Il grande trattato
Sezione uno
A. I fondamenti
Capitolo primo

§1. Il cielo è alto, la terra è bassa: così il Creativo e il Ricettivo sono determinati. In corrispondenza a questa diversità tra basso e alto vengono stabiliti posti in alto e posti in basso. Movimento e quiete hanno le loro leggi stabilite; secondo queste leggi si distinguono linee decise e cedevoli. Gli avvenimenti seguono determinati indirizzi ciascuno secondo la propria natura. Le cose si distinguono fra loro secondo precise classificazioni. In questo modo si determinano salute e sciagura. I fenomeni prendono forma nel cielo; sulla terra prendono forma i contorni. In tal modo diventano manifesti i mutamenti e le trasformazioni. §2. Pertanto gli otto segni si succedono l’uno all’altro a turno, come il deciso e il cedevole si cambiano il posto a vicenda. §3. Le cose vengono eccitate da tuono e fulmine; rese fertili da vento e pioggia. Sole e luna seguono il loro corso, e così ora c’è il freddo, ora il caldo. §4. La via del Creativo genera il maschile. La via del Ricettivo genera il femminile. §5. Il Creativo conosce i grandi inizi. Il Ricettivo porta a compimento le cose finite. §6. Il Creativo conosce mediante il facile. Il Ricettivo può fare cose mediante il semplice. §7. Ciò che è facile, è facile da conoscere; ciò che è semplice è facile da seguire. Chi è facile da conoscere acquista fedeltà. Chi è facile da seguire acquista opere. Chi possiede attaccamento può durare a lungo; chi possiede opere può diventare grande. Durare è la disposizione a diventare saggio; la grandezza è il campo d’azione del saggio. §8. Attraverso la facilità e la semplicità afferriamo le leggi del mondo intero. Una volta afferrate le leggi del mondo intero, ecco la perfezione.
Capitolo secondo


§1. I santi saggi stabilirono i segni, affinche vi si potessero vedere i fenomeni. Aggiunsero le sentenze, per indicare salute e sciagura. §2. Quando le linee decise e cedevoli prendono l’una il posto dell’altra, nascono mutamento e trasformazione. §3. Pertanto salute e sciagura sono raffigurazioni di guadagno e perdita; rimorso e umiliazione sono raffigurazioni di dolore e previdenza. §4. Mutamento e trasformazione sono immagini di progresso e regresso. Il deciso e il cedevole sono immagini per giorno e notte. I movimenti delle sei linee contengono le vie delle tre potenze primigenie. §5. Pertanto il nobile contempla queste immagini in tempi di quiete e medita sulle sentenze. Quando dà inizio a qualcosa egli contempla i mutamenti e medita sul vaticinio. Pertanto egli è benedetto dal cielo. “Salute. Nulla che non sia propizio”.
B. Sviluppi
Capitolo terzo

§1. Le decisioni si riferiscono alle immagini. Le sentenze sulle linee si riferiscono ai mutamenti. §2. “Salute” e “sciagura si riferiscono a guadagno e perdita , “rimorso “ e “umiliazione “ a imperfezioni di poco conto. “Nessuna macchia” significa che ci si trova nella posizione di correggere i propri errori nel modo giusto. §3. Pertanto la distribuzione di nobile e inferiore si basano sui posti individuali; la compensazione di grande e piccolo si basa sui segni e la distinzione tra salute e sciagura si basa sulle sentenze. §4. La preoccupazione per il rimorso e l’umiliazione ha a che fare con il discrimine. L’impulso verso l’essere senza macchia ha a che fare col pentimento. §5. Questo è il motivo per cui tra i segni ce ne sono di grandi e di piccoli, e quindi le sentenze aggiunte parlano di pericolo o sicurezza. Le sentenze indicano in ciascun caso la direzione dello sviluppo.
Capitolo quarto

