A Girulinda


Oh, ca sete c`avevo quella sera,
ma lei in bacheca se la spassava
a far ricette, seguend`a lettera
ascoltavo zitto mentre parlava,

per non disturbar Girulinda fata,
janas dentro e fori, e far domande
non m`andava proprio! Non castigata
mi nacque in suo parlar di bevande

ricordo lieto di quand`er piccolo,
dolce sapor del liquor al basilico,
desiderio di berne ancor gocciolo,
e tosto tosto le chiesi procedura,
io ca di cucin non son accademico,
e lei mi rispose con sua dolce cura...

Eh già, perché lei è così, unica.
Sempre con sorriso e ancor sorriso,
e di botto nei Bardi mi fu amica,
prim`ancor ca nascesser Musicanti,
subito m`ha aiutato, e condiviso
co`me momenti belli m`anche tanti

più faticosi. Era la mia certezza,
parola di conforto quand`ero duro
per ruol ch`esige forse rispetto,
di cui non ero poi tanto sicuro.

Splendida per cuor e gentilezza,
dolce stupor m`ha spesso stupito
in lei e a lei sempre con affetto,
va questo pensier in rima ordito. 


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