The War Against Boys di Christina Hoff Sommers
Simon & Schuster, New York, 2000
Christina Hoff Sommers, già autrice di "Who Stole Feminism", in "The War Against Boys" affronta il problema della
"rieducazione" femminista imposta ai bambini ed ai ragazzi maschi dal sistema scolastico ed educativo americano.
E' in atto secondo l'autrice un'azione di ingegneria sociale, ispirata da psicologhe e sociologhe di area femminista, che coinvolge
ormai l'intero sistema educativo nordamericano e che ha come effetto quello di colpire la vivacità e l'autostima dei giovani di
sesso maschile, di inculcare in loro un senso di colpa e di inficiare il corretto sviluppo psicologico dei futuri uomini.
Gli strumenti utilizzati vanno dalla riscrittura femminista dei programmi scolastici, ai progetti di educazione alla cultura di genere,
fino alla patologizzazione stessa della naturale esuberanza maschile.
L'esito di questa pianificazione educativa, di questa guerra contro la maschilità, è inevitabilmente un disagio crescente nei
ragazzi maschi ormai sempre più in difficoltà in tante aree rispetto alle loro coetanee.
Secondo la Hoff Sommers "ci sono sempre state società che hanno favorito i ragazzi rispetto alle ragazze. La nostra
potrebbe essere la prima a ribaltare la situazione. Se continuiamo nella direzione attuale i ragazzi saranno il secondo sesso
di domani."