§1. Il libro dei Mutamenti contiene la misura del cielo e della terra; pertanto ci mette in grado di comprendere il significato di cielo e terra e il loro ordinamento. §2. Volgendo lo sguardo verso l’alto contempliamo col suo aiuto i segni del cielo; volgendo lo sguardo verso il basso , esaminiamo le linee della terra. Così arriviamo a conoscere le circostanze dello scuro e del luminoso. Risalendo agli inizi delle cose e seguendole fino alla fine, arriviamo a conoscere la lezione della nascita e della morte. L’unione di seme e forza produce tutte le cose; la fuga dell’anima produce mutamento. Grazie a ciò arriviamo a conoscere le condizioni degli spiriti che vanno e di quelli che ritornano. §3. Dal momento che in questo modo l’uomo assomiglia al cielo e alla terra, egli non è in conflitto con essi. La sua saggezza abbraccia tutte le cose, e il suo Senso (Tao) porta ordine al mondo intero; pertanto egli non commette errori. Egli è dovunque attivo, ma non si lascia fuorviare. Egli si rallegra in cielo e conosce il destino, pertanto non ha preoccupazioni di sorta. Egli è contento della sua situazione e sincero nella sua benevolenza. Pertanto è capace di mettere in pratica amore. §4. In esso sono inclusi le forme e il campo d’azione di ogni cosa che è in cielo e in terra, così che nessuna gli sfugge. In esso tutte le cose per ogni dove sono compiute, così che nessuna va perduta. Pertanto grazie a esso si può penetrare il Senso del giorno e della notte, e così lo si comprende. Pertanto lo spirito non è legato a nessun luogo e il Libro dei Mutamenti a nessuna forma.
Capitolo quinto

§1. Ciò che fa apparire ora lo scuro, ora il luminoso, è il Senso. §2. Quale continuatore esso è buono. Quale completatore esso è l’essenza. §3. L’uomo buono lo scopre e lo chiama buono. L’uomo saggio lo scopre e lo chiama saggio. La gente lo usa giorno per giorno e non ne è consapevole, poiché il Senso del nobile è raro. §4. Esso si manifesta come bontà, ma nasconde il suo operare. Esso dà vita a tutte le cose, ma non condivide le preoccupazioni del santo saggio. Il suo glorioso potere, il suo grande campo d’azione sono la più sublime tra tutte le cose. §5. Esso possiede tutto in completa abbondanza: questo è il suo grande campo d’azione. Esso tutto rinnova ogni giorno: questo è il suo glorioso potere. §6. Quale creatore di tutte le creazioni, esso viene chiamato mutamento. §7. Quale colui che completa le immagini primigenie, esso viene chiamato il Creativo. Quale colui che le riproduce, esso viene chiamato il Ricettivo. §8. Poichè serve a indagare le leggi dei numeri e così a conoscere il futuro, esso viene chiamato rivelazione. Poiché serve a dare coerenza organica ai mutamenti, esso viene chiamato opera. §9. Quell’aspetto che in esso non può essere approfondito in termini di luminoso e di scuro viene chiamato spirito.
Capitolo sesto

§1. Il libro dei Mutamenti è vasto e grande. Quando si parla di ciò che è lontano, esso non conosce limiti. Quando si parla di ciò che è vicino, esso è calmo e diretto. Quando si parla dello spazio tra cielo e terra, esso abbraccia tutto. §2. Il Creativo è uno in stato di quiete ed è diretto in stato di moto, pertanto esso crea ciò che è grande. Il Ricettivo è chiuso in stato di quiete e si apre in stato di moto, pertanto esso crea ciò che è vasto. §3. Per la sua vastità e grandezza , esso corrisponde a cielo e terra. Per i suoi mutamenti e per la sua continuità, esso corrisponde alle quattro stagioni. Per il significato del luminoso e dello scuro, esso corrisponde a sole e luna. Per la bontà nel facile e nel semplice, esso corrisponde al potere supremo.
Capitolo settimo

