COSA E' IL QI GONG.

Il contenuto del concetto "qi " principalmente è la capacità, la potenzialità. Potenzialità espresse in modo molto particolare, perchè non riguardano gli elementi. Il carattere antico per scrivere "qi "ha la parte sopra che significa impalpabile e la parte inferiore che significa acqua e fuoco e rappresentano le potenzialità. Il carattere nel complesso rappresenta le potenzialità dell' acqua e del fuoco espresse da qualcosa di impalpabile. Abbiamo cosi la prima distinzione tra la parte di noi che possiede potenzialità fisiche e quella che ha potenzialità impalpabili. Il "qi" è ciò che compone la "sostanza originaria". La relazione che c'è tra queste "sostanze" è il palesarsi attraverso dei liquidi ed essere legate agli antenati , (la parte fisica con la genetica e la parte impalpabile con il "numero" energetico. Il" numero" : sostanza originaria con un suo valore energetico predefinito viene trasmessa dagli antenati e determina l' eta di morte e la struttura fisica, tanto quanto puo valere la genetica per la resistenza fisica e l'aspetto. L'energia del Qi viene paragonata agli elementi naturali (essendone strettamente legata ) e partendo dai più elementari và via via specializzandosi, studiando così in parallelo la natura stessa con le modalità che la governano. La chiave di lettura essendo un energia impalpabile, sarà incentrata sul "sentire", perciò lo studio di questa materia non è fattibile senza la pratica di esercizi ideati appositamente per potenziare la suddetta capacità. Il fuoco e l' acqua sono considerati equivalenti e rappresentano la nostra temperatura corporea. Rappresentano inoltre le energie fondamentali del Qi. Attraverso l'esercizio è possibile sentirle all' interno del corpo umano, fino a percepire che possiedono un movimento dinamico. La dinamica di movimento delle energie è collegata alla dinamica delle energie dell' universo. Le energie primarie vengono modificate all' interno del corpo per influenza di quelle secondarie, dipendentemente da come quest' ultime vengono mantenute in equilibrio. La disarmonia delle energie produce la malattia, in quanto i Qi entrano ed escono dal nostro corpo e tendono a bilanciarsi, fino a che non intervengono degli squilibri. Ogni persona a secondo del suo tenore di vita e del suo Numero possiede diverse dinamiche energetiche. La medcina tradizionale cinese mira a modificare e quindi riequilibrare le dinamiche del Qi. Ad un primo livello quelle del proprio corpo, poi in seguito a riconoscere e riequilibrare le energie del corpo dei "pazienti". La parte "visibile" dell'energia altrui viene chiamata aurea, e non mancano aneddoti cinesi che raccontano di come alcuni maestri taoisti potessero vedere le dinamiche di vita delle persone dalla qualità di questa. Si dice che il colore della luce emessa dall' organismo umano varia a secondo del regime di vita e del valore del Numero assegnatogli alla nascita. Già la possibilita di poter riconoscere l'aurea di una persona permette di dare dei consigli su come vivere in salute, senza poter influire però sulle energie che creano gli scompensi. Esistono dei mutamenti precisi a seconda di come cambia il Qi all' interno del corpo tanto da poter determinare le malattie corrispondenti con precisione. Ovviamente la ricerca porta a un discorso di prevenzione e quindi di salute fisica che permettano al praticante di autocurarsi per mirare a una felice vecchiaia, aiutando, con l' esempio, le persone che ci circondano, a fare altrettanto. IL Qi all'interno delle persone è rappresentato dal disegno del Tao, dove una metà rappresenta lo yin, l' altra rappresenta lo yang ed ha questa forma per rappresentare la dinamica degli elementi che la compongono: quando questa palla perde armonia compaiono le malattie. Nel testo tradizionale " Nei jing" è evidenziato un altro aspetto non irrilevante riguardo il controllo delle energie interne, si dice infatti che armonizzando il proprio Qi con il Qi universale, si ha addirittura la possibilità di capire quale è l' azione migliore in un dato momento per ricevere un beneficio energetico potendo così sfruttare le proprie capacità al massimo. La parola Qi gong è composta però da due caratteri, abbiamo finora analizzato il primo, il Qi, passiamo ora al secondo: gong vuole dire metterci del tempo, fare fatica. Impegnandosi nella ricerca quindi si possono ottenere delle capacità, ma ci vuole molta costanza. Il Qi gong riguarda lo studio della natura, la propria e quella in cui viviamo, quindi non è una cosa da raggiungere, in quanto è gia presente fuori e dentro noi, ma è un processo di crescita in cui si evolve continuaamente, nella conoscienza e nel "sentire" . Il Qi è una materia aperta ed anche chi ha raggiunto gia dei buoni risultati ha sempre la possibilità di evolversi ricercando ulteriormente. Lo scopo finale può diventare il constatare tutte le mutazioni energetiche di ogni cosa esiste, fino ad avere una coscienza molto sviluppata di ogni asperro della natura. La fatica (il gong) che si fa nell' apprendere viene premiata dalla sensazione di benessere che aumenta con il procedere della ricerca. E' indubbio infatti la capacità di donare benessere di questo tipo di attività, che viene presa in considerazione nelle società occidentali per le attività sportive e di rilassamento. Un analisi di questa materia di studio è stata fatta da Lao Zi nel suo Dao de jing, dove c'è il tentativo di trasporre con una filosofia le dinamiche delle leggi universali. In quest' opera Lao Zi mette in evidenza il problema del continuo movimento della natura, concludendo che chi non studia i mutamenti non conosce il Tao (e quindi le proprie energie). Per capire i concetti espressi all'interno del libro bisogna capire il Tao, capire sè stessi, capire la relazione tra il proprio corpo e l' esterno, fare si che il cambiamento universale sia un cambiamento personale e viceversa. E' rilevante notare che, le leggi che vengono assimilate man mano, sono le leggi della natura e che quindi sono universali.