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Ristoro Solena | ||||
Quota:
Localita': Apertura: Proprieta': Attrezzatura:
Itinerario
consigliato: Difficolta':
Dislivello: Tempo: Oltre che importante via di comunicazione, di lì passavano pure le famose vie del vino e della seta, la Vai di Fraéie fu anche un nodale centro economico legato alla importantissima industria del ferro. Forni, fucine ed attività estrattive si svilupparono fiorenti nel corso dei secoli, dal 1200 alla fine del 1800. Lo sfruttamento minerario venne pure regolamentato dai severi Statuti Civili di Bormio, per i quali chiunque, sotto giuramento, denunciasse verificate irregolarità riceveva,metà della multa che il contravventore doveva pa- gare: l'altra metà (!) al Comune. Un alunno delle Scuole di Bormio riferisce, in uno scritto del 1827, di essersi recato a visitare "quell'ameno selvatico ed il forno del ferro che trovasí ín attívità, essendovi impiegate 250 e più persone in quel lavoro". La "vena" di minerale ricavato da queste aree era "limonitica", a scarsa quantità percentuale di ferro e meno pregiato di quello della Cima Miniera in Vai Zebrù, con il quale veniva sovente mischiato. Una delle zone dove più intensa fu l'estrazione è proprio la zona dei Piani di Pedenòio e Pedenoiètto, dove ancor oggi sono correnti toponimi che si rifanno a quei periodi, quale il Trój de la véna, aereo sentiero pianeggiante che costeggia gli aggettanti strapiombi che dominano la Vai del Bràuiio e la conca bormina. I piani di Pedenòio sono anche interessanti per gli aspetti naturalistici: da osservare gli importanti fenomeni legati al carsismo di superficie, quali le notevoli doline, conche di assorbimento dell'acqua di pioggia e di fusione, inghiottitoi e piccole grotte, eccetera. Il panorama sulla piana di Bormio che da qui si gode è fantastico. Dal Ristoro, oltrepassato il Grasso di Solena, ci si porta verso est, lungo una stradina di servizio dell'AEM, in Vai Forcola sino alla località lí Fomèia, dove il ferro anticamente estratto subiva un primo processo di lavorazione. Poco oltre, un ponticello imbocca la evidente e ben marcata stradina militare che si sviluppa sul versante sinistro idr. della Vai Forcola e che, agevolmente, porta ai Piani di Pedenòio tagliando tormentati strati calcarei. Poco oltre la malga omonima (m 2384), ed oltrepassate alcune belle doline carsiche, si raggiunge verso sud l'aereo Trój ce la véna, con impressionante vista sulla Valle del Bràuiio. Ritornando in direzione della Vai di Fraéie, si contornano i ripidi versanti meridionali dei Piani di Pedenòlo sino ad incrociare, in un avvallamento erboso a sud di essi, un ripido ed emozionante sentierino, il Trój de strósc, che si avventura tra rocce e mughi e da ultimo si perde nei sottostanti ghiaioni sino a raggiungere, al Dòs ce la Baíta, la stradina che sale da Boscopiano e che, senza difficoltà, riporta al Ristoro Solena. |