§1. Il Maestro disse: Non è forse il Libro dei Mutamenti sommo? Grazie a esso i santi saggi elevarono la loro natura ed estesero il loro campo d’azione. La saggezza eleva. I costumi morali rendono umili. Ciò che è stato elevato imita il cielo. ciò che è umile segue l’esempio della terra. §2. Cielo e terra determinano la scena, e i mutamenti agiscono all’interno di essa. La natura perfetta dell’uomo, che da se trae sostegno e durata, costituisce l’accesso al Senso e alla giustizia.
Capitolo ottavo

§1. I santi saggi poterono abbracciare con lo sguardo tutte le confuse diversità sotto il cielo. Osservarono le forme e i fenomeni e fecero raffigurazioni delle cose e dei loro attributi. Tutto questo fu chiamato le immagini. §2. I santi saggi poterono abbracciare con lo sguardo tutti i movimenti sotto il cielo. Contemplarono il modo in cui questi movimenti si incontravano ed entravano in reciproco rapporto, per stabilire il loro corso obbedendo alle leggi eterne. Allora essi aggiunsero le sentenze, per discuterne tra salute e sciagura. Tutto questo fu chiamato le sentenze. §3. Essi parlano delle più confuse diversità senza suscitare avversione. Essi parlano di ciò che è estremamente mobile senza provocare confusione. §4. Ciò deriva dal fatto che essi osservavano prima di parlare e discutevano prima di agire. Attraverso l’osservazione e la discussione essi rendevano perfetti i mutamenti e le trasformazioni. §5. “Il richiamo di una gru nell’ombra. Il suo piccolo le risponde. Io ho un buon calice. Lo dividerò con tè”. Il Maestro disse: Il nobile dimora nella sua stanza. Se le sue parole sono ben dette, egli incontra assenso a una distanza di più di mille miglia. Tanto più da chi gli sta vicino! Se il nobile se ne sta nella sua stanza e non proferisce bene le sue parole, egli incontra contraddizione a una distanza di più di mille miglia. Tanto più da chi gli sta vicino! Le parole si staccano dalla propria persona ed esercitano la loro influenza sugli uomini. Le opere nascono a portata di mano e diventano visibili da lontano. Parole e opere sono il perno e la molla del nobile. Come perno e molla si muovono, portano onore e disonore. Con parole e opere il nobile muove cielo e terra. Non si deve pertanto essere prudenti? §6. “Gli uomini legati da comunanza prima piangono e si lamentano ma in seguito ridono”. Il Maestro disse: La vita conduce l’uomo serio lungo sentieri dalle molte svolte. Ora la via è sbarrata, ora corre di nuovo dritta. Qui pensieri aggrovigliati possono liberamente scorrere nelle parole. Lì il pesante fardello del sapere deve essere rinchiuso in silenzio. Ma quando due persone sono nell’intimo dei loro cuori tutt’uno, Mandano in pezzi persino i vincoli di ferro o bronzo. E quando due persone nell’intimo dei loro cuori si comprendono Le loro parole sono soavi e forti come profumo di orchidee. §7. “Preparare una base di giunchi teneri. Nessuna macchia”. Il Maestro disse: Va senz’altro bene poggiare una cosa semplicemente sul pavimento. Ma se ci si mette sotto una base di giunchi teneri, come potrebbe essere questo un errore? Questa è estrema prudenza. Di per sè i giunchi sono una cosa senza valore, eppure possono avere un effetto molto importante. Se uno è altrettanto cauto in tutto ciò che fa, rimane libero da errori. §8. “Un nobile modesto e meritevole porta a termine le cose. Salute. Il Maestro disse: Quando un uomu non si vanta dei propri sforzi e non considera i propri meriti una virtù, questo è un uomo di grandi qualità. Ciò significa che pur con tutti i propri meriti ci si subordina agli altri. Nobile di nature, composto nella condotta, l’uomo modesto è pieno di meriti, e pertanto è capace di mantenere la propria posizione. §9. “Drago arrogante avrà da pentirsi”. Il Maestro disse: Chi è nobile senza avere la posizione corrispondente, chi sta in alto senza avere seguito, chi ha sotto di sè gente capace senza avere il sostegno, costui avrà costantemente di che pentirsi. §10. “Non uscire da porta e cortile è senza macchia”. Il Maestro disse: Dove si crea il disordine, le parole sono i primi gradini. Se il principe non è discreto, perde il servitore. Se il servitore non è discreto , perde la vita. Se le cose in germinazione non vengono trattate con discrezione, ne viene impedito il perfezionamento. Pertanto il nobile è attento nel mantenere il silenzio e non va oltre. §11. Il Maestro disse: Gli autori del Libro dei Mutamenti sapevano come erano i predoni. Nel Libro dei Mutamenti è detto: “Se un uomo porta un carico sulla schiena e ciò nonostante va in carrozza, egli invoglia così i predoni ad avvicinarsi”. Portare un carico sulla schiena è cosa da uomo comune. Una carrozza è un accessorio di un uomo di rango. Ora quando un uomo comune usa un accessorio di un uomo di rango, i predoni complottano per portarglielo via. Se un uomo è insolente con chi è sopra di lui e duro con chi è sotto di lui, i predoni complottano per assaltarlo. Negligenza nel conservare le cose induce i ladri al furto. Sontuosi ornamenti indossati da una fanciulla sono un incentivo a strapparle la virtù. Nel Libro dei Mutamenti è detto: “se un uomo porta un carico sulla schiena e ciò nonostante và in carrozza, egli invoglia così i predoni ad avvicinarglisi”; poichè ciò rappresenta un invito per i predoni.
Capitolo nono

