2003

             

LA STAMPA,  LA OXA,  E SANREMO

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IL MATTINO 23 FEBBRAIO
IL RITORNO DELLA CANTANTE
Enzo Gentile
Milano. Anna Oxa al festival di Sanremo è regola: lo ha vinto un paio di volte (l'ultima nel 1999, con «Senza pietà»), lo ha frequentato spesso(la partecipazione più recente nel 2001 con «L'eterno movimento»), ma stavolta l'impressione è che si tratti di un'adesione diversa, nelle motivazioni, nelle tesi, negli scopi. È l'occasione per una splendida quarantenne che ha deciso di fare i conti con se stessa, di mettere ordine nel passato, di puntare a qualcosa in grado di guardare oltre i confini della canzone: lo si capisce dal titolo che presenterà al festival, «Cambierò», dal cd «Ho un sogno», in uscita il 7 marzo, per l'etichetta appena costituita proprio da Anna, la Qazim, dal nome del secondo figlio.
Cosa sta succedendo nella carriera della signora Oxa? «Di tutto, e non solo per la professione. Circa un anno e mezzo fa, mentre lavoravo con Giorgio Panariello nello show ”Torno sabato”, dove pure ho trovato soddisfazioni e un buon raggio d'azione in termini di libertà d'espressione, ho avuto come la sensazione di non essere più capace, o adatta, a fare questo mestiere. Era il culmine di un processo di elaborazione, di destrutturazione che comprendeva tutte le componenti della mia persona, dal privato al pubblico, dalla sfera più intima e profonda a quella esteriore. Ho provato molto dolore, ho sofferto, ho indagato e adesso posso dire che il processo di rinascita e recupero è partito: e sono pronta a farmi testimone di questa esperienza, con il linguaggio che meglio conosco, la musica, le canzoni».
E perché ha scelto per la prima tappa proprio Sanremo? «È del tutto casuale, l'importante è il messaggio che voglio portare, i contenuti che mi interessa esprimere: non mi preoccupa finire in uno schema ben preciso, che riguarda altri. ”Cambierò” è un modo per parlare di questa trasformazione, un segnale che sento in parte già superato: ho infatti già cominciato a scrivere nuovo materiale, ma come documento è giusto».
In passato eccellente trasformista dell'immagine, abile nel precorrere o indicare nuove soluzioni di look, l'Anna Oxa 2003 sembra invece molto più interessata a scavare in profondità, come suggerisce con le tredici canzoni di «Ho un sogno». «Mi sono completamente calata in questo progetto che considero di vita, ancora prima che artistico: Baudo lo ha capito e dopo avermi chiamata a ripetizione per invitarmi a Sanremo ha accettato di ascoltare un po' tutto quello che stavo facendo. Ha concordato sul senso di ”Cambierò”, che è solo un elemento in questa ricerca di me stessa, di questo investimento personale. Mi ha molto aiutato Marco Falagiani, che ha prodotto, arrangiato e firmato tutti i pezzi: con lui l'intesa, anche tra le discussioni e gli attriti, è stata perfetta. Insieme siamo riusciti a dire le cose che mi stavano a cuore». Dopo Sanremo, per Anna è annunciata una promozione mirata dell'album e una presentazione dal vivo, con un paio di concerti, il 17 maggio a Milano, il 19 a Roma, prima di lanciarsi in un più massiccio tour estivo.

