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Giacomo Cabras,
libero della Vba Olimpia |
Visita anche le belle pagine dedicate a Giacomo
da www.tuttosantantioco.it
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Muore a
22 anni aspettando un cuore |
Giacomo
Cabras, libero dell’Olimpia di S. Antioco, aveva sconfitto la leucemia |
Articolo
tratto da L'Unione Sarda del 20.11.2001
Sant’Antioco. Giacomo
non ce l’ha fatta. Il sorriso e la simpatia di questa giovane promessa
della pallavolo isolana, non illumineranno più il Palasport di
Sant’Antioco. Giacomo Cabras, giovane atleta dell’Olimpia
Sant’Antioco, è morto ieri mattina nella camera sterile
dell’ospedale Niguarda di Milano. Aveva appena 22 anni. Aveva
combattuto con la leucemia e aveva vinto. Ma il cuore ne aveva risentito
in maniera irreparabile. Dai primi di ottobre era in ospedale con la
prospettiva dell’innesto di un cuore artificiale. Il suo, quello
stesso che aveva generosamente speso nel parquet del Palasport, era
ormai stanco. Occorreva un trapianto, ma Giacomo ha ceduto prima che
arrivasse. «Era il primo nell’elenco nazionale», rivelano con molta
amarezza i parenti.
Giacomo aveva diviso la sua breve esistenza tra l’amore per la
pallavolo e la lotta contro la malattia. In quinta elementare, ad undici
anni, una grave forma di leucemia ne aveva minato il fisico. |
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La
ricerca di un donatore di midollo era stata frenetica.
Per
lui si era mobilitata la città. Tutto inutile in quanto non era stato
possibile trovare un donatore compatibile. I genitori avevano allora
deciso di sottoporre il ragazzo ad una terapia tedesca. Giacomo era
riuscito a vincere la sua battaglia. Sconfitta la leucemia si era allora
dedicato alla sua grande passione, la pallavolo.
I
primi passi nel vivaio dell’Olimpia di Rafael Pascual e della serie
“A”, vincendo tornei regionali e nazionali con le squadre minori,
sino a quando era stato chiamato nella prima squadra: quest’anno
avrebbe dovuto indossare la maglia di “libero” titolare.
«Gli
abbiamo conservato il ruolo fino all’ultimo, speravamo che Giacomo
tornasse a saltare sotto rete con noi», racconta Giuseppe Lai,
l’allenatore dell’Olimpia. Attesa inutile. E ieri la maglia da
libero è partita per Milano: «La indosserà per il suo ultimo viaggio,
per sempre, come desiderava», dice il direttore tecnico Pierpaolo Lai.
I
genitori sono d’accordo. Il suo amore per la pallavolo è stato più
forte anche della malattia - ricorda il padre Tore - tanto che non ha
mai perso la speranza di tornare in campo e spesso ha incoraggiato
persino i medici che lo assistevano».
Per
questo la scomparsa di Giacomo Cabras lascia un grande vuoto. Nei
genitori e nei tanti amici che gli sono stati accanto nei rari momenti
felici e in quelli, più numerosi, in cui soffriva e nel mondo sportivo
che perde un grande atleta. Giacomo tornerà a Sant’Antioco giovedì
mattina, nel pomeriggio ci saranno i funerali. (Tito Siddi) |
Sant'Antioco
e il volley piangono la scomparsa di Giacomo Cabras |
Il
giovane libero della VBA/Olimpia scomparso a 21 anni. |
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Articolo
tratto da La Provincia del Sulcis Iglesiente
dell'
11.12.2001
Il mondo
sportivo di Sant'Antioco ha perso un campione. Forse è ancora difficile
da accettare ma il sorriso e la simpatia di
Giacomo Cabras, promessa della pallavolo isolana, non illumineranno più
il palasport lagunare. Il giovane atleta della VBA/Olimpia, è deceduto
a soli 21 anni, nella camera sterile dell'Ospedale Niguarda di Milano,
dove si trovava ricoverato dai primi giorni di Ottobre, per essere
sottoposto all'innesto di un cuore artificiale. |
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Era il primo nell'elenco nazionale da quando si era reso necessario
il trapianto - ricordano i parenti - purtroppo quel cuore che
avrebbe potuto salvargli la vita non è arrivato in tempo -.
