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Bivacco Carlo Pedroni | ||||
Raggiungere
il Bivacco Pedroni-Dal Prà richiede dalle 6 alle 8 ore di cammino
a seconda dell'allenamento e sicuramente molta energia e volontà,
ma questa gita è sicuramente una delle più entusiasmanti
e gratificanti della zona. E' comunque consigliata l'ascesa in due giornate,
pernottando presso il Rifugio Brasca situato circa a metà tracciato.
Con l'auto si raggiunge Novate Mezzola (m.208, 10 Km dal Trivio di Fuentes)
dove si prende verso destra la strada asfaltata che conduce alla frazione
di Mezzolpiano (m.316), proprio all'imbocco della Val Codera. Qui si abbandona
l'auto e si prosegue a piedi lungo il sentiero che si fa subito molto
ripido. Si giunge così in 1 ora alla località di Avedè
(m.791) da dove si possono ammirare, per l'ultima volta durante questo
percorso, il Lago di Como e il Lago di Novate nella fresca ombra di qualche
castagno. Il tracciato permette ora di riprendere fiato grazie alla discesa
che attraversa la valle ma l'illusione dura poco perchè è
soltanto con una risalita che si accede alla località di Codera
(m.825) dove sorgono il Rifugio Locanda Risorgimento e più avanti
il Rifugio Osteria Alpina. Qui il sentiero procede finalmente quasi in
piano per attraversare la valle e condurci ai casolari di Tiune, Saline,
Stoppadura e Bresciadega da dove, seguendo un falso piano in mezzo a prati
e larici si giunge al Rifugio Brasca. Il Rifugio Brasca sorge in mezzo
a pascoli al limite del boschetto che circonda l'alpe. Da questa pittoresca
posizione si ha una vista interessante delle Cime d'Averta e soprattutto
delle lisce pareti di granito della Sfinge e del Ligoncio. Da qui si prosegue
lungo il sentiero che costeggia il fondovalle, si superano le baite di
Coeder e si arriva, dopo un lungo falsopiano al circo roccioso che chiude
il fondovalle. Qui comincia una ripida salita che con una serie di tornanti
conduce all'Alpe Sivigia (m.1939), si continua a salire verso sinistra
e, una volta superata la deviazione per la Bocchetta di Teggiola, si prende
verso destra. Raggiunto lo sperone roccioso che appartiene alla cresta
del Pizzo Trubinasca, lo si affronta fino a giungere al poggio dove sorge
il bivacco. |