 www.gdmland.it febbraio 2003
A Sanremo con una canzone-manifesto
 
La svolta di Anna. La si legge sul viso, mai stato così espressivo e intenso, passa dalle sue parole sofferte ma sincere, traspare dalle sue canzoni, vibranti schegge esistenziali. Ancora un cambiamento per la cantante barese Anna Oxa ed un segno di questa sua «nuova» vita lo si potrà cogliere al prossimo festival di Sanremo, dove presenterà il brano Cambierò, da lei stessa firmato con Marco Falagiani e Marco Carnesecchi. Un titolo programmatico, tratto dal suo nuovo album, Ho un sogno, (in uscita il 7 marzo) che la sua voce vibrante e un po' straniata ripeterà più volte, anche se il cambiamento in lei è già avvenuto.
A Sanremo si presenta a tre anni di distanza dalla vittoria con Senza pietà, ma per lei questa volta le ansie della gara non esistono «perché è soltanto un'occasione per far conoscereal pubblico questo mio nuovo percorso, l'inizio di un progetto più vasto della mia vita artistica, di donna e di madre. Ne è testimone l'album Ho un sogno, i cui tredici brani non sono solo un insieme di canzoni scritte, arrangiate, suonate e cantate, ma sono soprattutto vita: la mia», dice sgranando i suoi begli occhi luminosi.
Brani come Questa sono io, Ho un sogno, Figlio, Il muro, La mia coscienza, Piccolo violino, parlano di lei, mettono a nudo un'anima tormentata, rievocano un'infanzia in bianco e nero, tra note rock e sonorità etniche, «pillole omeopatiche musicali legate alle mie radici e quindi fondamentali per vivere. Mio padre era albanese ed io sono nata a Bari e sia dell'Albania, sia della Puglia voglio mantenere vivi i sapori della terra, i colori del cielo e del mare» confida sincera. Ed è ancora più sincera quando afferma che il percorso interiore «per raggiungere la conoscenza di me stessa non è stato indolore, anche se necessario, togliendo tutto quello che per me era inutile e puntando all'essenzialità. Camminavo portando nella tasca dei pantaloni o della giacca un biglietto con una scritta: è essenziale per te questo? E man mano ho capito che dovevo scegliere riguardo al lavoro e alle persone che circondavano la mia vita».
Le sue parole sono calde, vengono dal cuore: «Io come essere umano devo migliorarmi – dice – devo imparare a trasformare gli avvenimenti apparentemente più negativi in preziosi insegnamenti, solo così si potranno migliorare le relazioni interpersonali che mi riguardano, solo così potrò compiere un altro significativo passo in avanti».
E in questo suo ricercarsi e trovarsi, gran peso ha avuto la cognizione del dolore. Lo ammette con tutta la sua forza d'animo: «Questo cambiamento ha cominciato a farsi sentire urgente con la morte di mia madre. Ho capito cos'è l'abbandono, il sentirsi sradicati, ho provato la dimensione del vuoto, ma da quel dolore, da quello svuotamento, è pian piano cominciata la mia rinascita, la mia risalita. Mi sono guardata con altri occhi e compiendo un viaggio interiore assai profondo ho scoperto radici antiche. Ora mi sembra di vivere due vite in una: sono contemporaneamente un albero e un giardiniere, un libro e un lettore, un maestro e uno studente, una madre e una figlia».
Torna a parlare di Sanremo e racconta che «è stato Pippo Baudo a cercarmi. Io non avevo nessuna voglia, anzi, gli ho detto che su di me c'erano dei lavori in corso, che stavo cambiando pelle. Poi Pippo ha ascoltato Cambierò tre volte, è rimasto entusiasta e mi ha detto: Anna, questa non è solo una canzone, è un manifesto di vita».
Intanto, il nuovo progetto per il quale la cantante ha fatto suo lo slogan «la vita è musica, la musica è vita», continuerà con due particolari performance live: il 17 maggio al Teatro Nazionale di Milano e il 19 all'Ambra Jovinelli di Roma, prima di una tournée estiva e invernale che toccherà anche la Puglia. Dentro una scatola sonora realizzata dallo scenografo Claudio Dini, accompagnata da un'orchestra e diretta dal regista Riccardo Massari, Anna coniugherà le canzoni del nuovo album con i suoi vecchi successi riarrangiati in chiave etnica per raccontare al pubblico l'Odissea della sua nuova vita.
Osvaldo Scorrano

TGCOM 23 FEBBRAIO
Oxa: "Una canzone nata dal dolore"
La cantanta torna in gara a Sanremo


Anna Oxa ritorna in pista ripartendo dal Festival di Sanremo dove si presenta in gara con il brano Cambierò, canzone tratta dal suo nuovo album Ho un sogno, nato dalla collaborazione con il produttore Marco Falagiani e in cui, per la prima volta, compare come autrice dei brani. "Il disco", spiega la Oxa, "nasce dal dolore e dalla sofferenza. Ho lavorato molto sui dolori che sono sempre stati presenti nella mia vita".
"Ho capito che bisogna conviverci e capire da dove sono nati", continua la cantante. "Sono stata una persona eternamente delusa ma ora ho capito che l'errore è stato aspettare dagli altri una riconoscenza. Adesso vivo senza aspettarmi nulla da nessuno".
"Sei anni fa", prosegue Anna, "ho avuto un momento illuminante quando ho perso mia madre. Da allora nel dolore ho cominciato a rinascere ma ho dovuto recidere tutto, ho cambiato totalmente la mia vita, ho cambiato legami e relazioni, soprattutto il rapporto con me stessa. Per un po' di tempo ho girato con un bigliettino in tasca con scritto "E' essenziale questo per te?" E ho capito che molte cose non lo sono".
Sulla grande kermesse musicale di Raiuno che la Oxa ha vinto due volte, una in coppia con Fauto Leali e una da solista, dice: "Sanremo non è Sanremo per me, è solo l'inizio di un nuovo progetto che non è il disco ma conoscere me stessa e una nuova vita. Non devo fare tutto, non voglio spiegare il progetto su tutte le televisioni, voglio rispettarlo. A Sanremo ci sono sedici milioni di spettatori che ascoltano senza orpelli".
La cantante, che annuncia che non tornerà al fianco di Giorgio Panariello nella nuova edizione di Torno sabato, spiega di essere cambiata radicalmente: "In passato sono stata tante donne, ho fatto emergere diversi tipi di femminilità che mi compongono, ora è emersa l'essenza principale", dice, "più che un'artista mi sento bene nel ruolo di ricercatore perchè non mi accontento di quel che faccio. Ci sono stati momenti nella creazione delle canzoni in cui ho sentito un dolore così forte da sentirmi anestetizzata". Tra i brani, in cui emergono sonorità etniche, figura Giovanni, storia di Giovanni Dalle Bande Nere e canzone che affronta il tema della guerra.
"Ho avuto paura della guerra intorno a Capodanno, ho sentito il peso dell'angoscia", spiega. "Forse questa guerra ritarderà i tempi delle cose che accadono, ma mi preoccupano più altri tipi di guerra cui siamo abituati, le violenze che ci circondano, le persone che muiono nel Terzo Mondo. Nel disco", spiega, "ho toccato tematiche profonde, la famiglia, l'infanzia, le radici. A volte appaio una donna senza radici invece io sono certa di averne, sento il sapore di un padre albanese e musulmano".
Il 17 e il 19 maggio la Oxa terrà due concerti, il primo al Teatro Nazionale di Milano, il secondo all'Ambra Jovinelli di Roma, in attesa di altre date estive e di un tour invernale.

