Le gambe della libertà di Wendy McElroy
Leonardo Facco Editore, Lire 15.000
Nel suo libro "Le gambe della libertà" Wendy McElroy affronta il tema della prostituzione, vista come libera scelta della donna
in contrapposiizone alle tesi del femminismo di genere che considerano invece la prostituzione come uno strumento maschile di oppressione della donna.
Alla base del punto di vista di una femminista "dissidente" come Wendy McElroy c'è la convinzione che alla donna debba essere risconosciuto il controllo del proprio corpo e quindi che essa non debba essere considerata dallo Stato come un'eterna minorenne da tutelare.
Questa filosofia porta la McElroy in dissidio con il femminismo dominante non solo sul tema della prostituzione, ma in generale sul tema delle "tutele" e dei "privilegi" per le donne da questo sempre più spesso invocate. Parimenti la McElroy rifiuta la criminalizzazione degli uomini e della loro sessualità e getta le basi per un'uguaglianza di genere basata su relazioni consensuali.
La prefazione al saggio è della giornalista Roberta Tatafiore e comprende tra l'altro alcune importanti riflessioni sulla situazione italiana in tema di prostituzione.
Infine il libro si conclude con la postfazione di Marco Faraci che inquadra il femminismo libertario di Wendy McElroy nel dibattito tra le diverse tendenze del femminismo nordamericano.