§1. Il cielo è uno, la terra è due; il cielo è tre, la terra è quattro; il cielo è cinque, la terraè sei; il cielo è sette, la terra è otto; il cielo è nove, la terra è dieci. §2. Ci sono cinque numeri del cielo, come pure ci sono cinque numeri della terra. Quando vengono distribuiti sui cinque posti, ciascuno trova il suo complemento. La somma dei numeri del cielo è 25 quella dei numeri della terra è 30. La somma totale dei numeri del cielo e della terra è di 55. Questo è ciò che porta a compimento i mutamenti e le trasformazioni e che mette in moto demoni e déi. §3. Il numero totale è 50. Di questi 50 se ne usano 49. Si dividono in due parti, per rappresentare le due forze primigenie. Poi se ne mette da parte uno, per rappresentare le tre forze. Si contano a quattro alle volta fino alla fine, per rappresentare le quattro stagioni. Quello che rimane si mette da parte, per rappresentare il mese bisestile. In cinque anni ci sono due mesi bisestili, pertanto viene ripetuta l’azione di mettere da parte e questo ci dà il tutto. §4. I numeri che danno il Creativo sono 216; quelli che danno il Ricettivo sono 144, per un totale di 360. Essi corrispondono ai giorni dell’anno. §5. Il numero degli steli nelle due parti assomma a 11520, che corrisponde al numero delle diacimila cose. §6. Pertanto ci vogliono quattro operazioni per determinare un mutamento; diciotto alterazioni producono un segno. §7. Gli otto segni formano ciascuno un piccolo compimento. §8. Se continuiamo, procedendo e aggiungendo alle singole situazioni tutti i loro passaggi, si abbracciano tutte le possibili situazioni sulla terra. §9. Esso rivela il Senso e rende divine natura e azione. Pertanto con il suo aiuto possiamo affrontare qualsiasi cosa nel modo giusto e possiamo persino assistere gli dèi. §10. Il Maestro disse: Colui che conosce il Senso dei mutamenti e delle trasformazioni conosce l’agire degli dèi.
Capitolo decimo