LA REPUBBLICA 23 FEBBRAIO
OXA: AL FESTIVAL CANTO TUTTO IL MIO DOLORE
Massimo Pisa
 
MILANO - Niente ombelichi e creme, mutande in favore di telecamera o pancioni. Immagine quanto basta, a cominciare dai capelli neri e lisci, lunghi ed essenziali. Anna Oxa viaggia verso Sanremo nuda col suo dolore, superstite di un viaggio sofferto attraverso miserie e fantasmi interiori. Cambierò, il brano che firma insieme al produttore Marco Falagiani e a Marco Carnesecchi, è il manifesto di un outing lungo e difficile: "finalmente sono riuscita, racconta, a conciliare tutte le mie personalità in conflitto fra di loro. sono stata vittima e killer, altera e appassionata, sempre in maniera autentica".Confronto duro, nel quale si sono intrecciate tragedie familiari e fatiche quotidiane: "c'è stata la morte di mia madre, ma anche una ricerca ossessiva delle mie origini albanesi. Ho passato un periodo di sconvolgimento, svuotata come un involucro. Ero io stessa il dolore, ho avuto la percezione di morire. Finché non sono riuscita a confrontarmi con altre persone che vivevano la mia stessa condizione ed è stata la rinascita. Una vera e propria terapia di gruppo, che ha attraversato la lavorazione di Torno Sabato e abbiamo poi tradotto in processo creativo"La confessione della Oxa è sofferta, stridente se vogliamo col clima garrulo della settimana dell'Ariston: "è vero, ammette, anch'io avevo detto basta a Sanremo, alla sua superficialità. Alla fine ho deciso di rientrare in questo schema, ma portando sul palco questa mia testimonianza". Un approdo al festival, sostiene, quasi casuale: " A Baudo avevo proposto Giovanni. E' la storia di Giovanni dalle Bende Nere ma anche di tutte le guerre, dei conflitti interiori. Oggettivamente inadatta al festival. Poi è arrivata Cambierò: Pippo ne è rimasto entusiasta, gli ho detto però che prima dovevo finire l'album". Si chiama Ho un sogno, in vendita dal 7 marzo: il più autobiografico dei lavori della Oxa, tredici brani trapuntati da arrangiamenti mediterranei e testi che sono il diario di questo passaggio. Più in là il tour, che attraverserà i teatri: i due assaggi sono fissati per il 17 maggio al Nazionale di Milano e per il 19 maggio all'Ambra jovinelli a Roma.

Il Secolo XIX 23 FEBBRAIO
Anna Oxa canta e si rinnova
Tutto su “Cambierò ”, il complesso brano che porterà sul palco dell ’Ariston

