2003
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LA STAMPA, LA OXA,
E SANREMO |
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- IL MATTINO 23
FEBBRAIO
- IL
RITORNO DELLA CANTANTE
Enzo
Gentile
- Milano.
Anna Oxa al festival di Sanremo è regola: lo ha vinto
un paio di volte (l'ultima nel 1999, con «Senza pietà»),
lo ha frequentato spesso(la partecipazione più recente
nel 2001 con «L'eterno movimento»), ma stavolta
l'impressione è che si tratti di un'adesione diversa,
nelle motivazioni, nelle tesi, negli scopi. È
l'occasione per una splendida quarantenne che ha deciso
di fare i conti con se stessa, di mettere ordine nel
passato, di puntare a qualcosa in grado di guardare
oltre i confini della canzone: lo si capisce dal titolo
che presenterà al festival, «Cambierò», dal cd «Ho
un sogno», in uscita il 7 marzo, per l'etichetta appena
costituita proprio da Anna, la Qazim, dal nome del
secondo figlio.
Cosa sta succedendo nella carriera della signora Oxa? «Di
tutto, e non solo per la professione. Circa un anno e
mezzo fa, mentre lavoravo con Giorgio Panariello nello
show ”Torno sabato”, dove pure ho trovato
soddisfazioni e un buon raggio d'azione in termini di
libertà d'espressione, ho avuto come la sensazione di
non essere più capace, o adatta, a fare questo
mestiere. Era il culmine di un processo di elaborazione,
di destrutturazione che comprendeva tutte le componenti
della mia persona, dal privato al pubblico, dalla sfera
più intima e profonda a quella esteriore. Ho provato
molto dolore, ho sofferto, ho indagato e adesso posso
dire che il processo di rinascita e recupero è partito:
e sono pronta a farmi testimone di questa esperienza,
con il linguaggio che meglio conosco, la musica, le
canzoni».
E perché ha scelto per la prima tappa proprio Sanremo?
«È del tutto casuale, l'importante è il messaggio che
voglio portare, i contenuti che mi interessa esprimere:
non mi preoccupa finire in uno schema ben preciso, che
riguarda altri. ”Cambierò” è un modo per parlare
di questa trasformazione, un segnale che sento in parte
già superato: ho infatti già cominciato a scrivere
nuovo materiale, ma come documento è giusto».
In passato eccellente trasformista dell'immagine, abile
nel precorrere o indicare nuove soluzioni di look,
l'Anna Oxa 2003 sembra invece molto più interessata a
scavare in profondità, come suggerisce con le tredici
canzoni di «Ho un sogno». «Mi sono completamente
calata in questo progetto che considero di vita, ancora
prima che artistico: Baudo lo ha capito e dopo avermi
chiamata a ripetizione per invitarmi a Sanremo ha
accettato di ascoltare un po' tutto quello che stavo
facendo. Ha concordato sul senso di ”Cambierò”, che
è solo un elemento in questa ricerca di me stessa, di
questo investimento personale. Mi ha molto aiutato Marco
Falagiani, che ha prodotto, arrangiato e firmato tutti i
pezzi: con lui l'intesa, anche tra le discussioni e gli
attriti, è stata perfetta. Insieme siamo riusciti a
dire le cose che mi stavano a cuore». Dopo Sanremo, per
Anna è annunciata una promozione mirata dell'album e
una presentazione dal vivo, con un paio di concerti, il
17 maggio a Milano, il 19 a Roma, prima di lanciarsi in
un più massiccio tour estivo.
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- www.gdmland.it febbraio
2003
- A Sanremo con una canzone-manifesto
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- La svolta di Anna. La si legge sul
viso, mai stato così espressivo e intenso, passa dalle
sue parole sofferte ma sincere, traspare dalle sue
canzoni, vibranti schegge esistenziali. Ancora un
cambiamento per la cantante barese Anna Oxa ed un segno
di questa sua «nuova» vita lo si potrà cogliere al
prossimo festival di Sanremo, dove presenterà il brano
Cambierò, da lei stessa firmato con Marco Falagiani e
Marco Carnesecchi. Un titolo programmatico, tratto dal
suo nuovo album, Ho un sogno, (in uscita il 7 marzo) che
la sua voce vibrante e un po' straniata ripeterà più
volte, anche se il cambiamento in lei è già avvenuto.
