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Dopo numerose prove con ventole e dissipatori delle forme più strane mi sono dovuto arrendere di fronte alla scarsa capacità di dissipare calore dell'aria. Ho così optato, per questo progetto, per il raffreddamento a liquido, diffusissimo in ambiente industriale, negli autoveicoli e nelle motociclette.

Il sistema è semplice: vista l'incapacità dell'aria di raffreddare adeguatamente un dissipatore posto sopra il processore, si adotta un monoblocco ad acqua, ossia una specie di camera stagna di metallo che si pone a contatto con il processore dentro la quale viene introdotto liquido fresco. Il calore emanato dal processore viene assorbito dall'acqua contenuta nel monoblocco, che viene poi espulsa tramite un condotto di uscita.

Dopodichè l'acqua viene raffreddata e rimessa in circolo dentro il monoblocco ad acqua. Vediamo una figura esplicativa

In particolare, del raffreddamento dell'acqua riscaldata dal processore si occuperà il radiatore. L'acqua viene quindi reintrodotta in una vaschetta di recupero dove una pompa si occupa di rimetterla in circolo verso il monoblocco.

Il sistema è abbastanza semplice, e dovrebbe permettere una miglior dissipazione del calore rispetto ai tradizionali cooler ad aria.

Nelle mie idee originali c'era l'impiego anche di una cella di Peltier per migliorare il raffreddamento, ma ho poi scartato quest'ipotesi a causa principalmente del notevole calore che sviluppava e dell'impossibilità di raffreddare adeguatamente il tutto.

@2001 by Andrea Gumirato. Tutti i diritti riservati.
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Ultimo aggiornamento: 16-10-01.