§1. Il Libro dei Mutamenti contiene un quadruplice Senso dei santi saggi. Quando si parla, bisogna farsi guidare dalle sue sentenze; quando agisce, bisogna farsi guidare dai suoi mutamenti; quando si fabbricano oggetti bisogna farsi guidare dalle sue immagini; quando si interroga un oracolo, bisogna farsi guidare dai suoi suggerimenti. §2. Pertanto il nobile lo consulta ogni qual volta deve produrre qualcosa o compiere un azione, e lo fa con le parole. Esso incamera le sue comunicazioni come un’eco; per esso non esiste niente di lontano o vicino, di oscuro o profondo e così egli apprende le cose del futuro. Se questo libro non fosse la cosa più spirituale sulla terra , come potrebbe questo? §3. Bisogna eseguire secondo l’ordine le tre e cinque operazioni per ottenere un mutamento. Vengono poi fatte le divisioni e le combinazioni dei numeri. Se si procede per mutamenti, questi portano a compimento le forme di cielo e terra. Se si aumenta al massimo il numero dei mutamenti, questi determinano tutte le immagini sulla terra. Se ciò non fosse la cosa più mutevole sulla terra, come potrebbe fare tutto questo? §4. I mutamenti non hanno coscienza, non hanno azione; sono quieti e non si muovono. Ma se vengono stimolati, penetrano ogni situazione sotto il cielo. Se non fossero la cosa più divina sulla terra, come potrebbero tutto questo? §5. I mutamenti costituiscono ciò che a messo in grado i santi saggi di spingersi in ogni profondità e di afferrare i semi di ogni cosa. §6. Solo attraverso ciò che è profondo si può penetrare ogni volontà sulla terra. Solo attraverso i semi si può portare a compimento qualsiasi faccenda sulla terra. Solo attraverso ciò che è divino si può procedere rapidi senza affanno e raggiungere la meta senza camminare. §7. Quando il Maestro disse: “Il Libro dei Mutamenti contiene un Senso quadruplice dei santi saggi”, si intende questo.
Capitolo undicesimo

§1. Il Maestro disse: Che cosa fanno i mutamenti? I mutamenti schiudono le cose, portano a compimento le faccende e abbracciano tutte le vie sulla terra. Questo e nient’altro. Per questa ragione i santi saggi li usavano per penetrare qualsiasi volontà sulla terra, per determinare qualsiasi campo d’azione sulla terra e per eliminare qualsiasi dubbio sulla terra. §2. Pertanto la natura degli steli di millefoglie è rotonda e spirituale. La natura dei segni è quadrata e saggia. Il significato delle sei linee muta, al fine di dare informazioni. I santi saggi purificarono in questo modo i loro cuori, si ritirarono e si nascosero in segreto. Si preoccuparono di salute e sciagura in comune con gli altri uomini. Furono divini, per cui conobbero il futuro; furono saggi, per cui conservarono il passato. Chi è capace di fare tutto questo? Solo la ragione e la lucida consapevolezza degli antichi, il loro sapere e la loro saggezza, la loro instancabile forza divina. §3. Pertanto essi capivano bene il Senso del cielo e comprendevano le situazioni degli uomini. Così inventarono queste cose divine, per venire incontro ai bisogni degli uomini. Per questa ragione i santi saggi digiunavano, al fine di rendere le loro nature divinamente chiare. §4. Pertanto chiamerono la chiusura dei cancelli il Ricettivo, e l’apertura dei cancelli il Creativo. Chiamarono poi l’alternarsi di chiudere e aprire mutamento. Chiamarono l’incessante andare e venire penetrazione. Chiamarono ciò che si manifesta in modo visibile immagine, chiamarono ciò che ha forma corporea cosa. Chiamarono ciò che è stabilito nell’uso legge, e chiamarono divino ciò che favorisce l’uscire e l’entrare, di cui tutti gli uomini vivono. §5. Pertanto c’è nei mutamenti il Grande Inizio Primigenio che genera le due forze primarie. Le due forze primarie generano le quatro immagini. Le quatro immagini generano gli otto segni. §6. Gli otto segni determinano salute e sciagura. Salute e sciagura generano il grande campo d’azione. §7. Pertanto: non vi sono immagini primarie più grandi di cielo e terra. Non c’è nulla che possieda maggiore mobilità o coesione delle quattro stagioni. Tra le immagini sospese nel cielo non ce ne è una più luminosa del sole e della luna. Per quanto riguarda rispetto ed alta posizione non c’è nessuno più grande di chi possiede ricchezza e rango. Per quanto riguarda la creazione di oggetti d’uso e la fabricazione di utensili utili al mondo intero, non c’è nessuno più grande dei santi saggi. Per comprendere la caotica diversità delle cose ed esplorare ciò che è nascosto, per penertare nel profondo ed estendere lontano l’influsso, determinando in tal modo salute e sciagura sulla terra e facendo ogni sforzo possibile, non c’è nulla di più grande dell’oracolo. §8 Pertanto: il cielo crea cose divine; il santo saggio le prende a modello. Cielo e terra mutano e si trasformano; il santo saggio li imita. Nel cielo fluttuano immagini che rivelano salute e sciagura; il santo saggio le riproduce. Il fiume Giallo produsse una mappa e il fiume Lo produsse uno scritto; i santi uomini li presero a modello. §9. Nei mutamenti ci sono immagini, allo scopo di rivelare; ci sono sentenze aggiunte, allo scopo di fornire interpretazioni; si determinano salute e sciagura, allo scopo di decidere.
Capitolo dodicesimo

