Non
più bellezza dimostra quel viso
che
pur sereno ancor volge d'intorno
quasi
a forar col suo santo sorriso
lo
strano buio sceso a mezzogiorno.
Ma
come dista lassù da Betania
dove,
al ritorno dalla sua missione,
coi
suoi si stringe e un poco si estrania
per
dire come un bimbo l'orazione.
L'osanna
delle folle conclamanti
con
lo stupore alzato dai portenti
già
s'è sperduto in un cader di schianti.
Ma
la Madonna che sotto la Croce
riceve
in dono i moribondi accenti
ricambia
il proprio grazie senza voce.
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Composto
a sera in un bianco lenzuolo
e
in fretta dato per esser sepolto
fra
la pietà dei pochi in forte duolo,
il
Cristo ormai nasconde il mite volto.
Nella
città che avvia le grandi feste
e
mostra al forestiero i vecchi riti
non
giungon più quelle doglianze meste
che
in cima ancor si levan come attriti.
I
Sinedriti insiem coi Sacerdoti
già
voltan pagina su un incidente
che
a malapena non ha dato moti.
Ma
sul sepolcro che dentro una roccia
non
dà alla morte per stavolta un niente
già
si fa l'ora di un tempo che imboccia.
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"Mostrando
il grande ardir" a una platea
che
ancor discute in margine a quel fatto,
Giuseppe
che si vuol d'Arimatea,
domanda
una sua sorta di contratto.
Domanda
quel Messia ormai perduto
che
crocifisso accanto a due ladroni
non
chiede al suo miracolo un aiuto
capace
di riaprir le suggestioni.
"Conclusa
la pietosa operazione,
non
lascia, come han detto, un'appendice"
che
spieghi tanta ardente devozione.
Al
Cristo dopo Pasqua ormai si afferra
per
fare al credo un po' da levatrice
"in
cerca chissà mai di quale acerra".
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Deposto
il Cristo in quella tomba sana
che
sperde ormai la folla verso sera,
con
l'altro Nicodemo si allontana,
lasciando
un avvenire senza era.
In
tempi dopo forse ancor più tristi
ricorda
certamente gli episodi
“omessi
da quei quattro evangelisti”
che
danno a Cristo ognuno i propri modi.
È
dal ricordo poi di quella sera
che
trae nel tempo i fatti sconosciuti
da
aggiunger a una pagina già vera.
"È
dal ricordo ancor, su un altro suolo,
che
trae più tardi gli ultimi minuti
vissuti
da quel Morto in un lenzuolo".
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