A Sanremo si presenta a tre anni di distanza dalla
vittoria con Senza pietà, ma per lei questa volta le
ansie della gara non esistono «perché è soltanto
un'occasione per far conoscereal pubblico questo mio
nuovo percorso, l'inizio di un progetto più vasto della
mia vita artistica, di donna e di madre. Ne è testimone
l'album Ho un sogno, i cui tredici brani non sono solo
un insieme di canzoni scritte, arrangiate, suonate e
cantate, ma sono soprattutto vita: la mia», dice
sgranando i suoi begli occhi luminosi.
Brani come Questa sono io, Ho un sogno, Figlio, Il muro,
La mia coscienza, Piccolo violino, parlano di lei,
mettono a nudo un'anima tormentata, rievocano
un'infanzia in bianco e nero, tra note rock e sonorità
etniche, «pillole omeopatiche musicali legate alle mie
radici e quindi fondamentali per vivere. Mio padre era
albanese ed io sono nata a Bari e sia dell'Albania, sia
della Puglia voglio mantenere vivi i sapori della terra,
i colori del cielo e del mare» confida sincera. Ed è
ancora più sincera quando afferma che il percorso
interiore «per raggiungere la conoscenza di me stessa
non è stato indolore, anche se necessario, togliendo
tutto quello che per me era inutile e puntando
all'essenzialità. Camminavo portando nella tasca dei
pantaloni o della giacca un biglietto con una scritta:
è essenziale per te questo? E man mano ho capito che
dovevo scegliere riguardo al lavoro e alle persone che
circondavano la mia vita».
Le sue parole sono calde, vengono dal cuore: «Io come
essere umano devo migliorarmi – dice – devo imparare
a trasformare gli avvenimenti apparentemente più
negativi in preziosi insegnamenti, solo così si
potranno migliorare le relazioni interpersonali che mi
riguardano, solo così potrò compiere un altro
significativo passo in avanti».
E in questo suo ricercarsi e trovarsi, gran peso ha
avuto la cognizione del dolore. Lo ammette con tutta la
sua forza d'animo: «Questo cambiamento ha cominciato a
farsi sentire urgente con la morte di mia madre. Ho
capito cos'è l'abbandono, il sentirsi sradicati, ho
provato la dimensione del vuoto, ma da quel dolore, da
quello svuotamento, è pian piano cominciata la mia
rinascita, la mia risalita. Mi sono guardata con altri
occhi e compiendo un viaggio interiore assai profondo ho
scoperto radici antiche. Ora mi sembra di vivere due
vite in una: sono contemporaneamente un albero e un
giardiniere, un libro e un lettore, un maestro e uno
studente, una madre e una figlia».
Torna a parlare di Sanremo e racconta che «è stato
Pippo Baudo a cercarmi. Io non avevo nessuna voglia,
anzi, gli ho detto che su di me c'erano dei lavori in
corso, che stavo cambiando pelle. Poi Pippo ha ascoltato
Cambierò tre volte, è rimasto entusiasta e mi ha
detto: Anna, questa non è solo una canzone, è un
manifesto di vita».
Intanto, il nuovo progetto per il quale la cantante ha
fatto suo lo slogan «la vita è musica, la musica è
vita», continuerà con due particolari performance
live: il 17 maggio al Teatro Nazionale di Milano e il 19
all'Ambra Jovinelli di Roma, prima di una tournée
estiva e invernale che toccherà anche la Puglia. Dentro
una scatola sonora realizzata dallo scenografo Claudio
Dini, accompagnata da un'orchestra e diretta dal regista
Riccardo Massari, Anna coniugherà le canzoni del nuovo
album con i suoi vecchi successi riarrangiati in chiave
etnica per raccontare al pubblico l'Odissea della sua
nuova vita.
