IL QUARTIERE DI MONTEROSSO

             

Il quartiere di Monterosso - in cui è situata la scuola elementare Papa Giovanni - nasce a Bergamo all’inizio degli anni ’60 in un’area verde sotto la collina della Maresana, attraversata dal torrente Tremana.

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La sua progettazione iniziale è unitaria anche se alla costruzione hanno partecipato operatori pubblici diversi: comune, ina-casa, gescal e poi IACP. La progettazione unitaria prevede che oltre alle case siano pianificati spazi di relazione, funzioni commerciali e servizi. Inizialmente è abitato da famiglie (per lo più numerose) di immigrati che oggi costituiscono la parte più anziana del quartiere.

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Nei primi anni ‘80 inizia la costruzione di villette a schiera e delle case a monte del quartiere. La progettazione si limita qui all’organizzazione abitativa, con scarsa omogeneità e, contrariamente a quanto fatto per il primo nucleo, non ci sono in questo caso spazi di aggregazione o di gioco (il cortile) fuori di casa.

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Con la fine degli anni ‘80 e inizio anni ‘90 si completa la costruzione dei nuovi palazzi, questa volta nello spazio che salda il vecchio quartiere con la città dando una continuità abitativa. In questo caso la priorità dell’organizzazione dello spazio è data ai parcheggi, ai percorsi delle auto e poco al cortile-spazio per gioco e incontro. Per altro un parco previsto tra questi condomini come contributo per oneri di urbanizzazione non è stato ancora aperto al pubblico dopo quasi una decina d’anni (anche se perfettamente attrezzato).

Caratteristica strutturale importante della zona è l’asse di viale Giulio Cesare dal rondò del Monterosso fino alla scuola elementare. E’ una strada sovradimensionata per il traffico che deve sostenere: i veicoli che vi transitano non si recano altrove ma arrivano a Monterosso.

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Su questo asse viario con il tempo si sono strutturati i servizi e i luoghi centrali di incontro:

- il parco Goisis, rinato dopo l'installazione di giochi per bambini e dell'adeguata recinzione. La frequentazione di bambini e genitori ha di fatto bonificato la zona da presenze poco gradite.
- la chiesa e l’oratorio con le attività che ruotano attorno ad essi.
- l’ex scuola materna, oggi riusata come asilo nido e scuola materna privata

- l’edicola, i bar e i negozi

- il centro sociale con il centro socio-culturale e il centro di aggregazione giovanile Mafalda;

- il centro anziani e la sede provinciale UILDM
- l’asilo nido
- la sede provinciale dell’AVIS

- da ultimo proprio in questi giorni sono iniziati i lavori per la realizzazione di una piazza nella zona centrale che insiste sempre su viale G.Cesare.

Negli ultimi anni con le nuove costruzioni l’area dei servizi si è espansa alla zona di via Tremana con lo spostamento della posta e della farmacia oltre che per la presenza di un supermercato e di altri negozi. Ovviamente la più alta densità abitativa ha contribuito a questo spostamento che per altro non ha snaturato l’unitarietà della zona caratterizzata da una periferia residenziale che non può essere considerata solo come dormitorio.

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La vicinanza del parco dei colli con le opportunità che offre o potrebbe offrire arricchisce ancora di più dal punto di vista paesaggistico l’ambiente di Monterosso, malgrado alcune discutibili costruzioni recenti.

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Parte della protezione dal traffico deriva alla zona dalla caratteristica di essere posto al di la della circonvallazione che incanala il traffico di passaggio vantaggiosamente per la zona.

La stratificazione degli insediamenti abitativi, oltre alla situazione pianificata inizialmente nella parte vecchia, permette di individuare nella struttura urbanistica una rete di stradine, scalinate, percorsi pedonali o ciclabili alternativi alle vie di traffico veicolare. Sono i percorsi che passano negli atri sotto le case IACP e a margine delle diverse lottizzazioni in collegamento coi servizi e i luoghi di incontro. E’ una rete che merita di essere valorizzata e fatta conoscere come risorsa per evitare pericoli del traffico per i bambini e per gli anziani.

A margine di via Righi nell’area che si estende fino a via Quintino Basso stanno sorgendo gli edifici dell’ultima lottizzazione. In questo progetto è anche prevista la realizzazione di un parco/bosco (almeno così era stato definito inizialmente). La vicinanza con la scuola elementare dovrebbe indurre a valorizzare percorsi protetti per raggiungere la scuola e integrare la nuova zona in una rete funzionale di comunicazione con il resto del quartiere.

La zona circostante la scuola Papa Giovanni ha quindi tutte le caratteristiche urbanistiche per permettere di realizzare, con finanziamenti limitati, percorsi casa scuola in sicurezza.

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