Welcome to VANESSA VIAGGI, vi racconto la mia vacanza a Djerba, indimenticabile!!! Auguro buone vacanze a tutti!! Un particolare augurio di una felice vacanza a JACOPO che so' che parte per Djerba, la bellezza della natura, l'odore del mare ,il cous cous , e molto altro questa è DJERBA. Enjoy! |
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Ci
dirigiamo
verso il monumento di maggior interessedell'isola: la sinagoga
La Ghriba ("la meravigliosa") dov'è conservata
una delle più antiche Thorà del
mondo, coi suoi preziosi cilindri in argento. Ci vengono fatte
mille raccomandazioni ricordandoci che, trattandosi di un luogo di culto,
è bene avere un comportamento rispettoso e discreto. L'atmosfera
all'interno della sinagoga è decisamente rilassante, le pareti
ricoperte da ceramiche blu, il silenzio interrotto da qualche preghiera
sussurrata dai pochi presenti... L'ultima tappa è nella capitale. A Houmt Souk , si trova, come in ogni cittadina della Tunisia, l'immancabile souk con le botteghe dei gioiellieri e i mercatini dei tappeti dai caratteristici disegni geometrici coloratissimi. Per prima cosa veniamo "imprigionati" in una bottega di vendita e produzione tappeti, dove, con la scusa di raccontarcene la storia e le caratteristiche, cercano di venderne alcuni ai presenti.
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Ma alla
lunga si impara che bisogna essere molto esperti
nell'arte del mercanteggiare per affrontare
questi luoghi! Infatti da ogni piccola bottega si affacciano lentamente
e discretamente i venditori, che ti osservano per alcuni minuti e quando,
ahime', scoprono che sei ancora inesperto ti attirano offrendo qualche
mercanzia e finiscono con lo sferrare l'attacco finale coinvolgendoti
in un improbabile trattativa dalla quale loro, e solo loro, sapranno
uscire vincitori. E dopo esserti ritrovato
a dire una serie di cifre senza nemmeno avere il tempo e il modo di
immaginare il reale valore dell'oggetto, rimarrai
inesorabilmente fregato! Al mattino presto ci svegliamo per la gita in terraferma. L'appuntamento ci è stato dato molto presto perché lasceremo l'isola con il traghetto, ed è probabile che ci sia una lunga fila da fare prima di imbarcarci.
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In
effetti
arrivati a Ajim ci sono già
numerosi pullman in fila così l'autista ci lascia scendere per
sgranchirsi le gambe facendo un giretto, ma sempre tenendo un occhio
verso il pullman per vedere quando è il nostro momento per salire
sul traghetto. Ed eccolo la' il continente Africano.
In effetti anche DJerba è Africa, ma è pur sempre un isola e non da' l'impressione di esser finalmente in Africa. Ma ora si che ci siamo veramente! Si
riparte per Gabes. Gabes è
una città di scarso interesse, non ci sono
monumenti da vedere, ma possiede una grande oasi ricca di palme da dattero
e alberi da frutto. E' il punto di congiunzione
tra il litorale e il deserto. Il deserto, qui intorno, non è
ancora quello caratterizzato dalle dune di sabbia, qui è il pre-deserto,
con la sua roccia rossastra e polverosa. L'oasi
si estende per 6 km e i turisti la percorrono, generalmente, in calesse. |
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