le letture e suggestioni che ci
hanno portato alla realizzazione di questo spettacolo, le varie
versioni della fiaba più o meno cruente, il libro Il
maiale che cantava alla Luna di Jeffrey Moussaieff Manson
sulla vita emotiva degli animali della fattoria, qualche notizia
presa qua e là, come
ad esempio la storia dei due porcellini inglesi chiamati Tamworth
Two che si salvarono scappando dal camion che li portava al
mattatoio, scavando un cunicolo sotto il recinto, attraversando
a nuoto un fiume e rifugiandosi nella boscaglia; o che i maiali
al tempo dei fenici fossero bussola e barometro. |
Trama:
Nella vecchia fattoria due porcellini, Codariccia e
Musetto, cantano alla luna, mangiano e giocano felici rotolandosi
nel fango per raffreddare i loro corpi ignari del loro terribile
destino. C'è chi invece lavora come una somaro come
Gennaro per avere in cambio salva la vita ma, tutto sommato
se po' campà accussì? E poi, ascoltando casualmente
una conversazione del contadino, ecco l'amara e terribile
rivelazione: presto dovranno diventare delle salsicce! Con
l'aiuto del saggio asino Gennaro si organizza il piano di
fuga (ma voi bambini ci dovrete aiutare!). E nel bosco puoi
incontrare amici e nemici: Setola, un porcellino fuggito da
un allevamento intensivo ancora traumatizzato dal trattamento
subito e l'affamato Andrej Periboski il vecchio Lupo della
Steppa. Non resta che costruire tre robuste (speriamo) casette
Dopo la partecipazione a questo spettacolo sarà molto
difficile mangiare a cuor leggero un panino col salame.
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I
burattini sono realizzati in gommaspugna riciclata e materiali
di recupero. |
Regia/burattinai:
Armando Casaroli e Luisa Cordima / Scene e burattini: Armando
Casaroli
Durata: 50' / Età consigliata: 5 - 9 anni / Spazio scenico:
Larghezza 3 m, Profondità 3 m,
Altezza 2,5 m / Presa per la corrente elettrica (carico 3kw). |
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Ormai
il sole era alto e a poco a poco i folletti incominciarono
a svegliarsi.
E quando, dopo essersi lavati i musetti e stropicciati
gli occhi, videro cosa c'era lì intorno, si guardarono
l'un l'altro ed arrossirono per la vergogna.
Si stupirono molto nel vedere che la radura era ridotta
in quello stato,
ma sinceramente non riuscivano a capire perchè
quella roba fosse ancora lì.
"Perchè non sparisce nella terra? Perchè
non si scioglie?"
si domandavano osservando tutta quella sporcizia.
Molte cose che diventano rifiuti sono fatte con materiali
che non rispettano la natura
e lasciano un'impronta profonda sulla Terra...
E' un po' come se il piede di un gigante schiacciasse
la Terra a poco a poco
travolgendo fiori, fiumi, montagne...
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Lo
spettacolo racconta una storia ambientata nel bosco dei folletti
per introdurre il problema della raccolta differenziata dei
rifiuti. I folletti, che si sono sempre alimentati con prodotti
provenienti dal bosco e quindi perfettamente riciclabili, scoprono
un luogo affascinante: Il Posto delle Cose già Pronte,
dove trovare molti prodotti appetitosi e colorati. I folletti
scoprono il problema dell'impronta del rifiuto: molte cose che
diventano rifiuto vengono fatte con materiali che non rispettano
la natura e lasciano un'impronta molto profonda sulla terra
grande quanto quella di un gigante; se messo nel terreno, a
seconda della sua composizione, il rifiuto lascia un'impronta
diversa, possiamo dire che c'è quella del gigante - carta,
quella del gigante - vetro, del gigante - plastica
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Ed
ecco il momento più spettacolare della rappresentazione:
i folletti devono portare i rifiuti a tre draghi di diverso
colore che mangiano i vari rifiuti, attenti a non sbagliare!
I burattini sono realizzati in gommaspugna riciclata e
materiali di recupero. |
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Con
questo spettacolo abbiamo vinto il Premio Gianduia
di Pezza ragazzi alla Vetrina Teatro Figura Piemonte del
XIII Festival Internazionale Teatro Figura "Immagini
Dell'interno" di Pinerolo (TO) 2007.
guarda le foto
"Barattolomeo" ha partecipato al Premio Otello Sarzi
- Nuove Figure del Teatro 2008 a Porto Sant'Elpidio.
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Liberamente
tratto da Barattolomeo di Sandra Dema, Editore
EGA, Anno 2006
(quaderno di educazione al consumo consapevole Coop - Novacoop).
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Regia/burattinai:
Armando Casaroli e Luisa Cordima / Scene e burattini: Armando
Casaroli
Durata: 50' / Età consigliata: 5 - 9 anni / Spazio scenico:
Larghezza 3 m, Profondità 3 m,
Altezza 2,5 m / Presa per la corrente elettrica (carico 3kw). |
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Dal
canovaccio della nota fiaba della tradizione
italiana contenuta nella raccolta Fiabe
Italiane di Italo Calvino, proponiamo
un adattamento per uno spettacolo di burattini
popolato da draghi, folletti, orchi, re e
principesse rapite. |
Il
protagonista Giannino decide di aiutare il
Re Allegrone nel trovare un rimedio alla malattia
che lo affligge da tempo. Ma non è
finita qui, è sparita pure la sua amata
figlia Mariblù! Il nostro eroe Giannino
dovrà affrontare con coraggio ed astuzia
le varie avventure aiutato dai consigli di
Felcino, un simpatico Folletto napoletano.
Ma anche voi bambini dovrete aiutarlo perché
i pericoli da affrontare sono molti e il folletto
Felcino non riuscirà a farcela da solo!
Specialmente con l'Orco cattivo che non fa
che ripetere: ucci ucci sento odor di cristianucci
o ce n'è o ce n'è stati o ce
n'è di rimpiattati... |
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Regia/burattinai:
Armando Casaroli e Luisa Cordima
Scene e burattini: Armando Casaroli
Durata: 50'
Età consigliata: 5 - 9 anni
Spazio scenico: Larghezza 3 m, Profondità
3 m, Altezza 2,5 m
Presa per la corrente elettrica (carico 3kw). |
I
burattini sono realizzati in vari materiali,
pasta di legno, gommaspugna e materiali di
recupero. |
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