§1. Nel Libro dei Mutamenti è detto: “Egli è benedetto dal cielo. Salute. Nulla che non sia propizio”. Il Maestro disse : Benedire significa aiutare. Il cielo aiuta l’uomo devoto. Gli uomini aiutano l’uomo che è sincero. Colui che va per la sua strada in verità e devoto nel suo pensare, e per di più riverisce i degni, è benedetto dal cielo. Costui ha salute e non c’è nulla che non sia propizio. §2. Il Maestro disse: La scrittura non può esprimere completamente le parole. Le parole non possono esprimere completamente i pensieri. Non possiamo dunque vedere i pensieri dei santi saggi? Il Maestro disse: I santi saggi inventarono le immagini per esprimere con completezza i loro pensieri; essi crearono i segni per esprimere con completezza il vero e il falso. Poi vi aggiunsero sentenze e così poterono esprimere con completezza le loro parole. (Essi crearono mutamento e continuità per mostrare con completezza il vantaggio; essi diedero impulso, misero in movimento, per rappresentare con completezza lo spirito. §3. Il Creativo e il Ricettivo sono il vero segreto dei mutamenti. Dal momento che il Creativo e il Ricettivo si presentano compiuti, anche i mutamenti che fra essi intervengono sono determinati. Se il Creativo e il Ricettivo venissero distrutti non ci sarebbe nulla con cui percepire i mutamenti. Se non ci fossero più i mutamenti da vedere, anche gli effetti del Creativo e del Ricettivo gradualmente cesserebbero. §4. Pertanto: ciò che sta al di sopra della forma viene chiameto Senso, ciò che sta dentro la forma viene chiamato cosa. (Ciò che trasforma e sistema le cose si chiama mutamento; ciò che le stimola e le mette in movimento si chiama continuità. Ciò che le eleva e le mette di fronte a tutti gli uomini sulla terra si chiama il campo d’azione). §5. Pertanto, rispetto alle immagini: i santi saggi poterono abbracciare con lo sguardo tutte le confuse diversità sotto il cielo. Osservarono le forme e i fenomeni e fecero raffigurazioni delle cose e dei loro attributi. Tutto questo fu chiamato le immagini. I santi saggi poterono abbracciare con lo sguardo tutti i movimenti sotto il cielo. Contemplarono il mondo in cui questi movimenti si incontravano ed entravano in reciproco rapporto, per stabilire il loro corso obbedendo alle leggi eterne. Allora essi aggiunsero le sentenze, per discernere tra salute e sciagura. Tutto questo fu chiamato le sentenze. §7. La trasformazione delle cose e il combinarle assieme dipende dai mutamenti. Il loro stimolo e la loro messa in , movimento dipendono dalla continuità. La spiritualità e la chiarezza dipendono dall’uomo adatto. Operare in silenzio, fiducia che non ha bisogno di parole, dipendono da un virtuoso comportamento.