Osvaldo Scorrano
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- TGCOM 23
FEBBRAIO
- Oxa: "Una canzone nata dal
dolore"
La cantanta torna in gara a Sanremo
Anna Oxa ritorna in pista ripartendo dal Festival di
Sanremo dove si presenta in gara con il brano Cambierò,
canzone tratta dal suo nuovo album Ho un sogno, nato
dalla collaborazione con il produttore Marco Falagiani e
in cui, per la prima volta, compare come autrice dei
brani. "Il disco", spiega la Oxa, "nasce
dal dolore e dalla sofferenza. Ho lavorato molto sui
dolori che sono sempre stati presenti nella mia
vita".
"Ho capito che bisogna conviverci e capire da dove
sono nati", continua la cantante. "Sono stata
una persona eternamente delusa ma ora ho capito che
l'errore è stato aspettare dagli altri una
riconoscenza. Adesso vivo senza aspettarmi nulla da
nessuno".
"Sei anni fa", prosegue Anna, "ho avuto
un momento illuminante quando ho perso mia madre. Da
allora nel dolore ho cominciato a rinascere ma ho dovuto
recidere tutto, ho cambiato totalmente la mia vita, ho
cambiato legami e relazioni, soprattutto il rapporto con
me stessa. Per un po' di tempo ho girato con un
bigliettino in tasca con scritto "E' essenziale
questo per te?" E ho capito che molte cose non lo
sono".
Sulla grande kermesse musicale di Raiuno che la Oxa ha
vinto due volte, una in coppia con Fauto Leali e una da
solista, dice: "Sanremo non è Sanremo per me, è
solo l'inizio di un nuovo progetto che non è il disco
ma conoscere me stessa e una nuova vita. Non devo fare
tutto, non voglio spiegare il progetto su tutte le
televisioni, voglio rispettarlo. A Sanremo ci sono
sedici milioni di spettatori che ascoltano senza
orpelli".
La cantante, che annuncia che non tornerà al fianco di
Giorgio Panariello nella nuova edizione di Torno sabato,
spiega di essere cambiata radicalmente: "In passato
sono stata tante donne, ho fatto emergere diversi tipi
di femminilità che mi compongono, ora è emersa
l'essenza principale", dice, "più che
un'artista mi sento bene nel ruolo di ricercatore perchè
non mi accontento di quel che faccio. Ci sono stati
momenti nella creazione delle canzoni in cui ho sentito
un dolore così forte da sentirmi anestetizzata".
Tra i brani, in cui emergono sonorità etniche, figura
Giovanni, storia di Giovanni Dalle Bande Nere e canzone
che affronta il tema della guerra.
"Ho avuto paura della guerra intorno a Capodanno,
ho sentito il peso dell'angoscia", spiega.
"Forse questa guerra ritarderà i tempi delle cose
che accadono, ma mi preoccupano più altri tipi di
guerra cui siamo abituati, le violenze che ci
circondano, le persone che muiono nel Terzo Mondo. Nel
disco", spiega, "ho toccato tematiche
profonde, la famiglia, l'infanzia, le radici. A volte
appaio una donna senza radici invece io sono certa di
averne, sento il sapore di un padre albanese e
musulmano".
Il 17 e il 19 maggio la Oxa terrà due concerti, il
primo al Teatro Nazionale di Milano, il secondo
all'Ambra Jovinelli di Roma, in attesa di altre date
estive e di un tour invernale.