Porta a Sanremo il percorso di Anna Oxa.Poi un altro percorso.E quindi un altro ancora: ogni meta è un punto di partenza.Questa "destrutturazione interiore",come lei la chiama,è l ’anima di "Cambierò",brano che porterà all ’Ariston (dove si presenta er la dodicesima volta),di "Ho un sogno"(album in vendita dal 7 marzo)e dell imminente progetto live.Abbiamo incontrato la signora Oxa venerdì sera a Milano,per ascolta-
re con lei la canzone che andrà al Festival. Un brano tormentato,nelle parole e nella musica.Che le è successo signora Oxa?
«Ho sentito la necessità di riposizionare la visione della mia musica perché dovevo mettere ordine nella mia vita.Sono una persona complessa,ho percepito la lotta,dentro
di me,di tutte le donne che sono stata.Mi sono sentita tante cose, vittima e killer (percezioni raccontate in "Questa sono io",ndr)».
Può fissare in una data la svolta?
«Direi 1996/97,ma già nello show televisivo «Torno subito »mi muovevo in maniera diversa e particolare.Anche durante la lavorazione di "Ho un sogno"ho vissuto momenti forti.Sentivo dolore fuoriuscire da me e cercavo di ascoltarlo.E poi c ’è stata la mia storia privata che mi ha portato a scelte importanti quali la separazione:
con la separazione e l ’abbandono, che er me è uno stato di morte che prelude la rinascita,è iniziata la destrutturazione:sono un cantiere aperto,destrutturo per ricostruire ».
Riflessi del suo excursus interiore sulla vita artistica?
«Ho seguito una terapia di gruppo con gli autori per originare un processo creativo musicale e teatrale.E ’ un rogetto dell ’anima, non intellettuale:chiunque può farlo ».
Che farà nei 9 minuti di permanenza sul palco dell ’Ariston?
«Accennerò al cambiamento per poi cedere spazio alla canzone ».
Considera "Cambierò"un brano da Festival?
«Neanche "Senza pietà"e "Eterno movimento"lo erano:si trattava di brani in cui credevo."Cambierò"è la sintesi del mio cambiamento,racconta una fase superata
così come l ’album riassume ciò che ho fatto e apre uno spiraglio sul nuovo ».
Cosa ha raccontato a Pippo Baudo?
«Gli ho parlato di un progetto non solo musicale.Ha ascoltato "Cambierò"tre volte rimanendone estasiato ».
Durante il Festival potrebbe scoppiare la guerra.
«In guerra la prima cosa da fare è guardarsi dentro.Ci sono due modi er essere utili:come Madre Teresa che dava il sollievo della materia o come Ghandi e Budda
che non sono mai scesi in piazza ».
Molti suoi colleghi hanno manifestato in piazza.
«Il sistema non si cambia mostrando se stessi a una manifestazione.Io lavoro dentro di me,è lì la difficoltà.L ’umanità è divisa in due categorie:l ’uomo che non fa
domande e si accetta e il genio che ricerca e non s ’accontenta ».
Anna Oxa sta anche approntando un rogetto live,che avrà due anteprime a maggio (Milano il 17, Roma il 19)per poi svilupparsi in estate:non solo canzoni,anche
monologhi.Lo spazio scenico è stato scomposto fisicamente a più livelli.C ’è una pedana girevole che ruota e sulla quale Anna "fluttua" col corpo e con l ‘anima.L’orchestra è composta da 5 musicisti più (forse)gli archi. Tutto il repertorio è stato riarrangiato:destrutturato e ristrutturato come la coscienza di Anna.
Fabrizio Basso

L'ECO DI BERGAMO 23 febbraio
Anna Oxa canta Giovanni dalle bande nere

È stata tentata dal presentarlo a Sanremo, ma «Giovanni», brano sulla guerra firmato da Marco Falagiani per Anna Oxa, dura cinque minuti e 29 secondi ed «era impossibile tagliarla senza svuotarla di significato», spiega la cantante, che ha incluso il pezzo nel suo ultimo album «Ho un sogno», nei negozi dal 7 marzo. «Giovanni» narra della morte nel 1526 di Giovanni dalle bande nere, capitano dell'esercito pontificio. E poi della morte di un altro Giovanni, un moderno pilota di aerei Tornado. «Giovanni» riporta alle tematiche de «Il mestiere delle armi» di Ermanno Olmi, anche se Falagiani spiega di averla scritta prima dell'uscita, due anni fa, del film. L'autore ha comunque voluto includere una citazione dell'opera di Olmi, che si apre con una voce recitante tratta dalla pellicola.

