Il lavoro degli alunni a scuola

 anno scolastico 2002/2003

 

La scuola elementare Papa Giovanni di Bergamo, via Righi, quartiere di Monterosso è coinvolta nel progetto. In modo particolare, lavorano i 73 alunni delle classi IV con le loro insegnanti affiancate da un'esperta. Le altre classi vengono coinvolte a poco a poco su specifiche iniziative.

L'attività è documentata sul sito dell'Istituto alla pagina : http://digilander.libero.it/istitutocamozzi/scuolaapiedi1/apiedi1.htm

oppure può essere scaricata la tesi della tirocinante Daniela Camozzi che descrive nel dettaglio il lavoro svolto in classe.

 

 

 

 

 

Riportiamo qui sotto una breve traccia dell'attività svolta
 
I percorsi casa – scuola attraverso i nostri sensi

Obiettivi: far riflettere i bambini su come il variare del mezzo utilizzato per gli spostamenti e in secondo luogo, alla presenza o meno di accompagnatori adulti, si ripercuota sugli aspetti sensoriali e in generale sulla qualità dell’esperienza.

Attività: I bambini disegnano a memoria il proprio percorso casa – scuola e descrivono non solo ciò che vedono, ma anche ciò che percepiscono con gli altri sensi. Quindi predispongono dei cartelloni suddivisi per modalità di spostamento (auto, piedi, bicicletta, ecc.) e in quattro parti: occhi; naso; orecchie; piedi e mani. I bambini riportano a turno su di essi tutte le informazioni che avevano inserito nei disegni. Questa attività viene commentata in modo da mettere in evidenza a livello di classe la differente ricchezza sensoriale delle loro esperienze in relazione al mezzo utilizzato.

vai alle foto

 
La mappa affettiva dei percorsi

Obiettivi: elaborare una mappa dei percorsi casa – scuola dal punto di vista affettivo, che metta in evidenza non solo gli elementi negativi, ma anche quelli di qualità. Incrociare il punto di vista dei bambini con quello degli adulti, mettendo in evidenza similarità e differenze.

Attività: è stato chiesto ai bambini di effettuare il percorso casa – scuola a piedi e di individuare con l’aiuto di una mappa il punto più bello, quello più pericoloso, quello nel quale “mi sento più sicuro”, quello che “mi attrae di più”, ecc. Gli elementi emersi dalle mappe individuali sono stati trasferiti su una mappa di grandi dimensioni e commentati insieme ai bambini.

Questa attività è stata svolta anche dagli alunni di classe seconda, terza e quinta.   

Vedi le foto

 

Il confronto con gli adulti: la scelta dei punti su cui lavorare

Obiettivi: individuare i punti pericolosi sui quali ogni classe lavorerà.

Attività: la scelta viene effettuata a partire dall’incrocio tra ciò che è emerso dai bambini e la mappa elaborata l’anno scorso dagli adulti. 

 Vedi le foto

 
 
Analizziamo i punti pericolosi

Obiettivi: fare un’analisi dello stato di fatto delle aree da riprogettare.

Attività: ogni classe viene suddivisa in sottogruppi ognuno dei quali riprogetta uno o al massimo due punti pericolosi.  L’attività viene dapprima svolta nei sottogruppi: all’interno di ognuno i bambini decidono quali sono le informazioni e i dati di cui hanno bisogno; quindi i vari sottogruppi si confrontano in modo da scegliere una modalità di lavoro comune per tutta la classe. Tra le informazioni da raccogliere vi devono essere le dimensioni dell’area e le modalità con le quali viene utilizzata dai vari utenti della strada (quantità, tempi, velocità dei mezzi, incidentalità, ecc.). Una volta fatto questo vengono raccolte le varie informazioni con uscite a piccoli gruppi sul territorio e interviste ai passanti e ai negozianti. La velocità dei veicoli viene determinata con l’aiuto di una bindella e di un cronometro, il flusso del traffico viene individuato per tipologia di veicolo.

Vai alle foto

Elaboriamo le nostre proposte
Obiettivi: far elaborare agli stessi bambini le proposte di intervento da loro punto di vista più adatte per la messa in sicurezza dei vari punti pericolosi.

Attività: la classe viene suddivisa negli stessi sottogruppi che avevano effettuato l’analisi. Ad ogni gruppo vengono fornite delle fotocopie di tutti i materiali visti durante l’incontro precedente, una pianta dell’area e gli esiti dell’analisi da loro effettuata sul punto pericoloso sul quale si erano concentrati. Quindi attraverso una discussione all’interno di ogni sottogruppo i bambini iniziano ad elaborare la proposta di intervento che ritengono migliore. Questa viene rappresentata su un lucido che i bambini sovrappongono alla mappa o ad una foto (fatta in precedenza dall’insegnante) dell’area. Quindi un portavoce per ogni sottogruppo presenta la propria proposta mettendo in evidenza le ragioni che hanno portato a ipotizzarla e chiedendo un parere da parte del resto della classe. Una volta fatto questo si giunge alla stesura delle proposte “definitive” e condivise che possono essere raggruppate su una carta di grandi dimensione del quartiere.   

Vedi le foto

La mappa dei percorsi sicuri di qualità
Obiettivi: individuare una rete di percorsi sicuri o di qualità che possano essere utilizzati già ora, pubblicizzarla a livello di quartiere per incentivarne l’utilizzo.

Attività:  I percorsi sono stati individuati a partire dalle mappe affettive e sono stati riportati  riportati su una mappa del quartiere di medie dimensioni.

Vedi le foto

Torna all'inizio