L'esistenza
di Giacomo è stata all'insegna della lotta per la vita e l'amore per la
pallavolo. In 5^ elementare, a undici anni, una grave forma di leucemia
ne aveva minato il fisico. La ricerca di un donatore fu frenetica. Per
lui si mobilitò tutta la città, oltre che riporre le speranze
nell'apposito registro nazionale ed internazionale di qualcuno il cui
midollo fosse compatibile con il suo. Tutto fu inutile: nessuno tra i
parenti e tra coloro che si offrirono di donargli il midollo, risultò
compatibile. Non rimase allora che tentare una cura alternativa. Per lui
fu scelto un protocollo terapeutico tedesco. Fu dura: la mattina
chemioterapia e la sera gli allenamenti al palasport. La pallavolo,
unitamente alle medicine, furono un rimedio potente contro il male.
Giacomo vinse la sua battaglia. La leucemia rimase un ricordo, mentre la
pallavolo divenne la sua essenza di vita. L'Olimpia di Rafael Pascual e
della serie A divenne il suo amore, il suo farmaco ed il suo obiettivo.
Giacomo dopo la guarigione entrò nel vivaio dell'Olimpia che allora
veleggiava alta nei sogni dei tifosi, non solo quelli sulcitani. Vinse
tornei regionali e nazionali con le squadre minori, sino ad arrivare
alla prima squadra, nella quale quest'anno avrebbe dovuto indossare la
maglia di libero titolare. - Abbiamo inviato la sua maglia a Milano -
ricorda Pierpaolo Lai, direttore tecnico della società - per
indossarla per sempre, come lui desiderava -. La lotta per la vita
per il giovane atleta dell'Olimpia non era però ancora finita. Il
destino attendeva Giacomo ad un'altra dura prova. La leucemia gli ha
lasciato un'eredità che lo ha portato a morire a Milano, lontano dagli
amici, dai compagni di squadra e dal parquet del palasport. Le cure che
lo avevano salvato dalla leucemia gli hanno lasciato dei problemi che
l'estate scorsa si sono aggravati. A sfibrarlo è stata una
broncopolmonite che gli ha procurato complicazioni cardiache sino a
richiedere un trapianto di cuore. - Per Giacomo la malattia è stata
solo una parentesi nel suo amore per la pallavolo - ricorda il padre
Salvatore - non aveva mai perso la speranza di guarire e spesso
incoraggiava persino i medici che lo assistevano -. Così però non
è stato. Ora Giacomo vive nei ricordi di chi ha diviso con lui lo sport
che, con l'Olimpia, ha portato Sant'Antioco ai vertici nazionali della
pallavolo. - Di lui ho un bellissimo ricordo - dice Giuseppe Lai,
l'allenatore che lo sta sostituendo nel ruolo di libero - ha sempre
seguito la squadra anche in trasferta, incoraggiandoci e spronandoci
tanto -. L'avventura della pallavolo e la vita, per Giacomo, sono
però finite a Milano. E' ritornato a Sant'Antioco chiuso in una bara
bianca. Per la funzione religiosa, officiata in Basilica, e per i
funerali, gli si sono stretti intorno i genitori, la sorella, i parenti,
tutta Sant'Antioco e tutta la Sardegna sportiva che, con un ultimo
accorato applauso, hanno promesso di non scordare mai quel giovane
grande campione di pallavolo.(Tito Siddi) |
Giacomo
Cabras |
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Ruolo |
Libero |
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Nato
il
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22.03.1980 |
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Campionato
2000-2001 |
V.B.A-Olimpia |
B1 |
Esordio |
Giovanili V.B.A.Olimpia
(Under 14)
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1992 |
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Migliori
risultati |
Campioni
Sardi Cat.ragazzi - U/14 |
93/94 |
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Campioni Sardi
Cat. juniores - U/18 |
97/98 |
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Campioni Sardi
Cat. juniores - U/18 |
98/99 |
Carriera |
V.B.A.Olimpia |
1992 |
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V.B.AOlimpia U/14 |
93/94 |
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V.B.A.Olimpia U/16
(Vicecampioni Sardi)
|
96/97 |
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V.B.A.Olimpia
U/18 |
97/98 |
|
V.B.A.Olimpia
U/18 |
98/99 |
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Camp. Serie C region.
(in prestito
determinato)
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99/2000 |
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