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- LA REPUBBLICA 23
FEBBRAIO
- OXA: AL FESTIVAL CANTO TUTTO IL MIO
DOLORE
- Massimo Pisa
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- MILANO - Niente ombelichi e creme,
mutande in favore di telecamera o pancioni. Immagine
quanto basta, a cominciare dai capelli neri e lisci,
lunghi ed essenziali. Anna Oxa viaggia verso Sanremo
nuda col suo dolore, superstite di un viaggio sofferto
attraverso miserie e fantasmi interiori. Cambierò, il
brano che firma insieme al produttore Marco Falagiani e
a Marco Carnesecchi, è il manifesto di un outing lungo
e difficile: "finalmente sono riuscita, racconta, a
conciliare tutte le mie personalità in conflitto fra di
loro. sono stata vittima e killer, altera e
appassionata, sempre in maniera
autentica".Confronto duro, nel quale si sono
intrecciate tragedie familiari e fatiche quotidiane:
"c'è stata la morte di mia madre, ma anche una
ricerca ossessiva delle mie origini albanesi. Ho passato
un periodo di sconvolgimento, svuotata come un
involucro. Ero io stessa il dolore, ho avuto la
percezione di morire. Finché non sono riuscita a
confrontarmi con altre persone che vivevano la mia
stessa condizione ed è stata la rinascita. Una vera e
propria terapia di gruppo, che ha attraversato la
lavorazione di Torno Sabato e abbiamo poi tradotto in
processo creativo"La confessione della Oxa è
sofferta, stridente se vogliamo col clima garrulo della
settimana dell'Ariston: "è vero, ammette, anch'io
avevo detto basta a Sanremo, alla sua superficialità.
Alla fine ho deciso di rientrare in questo schema, ma
portando sul palco questa mia testimonianza". Un
approdo al festival, sostiene, quasi casuale: " A
Baudo avevo proposto Giovanni. E' la storia di Giovanni
dalle Bende Nere ma anche di tutte le guerre, dei
conflitti interiori. Oggettivamente inadatta al
festival. Poi è arrivata Cambierò: Pippo ne è rimasto
entusiasta, gli ho detto però che prima dovevo finire
l'album". Si chiama Ho un sogno, in vendita dal 7
marzo: il più autobiografico dei lavori della Oxa,
tredici brani trapuntati da arrangiamenti mediterranei e
testi che sono il diario di questo passaggio. Più in là
il tour, che attraverserà i teatri: i due assaggi sono
fissati per il 17 maggio al Nazionale di Milano e per il
19 maggio all'Ambra jovinelli a Roma.
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- Il
Secolo XIX
23 FEBBRAIO
- Anna
Oxa canta e si rinnova
Tutto
su “Cambierò ”, il complesso brano che porterà sul
palco dell ’Ariston
Porta a Sanremo il percorso di Anna Oxa.Poi un altro
percorso.E quindi un altro ancora: ogni meta è un punto
di partenza.Questa "destrutturazione
interiore",come lei la chiama,è l ’anima di
"Cambierò",brano che porterà all ’Ariston
(dove si presenta er la dodicesima volta),di "Ho un
sogno"(album in vendita dal 7 marzo)e dell
imminente progetto live.Abbiamo incontrato la signora
Oxa venerdì sera a Milano,per ascolta-
re con lei la canzone che andrà al Festival. Un brano
tormentato,nelle parole e nella musica.Che le è
successo signora Oxa?
«Ho sentito la necessità di riposizionare la visione
della mia musica perché dovevo mettere ordine nella mia
vita.Sono una persona complessa,ho percepito la
lotta,dentro
di me,di tutte le donne che sono stata.Mi sono sentita
tante cose, vittima e killer (percezioni raccontate in
"Questa sono io",ndr)».
Può fissare in una data la svolta?
«Direi 1996/97,ma già nello show televisivo «Torno
subito »mi muovevo in maniera diversa e
particolare.Anche durante la lavorazione di "Ho un
sogno"ho vissuto momenti forti.Sentivo dolore
fuoriuscire da me e cercavo di ascoltarlo.E poi c ’è
stata la mia storia privata che mi ha portato a scelte
importanti quali la separazione:
con la separazione e l ’abbandono, che er me è uno
stato di morte che prelude la rinascita,è iniziata la
destrutturazione:sono un cantiere aperto,destrutturo per
ricostruire ».