news.yahoo.com
Anna Oxa a Sanremo racconta il suo cambiamento 23 febbario

MILANO (Reuters) - E' una delle protagoniste del prossimo Festival di Sanremo, dove si è sempre presentata con look e stili diversi: Anna Oxa torna alla kermesse canora anche quest'anno, con la voglia di raccontare il suo cambiamento nato dal dolore vissuto ed elaborato nella sua vita.
"Ho sentito la necessità di riposizionare la visione della mia musica, perché dovevo mettere ordine nella mia vita", racconta Anna, che al festival della canzone porterà il brano "Cambierò", scritto da lei con il toscano Marco Falagiani e che mette in evidenza la sua abilità a giocare con la voce.
"Non voglio stupire nessuno, ho solo affrontato un processo che ha messo in discussione tutto", ha aggiunto, sostenendo di aver accettato di partecipare al festival perché voleva testimoniare "l'esperienza di una donna che è stata tante cose, per far capire che tutti sono in grado di fare un processo, di seguire un progetto, di cambiare".
Vincitrice della kermesse nel 1999 con "Senza pietà", ritornata sul palco dell'Ariston nel 2001 con "L'eterno movimento" -- dopo essere stata protagonista del festival diversi altri anni, anche in veste di conduttrice -- Anna ha così deciso di condividere con gli altri le sue paure, le sue emozioni, le ansie e comunicare dunque che cambiare si può e a volte si deve.
"Ci sono stati molti episodi nella mia vita che mi hanno fatto toccare il dolore in maniera molto forte, che all'inizio non riuscivo ad ascoltare", racconta ancora, ammettendo di sapere in ogni caso di non essere stata una donna facile: "Dentro di me vivono due poli, che spesso si sono espressi fino all'esasperazione dell'immagine", che l'hanno portata a farcela vedere prima come punk, poi donna sofisticata, poi sportiva.
"Mi sono sentita tante cose, a volte vittima, a volte killer, ma ho sempre accettato tutto di me, amo anche il mio lato oscuro", spiega ancora lei, abbigliamento sportivo e lunga capigliatura corvina.
E nel suo nuovo disco, "Ho un sogno", che uscirà il prossimo 7 marzo, proprio durante il festival, affronta nei 13 brani che lo compongono tutto il processo di cambiamento che l'ha portata alla donna che è ora.
UN LAVORO CHE LA RAPPRESENTA DAVVERO
"Finalmente posso dire di stare facendo qualcosa che mi rappresenta davvero. Ma non rinnego il passato, è stato un passaggio per diventare quello che sono ora. Ringrazio tutti coloro che ho incontrato sulla mia strada, anche chi mi ha fatto soffrire, perché mi ha dato la forza di rimettere tutto in gioco", continua, facendo riferimento anche alla sua vita privata, dalla separazione dal suo ultimo marito e dall'uomo che l'ha resa madre dei suoi due figli, con cui vive a Como.
Questo suo nuovo percorso, o progetto, come ama chiamarlo lei, non solo è sfociato in un nuovo album, ma presto diventerà anche un tour teatrale innovativo, che vedrà il suo inizio il 17 maggio a Milano e il 19 maggio a Roma.
"E' un progetto che verte sull'idea di cambiamento, con uno spazio scenico scomposto e una pedana di sette metri per quattro che si solleva e gira su se stessa, diventando al tempo stesso sia una superficie proiettabile, sia uno specchio per il pubblico", spiega ancora Anna. La superficie diventa anche una sorta di muro che lei riuscirà anche a scalare, in uno spettacolo che si prospetta più come recital che come semplice concerto.
"Non sarà un susseguirsi di canzoni, ma anche di monologhi che stiamo scrivendo appositamente in questo periodo, in cui dire tutto quello che sento per coinvolgere il pubblico".

liberta.it 22 febbraio
Sono un guerriero che difende il suo sogno
Elisabetta Malvagna

Roma «Ho imparato a destrutturarmi, a cercare l'essenziale, ad accettare di vedere la vita come una sfida, a guardarmi come un guerriero che difende un sogno: rinascere e amare senza condizioni»: è un'Anna Oxa nuova quella che per la dodicesima volta salirà sul palco del Festival di Sanremo con Cambierò, brano firmato da lei con Marco Falagiani e Marco Carnesecchi: un po' la sintesi del lungo percorso di ricerca personale e di profondo rinnovamento interiore dell'ultimo periodo, segnato tra l'altro dalla fine del matrimonio con il produttore Pacolli. Un percorso davvero intimo che è al centro del suo nuovo album, Ho un sogno, in uscita il 7 marzo. «Questo album - spiega l'artista nata a Bari 42 anni fa, che per la prima volta è anche autrice dei testi - è la testimonianza della mia esperienza attraverso la musica. Mai come in questo caso la vita è musica e la musica è vita. Ho voluto scoprire i miei lati bui, capire il mio essere qui. Ho sentito dei dolori così forti che all'inizio ero come anestetizzata: io ero il dolore. Ho sentito che qualcosa moriva, ma subito dopo mi sono sentita rinascere. Voglio conoscere me stessa. Sono qui per accordarmi col mio strumento. Non mi importa quanto ci vorrà, sono qui per questo». Anna, senza un filo di trucco, lunghissimi capelli castani sciolti sulle spalle, t-shirt e scarpe da ginnastica, non ha paura di mettersi a nudo: «Per avere risposte bisogna destrutturarsi, la cosa più difficile. Non ho più certe difese, conflitti, il peso di dover seguire un percorso che non è mio. Io appaio come una donna senza radici, ma sento invece radici molto forti. Mi sento un cantiere costantemente aperto, sono un lavoro in corso». Ma non hai paura di perderti? «No - risponde - ero persa prima, ora mi sento centrata». Il “momento illuminante” di questo percorso è stata la morte della madre, 6 anni fa, passaggio in cui l'artista ha sentito un senso di “separazione”, al quale deve però la sua “rinascita”. «Sono stata tante donne in passato ma più che un'artista mi sento un ricercatore. C'è sempre qualcosa di meglio da raggiungere».

