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Sentiero Roma 1a tappa


Da Bagni di Māsino 1172 m, seguire la stradina che prosegue oltre gli edifici delle terme la quale, dopo un breve tratto nel bosco, sbuca presso un ampio prato che lambisce sulla sinistra per poi traversare su un ponte il torrente proveniente dalla Val Porcellizzo. Subito dopo, seguendo le segnalazioni, deviare a destra attraverso un pascolo sassoso onde portarsi all'inizio della salita.
Per buona mulattiera si sale con alcuni tornanti fino ad un primo bivio; si prende a destra e si prosegue nel bosco che diventa sempre pių fitto e suggestivo. Questo primo tratto ha termine quando si sbuca su un dosso erboso a quota 1590 m dal quale, guardando verso Nord, si possono ammirare le imponenti strutture del Badile e del Cengalo che chiudono il circo della vicina Val Porcellizzo.
Si prosegue verso Est rientrando nel bosco di abeti e risalendolo fin quasi a lambire una parete granitica. Traversando in diagonale la si costeggia uscendo presso i ciclopici blocchi di un'antica frana che circondano la Casera dell'Oro. Lambendo un ricovero di pastori, ricavato sotto un grande macigno strapiombante, si traversa la zona della frana mentre, verso Sud, si staglia imponente e romantica la bella Punta Fiorelli.
La salita continua su pascolo fino ad un dosso da dove il rifugio appare ormai a portata di mano. Dal rifugio si prosegue ancora per pascoli in direzione Nord seguendo le abbondanti segnalazioni del Sentiero Risari. In tal modo si taglia tutta l'alta Valle dell'Oro portandosi sulla verticale della bella guglietta della Punta Milano. Qui si abbandona il tracciato, che sale a sinistra per il Passo dell'Oro, e si prosegue nella stessa direzione di marcia raggiungendo un facile canaletto (corda fissa) che porta ai ripidi pendii prativi del versante Sud della Cima del Barbacan. Per la traccia che li percorre si raggiunge la cresta Est della Cima del Barbacan poco sotto la vetta. Da qui si scende sul versante di Val Porcellizzo seguendo un sistema di cenge detritiche (corde fisse - attenzione con neve e ghiaccio) che, con un lungo diagonale, portano sugli alti pascoli della Val Porcellizzo. Per traccia (segnalazioni giallo-rosse) si percorre tutto il versante destro orografico della valle fra tratti erbosi, placche e blocchi granitici, perdendo leggermente quota e raggiungendo infine il rifugio.

la Valtellina