www.rockol.it 22 febbraio
Anna Oxa: tra sogni e ...incubi


Anna Oxa è cambiata. Questa volta non si tratta di esteriorità, del solito stravolgimento di look ai quali la cantante italo albanese ci ha abituato in vista di Sanremo. Questa volta il cambiamento nasce dal profondo, è frutto di un lungo lavoro interiore che non ha nulla da spartire con il Festival della canzone italiana. Anzi, la partecipazione alla 53° edizione, con un brano decisamente poco sanremese, è il tentativo di utilizzare la ribalta dell'Ariston per lanciare un messaggio e presentare un nuovo progetto frutto di un lungo tormento interiore. “Cambierò”, il titolo della canzone in gara, rappresenta la sintesi di questo percorso. Questo il messaggio che l'affascinante vincitrice di due Festival ha voluto lanciare durante un insolito incontro con i giornalisti dei principali quotidiani italiani al quale era presente anche Rockol. Nessuna conferenza stampa ufficiale, piuttosto una cena-incontro, nell'elegante appartamento milanese del promoter Ferdinando Salzano, che produrrà il nuovo tour teatrale (prima data il 17 maggio al teatro Nazionale di Milano). Anna ha parlato a ruota libera svelando un disagio tenuto a lungo nascosto. “Non sono mai stata una persona facile. Per esprimere tutte le mie anime ho lavorato sull'immagine fino all'esasperazione, ma non sono mai riuscita ad accettarmi fino in fondo. Ho sentito l'esigenza di mettere ordine nella mia vita, di capire il significato profondo della mia esistenza, di riposizionare la mia musica”. Oggi il termine che usa più frequentemente è destrutturazione: “metto costantemente in discussione il mio modo di vedere e di pensare. Un continuo cambio di prospettiva per sradicare codici consueti e stereotipati”. Un percorso iniziato sei anni fa quando è scomparsa la madre (“per la prima volta ho toccato il dolore”), ma che si è concretizzato durante la partecipazione alle 15 puntate di “Torno sabato”, lo spettacolo di Raiuno abbinato alla Lotteria Italia del 2001. “In quel periodo ho vissuto la separazione (dal produttore e marito Pacolli) fino in fondo. Ho cercato di capire il perché di tante relazioni sbagliate. Ho iniziato un viaggio a ritroso che mi ha portato a scoprire radici antiche. La mia eterna insoddisfazione nasce da un'infanzia in bianco e nero. Spesso le parole non bastavano a esprimere tutto il dolore che provavo”. Nessuna psicoterapia, nessuna conversione religiosa. Anna ha fatto tutto da sola o quasi. “Mi sono confrontata con persone che stavano già vivendo questo percorso, come Marco Falagiani e Marco Carnesecchi, che si sono trasferiti da Firenze a Como per portare a termine il nostro progetto”. La collaborazione tra Anna Oxa e il compositore Marco Falagiani è iniziata cinque anni fa, ma si è affinata durante la registrazione dello spettacolo Tv con Giorgio Panariello. “Ci sono stati bisticci e incomprensioni, ma siamo riusciti a spostare l'attenzione dagli individui al progetto. Per la prima volta ho scoperto l'energia del gruppo, quella capace di generare un pensiero”. Un percorso lungo e tormentato del quale la cantante si dichiara pienamente soddisfatta. “Finalmente sento di lavorare su qualcosa che mi rappresenta. Voglio raccontare le esperienze di una donna che è stata tante donne diverse e ha trovato la forza per separarsi dal vecchio modello. Voglio far sapere a tutti che cambiare è possibile. Faticoso, ma possibile. La mia esperienza, il mio percorso alla ricerca di me stessa, può essere utile anche agli altri. Non scendo in piazza, ma nel nuovo album parlo di temi sociali, mi espongo. Lo faccio raccontando quello che vivo (per la prima volta Anna è anche autrice dei testi di tutte le canzoni che interpreta), perché sono convinta che tutto parta dalle nostre esperienze personali. Lavorare su se stessi è l'unica scelta possibile. Come potrebbe esserci pace senza un cambiamento radicale dei singoli? Nel mondo ci sono tante guerre, ma credo che la peggiore sia quella che si combatte dentro noi stessi”. A chi le fa notare che molti suoi colleghi si sono schierati apertamente contro l'imminente guerra in Iraq, risponde convinta: “Quello che faccio può sembrare poco, ma c'è un percorso più difficile dei gesti plateali ed è quello che ho scelto perché io 'Ho un sogno'” (sarà questo il titolo del nuovo album in uscita il prossimo 7 marzo).

KATAWEB 22 FEBBRAIO
Metti una sera a cena con Anna Oxa

Il nuovo album di Anna Oxa, Ho un sogno, sarà pubblicato dopo l'esibizione sanremese, venerdì 7 marzo. Abbiamo incontrato la cantante fuori dalla cornice ortodossa di un incontro con la stampa. Ecco cosa ci ha raccontato
di Gianna Darco


Al centro di Milano, in una mansarda appena dietro Piazza della Scala. A cena con pochi intimi, fuori dalla cornice ortodossa di un incontro con la stampa. Poche testate selezionate invitate a degustare vino, riso cantonese e fragole. Candele e incensi donano chiarore all'informale racconto di Ho un sogno, il nuovo album di Anna Oxa, in uscita appena dopo l'esibizione sanremese, venerdì 7 marzo.
Di una ritrovata voglia di vita e di musica, canta e scrive Anna Oxa in Ho un sogno , il suo nuovo disco scritto e prodotto in collaborazione con Marco Falagiani. dieci brani e tre minitracce strumentali, 3 intermezzi etnici che richiamano e rimettono in circolo la musica del brano precedente, quasi a definire una spirale. Sarà nei negozi immediatamente dopo la sua esibizione festivaliera, dove raggiunge l'invidiabile primato di 12 partecipazioni, da Un'Emozione da Poco, dove adolescente in panni punk e androgini scioccava l'Italia perbene del 1978.
Cambierò il pezzo scelto per Sanremo 2003 è tradizionale nel suo sperimentalismo, facile e noto perché accoglie una voce che conosciamo da oltre due decenni, eppure nuovo, arguto, smussato nelle aperture. E Sanremo e il carnevale che lo accompagna, non sembra insopportabile se si presenta un progetto, se si intende regalare visibilità ad un lavoro lungo e tormentato iniziato con Marco Falagiani e Marco Carnesecchi nel gennaio del 2001. Entrare in un contenitore e bucare lo schema.
Sorseggia una tisana e continua: "La mia parola d'ordine e' destrutturazione e poi ricostruzione. Voglio smontare pezzo per pezzo l'essenza e imparare la difficile arte della pazienza. Poi con disincanto osservare me stessa nello scenario più grande della natura, della madre terra". E viene fuori di prepotenza questo racconto in Questa sono io uno dei migliori episodi del disco: "Io sono quella che sono e non quella che io ho. Mi sento tante persone e miscuglio di tutto un po".
La difesa di sé e del suo percorso inafferrabile anche dentro i mille personaggi che hanno segnato il suo corpo e messo in scena le sue perfomances. Questa volta Anna scrive i suoi testi e si denuda. Non indossa un tanga a vista di Gucci ma i panni soavi e naturali di se stessa. La sua nuova pella è la sua carne.
"Non sono una persona facile". Anna è tante donne, tutte le donne che ha dentro di sé. Parla tanto, parla presa da impeto per raccontare al mondo come è andata. Parla di sua madre scomparsa sei anni fa: forse un momento di rivelazione. L'inizio del suo percorso di conoscenza. Parla delle radici albanesi e di un padre assente e desiderato. Anna che affronta il varietà del sabato sera con un biglietto in tasca da leggere al momento opportuno per non cadere nelle fauci dello stress da lustrini. "E' questo essenziale per me?".
Parla dei figli come i suoi maestri di vita. E in mezzo alle parole di una strana sera e di una bella atmosfera, a mezza via tra lavoro e convivio passano i suoni. Attacchi bohemienne, arabeschi musulmani, contaminazioni nord-africane e mediorientali. Un'etnia indefinita che galleggia e segna tranquilla l'evoluzione di un'anima E melodia italianissima scorre tra interiorità e meditazione. L'amore attraversa il disco e lo riempie. Le riflessioni sulla guerra percorrono Giovanni, aperta da una voce narrante tratta da Il Mestiere delle Armi di Ermanno Olmi e le riflessioni sulle battaglie personali si allargano al ripudio della guerra vera.
E dopo Sanremo due performance live molto speciali al Teatro Nazionale di Milano e all'Ambra Jovinelli di Roma rispettivamente il 17 e il 19 maggio la vedranno protagonista dietro e oltre una gabbia di plexiglas, segno distintivo di un palco postindustriale nei toni primari del bianco e del nero. "Non sono più in grado di fare questo lavoro" aveva pronunciato qualche tempo fa oppressa dalle difficoltà personali e dalla fatica di vivere. Con Ho un sogno vince la rinascita e la vita.

IL NUOVO .IT 22 febbario
Cambierò, il nuovo corso di Anna Oxa

L'artista presenta il brano che porterà sul palco del Festival di Sanremo. E il nuovo album, Ho un sogno, che uscirà il 7 marzo.


MILANO – Anna Oxa ha una nuova vita. L’ultimo anno ha portato grandi trasformazioni nell'esistenza della cantante pugliese, che arriverà sul palco del Festival di Sanremo con un brano dal titolo enigmatico, Cambierò.
E’ l’annuncio di un ‘nuovo corso’ della sua carriera artistica. Composto dalla stessa Oxa (insieme a Marco Falagiani e a Marco Carnesecchi) Cambierò è il primo brano che ascolteremo del nuovo album Ho un sogno (in uscita il 7 marzo), un mix ricco di sonorità etniche, frutto di una ricerca all’interno del suo universo musicale.
Nel segno della ricerca anche i due brani puramente strumentali che gli autori (Oxa, Falagiani e Carnesecchi) hanno deciso di inserire nell’album, una sorta di ‘spazio libero’ dalla vocalità intensa della cantante pugliese. Che confessa di essere maturata molto in termini sia musicali che umani nel corso dell’ultimo difficile anno. Dopo la separazione dal compagno Bebjet Pacolli la Oxa ha dovuto infatti combattere anche contro l’ex marito Gianni Belleno, che aveva chiesto l’affidamento dei due figli avuti durante il loro matrimonio. Belleno che poi si è messo in società proprio con Pacolli per una nuova casa discografica, la B & G Entertainment, decollata nel dicembre 2001 con Loredana Berté come cantante di punta (e artisti del calibro di Mariella Nava e Spagna).
“E’ importante conoscere il dolore, ascoltarlo, viverlo, comprenderlo, entrarci dentro, ricevere addosso l’onda d’urto che deriva da una difficile presa di coscienza”, scrive la Oxa nella presentazione del nuovo album. “Io come essere umano devo migliorarmi, imparando a trasformare gli avvenimenti apparentemente più negativi in preziosi insegnamenti, e in questo modo le mie relazioni interpersonali miglioreranno, in questo modo potrò compiere un altro significativo passo avanti”. E, come ogni artista, Anna Oxa trasfigura le proprie vicende più intime in nuove forme d'espressione.

La Repubblica 21 febbraio
 
Anna Oxa:
Cambierò. Un titolo programmatico. Del resto, del cambiamento ha fatto la sua bandiera. Il pezzo è cantato con voce vibrante, straniata rispetto ai suoi standard più urlati. 
 
DAL SITO "SANREMO RAI" 21 febbraio
 
Nel 2003 partecipa per la dodicesima volta al Festival di Sanremo con “Cambierò”, il primo singolo estratto dal nuovo album “Ho un sogno”, definito il disco della sua vita perché tutte le canzoni raccontano l’Odissea di Anna nel tortuoso cammino della propria esistenza. Storie molto intime incise in un cd perché mai come in questo caso, la vita è musica e la musica è vita.

GAZZETTA DI PARMA
Alex, Oxa, Alexia: il segno è «X»
Paride Sannelli
Primi ascolti dei brani in gara. Ruggeri-Mirò contro la pena di morte
Alex, Oxa, Alexia: il segno è «X»
Sono i favoriti. Ma Cammariere e D'Angelo stupiranno

SANREMO - Nuovo festival e vecchie liturgie. In attesa che le prove a Sanremo diano una fisionomia più definita a questa edizione 2003, negli uffici delle case discografiche cominciano a risuonare i motivi che dal 4 all'8 marzo (Bush permettendo) terranno il paese incollato al televisore. La parola definitiva spetterà come sempre alle giurie, ma basta già un primo, fuggevole, ascolto per farsi un'idea dei valori in campo.
Vincerà Alex Britti?. Alcune sibille festivaliere se ne dicono convinte. Anche se la sua 7000 caffè malata di blues, con quei versi innamorati («Sono stanco di stare al volante e vorrei arrivare entro sera da te/Che aspetti me nel castello lassù/Con la treccia già sciolta affacciata al balcone vestita di blu»), con quella chitarra alla John Lee Hooker, e quel finale in crescendo, potrebbe trovare filo da torcere nella ballatona soul di Alexia, una Per dire di no non del tutto agevole, o in una Cambierò che Anna Oxa interiorizza, evitando il pieno volume per carezzare i sentimenti: un brano meno sfacciato di quelli del passato in cui l'interprete italo-albanese sembra però riflettere personalissime schegge di vissuto.

IL RESTO DEL CARLINO /  LA NAZIONE 18 febbraio
Oxa una certezza
Ma la sorpresa sarà Iva
di Marco Mangiarotti
MILANO — Sanremo incombe (4-8 marzo), con le ultime prove d'orchestra e quelle della passerella (momento cult per l'amministrazione locale). Come dire, i giochi sono ormai fatti e i primi ascolti informali pure. Siamo quindi qui a rendervene conto, anche se solo il primo voto delle nuove giurie ci farà capire il vero metro di giudizio.
I favoriti. Basta declinare le normali categorie dell'ascolto e del buon senso: Alex Britti e Alexia sono ex piazzati e vincenti (lui anche un grande venditore di canzoni). Blues e rock "7000 caffè" di Alex, con una chitarra alla John Lee Hooker, citazioni di Zucchero (suona Eric Daniels) e crescendo pop. Alexia scalda una ballata soul alla Aretha Franklin: la voce c'è, ma è una scelta difficile. Poi c'è Anna Oxa, che a Sanremo è regina e ha con "Cambierò" una ballata interpretata «dentro», senza gridare. Con una metamorfosi vocale alla Fabio Concato.

TV SORRISI E CANZONI GENNAIO 2003
UNA VETERANA DEL PALCOSCENICO
Anna Oxa vanta ben 11 presenze al Festival, a partire dal clamoroso debutto nel lontano 1978 “Un emozione da poco”, che le valse il secondo posto. Sanremo poi lo ha vinto due volte: nel 1989 in coppia con Fausto Leali (Ti lascerò) e nel 1999 (Senza pietà). Nel suo albo d’oro c’è anche un altro secondo posto: nel 1997 (Storie). Il suo ultimo impegno tv risale al 2001, accanto a Panariello, con Torno Sabato-La lotteria.
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