Riflessi del suo excursus interiore sulla vita
artistica?
«Ho seguito una terapia di gruppo con gli autori per
originare un processo creativo musicale e teatrale.E ’
un rogetto dell ’anima, non intellettuale:chiunque può
farlo ».
Che farà nei 9 minuti di permanenza sul palco dell
’Ariston?
«Accennerò al cambiamento per poi cedere spazio alla
canzone ».
Considera "Cambierò"un brano da Festival?
«Neanche "Senza pietà"e "Eterno
movimento"lo erano:si trattava di brani in cui
credevo."Cambierò"è la sintesi del mio
cambiamento,racconta una fase superata
così come l ’album riassume ciò che ho fatto e apre
uno spiraglio sul nuovo ».
Cosa ha raccontato a Pippo Baudo?
«Gli ho parlato di un progetto non solo musicale.Ha
ascoltato "Cambierò"tre volte rimanendone
estasiato ».
Durante il Festival potrebbe scoppiare la guerra.
«In guerra la prima cosa da fare è guardarsi dentro.Ci
sono due modi er essere utili:come Madre Teresa che dava
il sollievo della materia o come Ghandi e Budda
che non sono mai scesi in piazza ».
Molti suoi colleghi hanno manifestato in piazza.
«Il sistema non si cambia mostrando se stessi a una
manifestazione.Io lavoro dentro di me,è lì la
difficoltà.L ’umanità è divisa in due categorie:l
’uomo che non fa
domande e si accetta e il genio che ricerca e non s
’accontenta ».
Anna Oxa sta anche approntando un rogetto live,che avrà
due anteprime a maggio (Milano il 17, Roma il 19)per poi
svilupparsi in estate:non solo canzoni,anche
monologhi.Lo spazio scenico è stato scomposto
fisicamente a più livelli.C ’è una pedana girevole
che ruota e sulla quale Anna "fluttua" col
corpo e con l ‘anima.L’orchestra è composta da 5
musicisti più (forse)gli archi. Tutto il repertorio è
stato riarrangiato:destrutturato e ristrutturato come la
coscienza di Anna.
Fabrizio Basso
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- L'ECO
DI BERGAMO 23 febbraio
- Anna
Oxa canta Giovanni dalle bande nere
È stata tentata dal presentarlo a Sanremo, ma «Giovanni»,
brano sulla guerra firmato da Marco Falagiani per Anna
Oxa, dura cinque minuti e 29 secondi ed «era
impossibile tagliarla senza svuotarla di significato»,
spiega la cantante, che ha incluso il pezzo nel suo
ultimo album «Ho un sogno», nei negozi dal 7 marzo. «Giovanni»
narra della morte nel 1526 di Giovanni dalle bande nere,
capitano dell'esercito pontificio. E poi della morte di
un altro Giovanni, un moderno pilota di aerei Tornado.
«Giovanni» riporta alle tematiche de «Il mestiere
delle armi» di Ermanno Olmi, anche se Falagiani spiega
di averla scritta prima dell'uscita, due anni fa, del
film. L'autore ha comunque voluto includere una
citazione dell'opera di Olmi, che si apre con una voce
recitante tratta dalla pellicola.
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- news.yahoo.com
- Anna Oxa a Sanremo racconta il suo
cambiamento 23 febbario
MILANO (Reuters) - E' una delle protagoniste del
prossimo Festival di Sanremo, dove si è sempre
presentata con look e stili diversi: Anna Oxa torna alla
kermesse canora anche quest'anno, con la voglia di
raccontare il suo cambiamento nato dal dolore vissuto ed
elaborato nella sua vita.
"Ho sentito la necessità di riposizionare la
visione della mia musica, perché dovevo mettere ordine
nella mia vita", racconta Anna, che al festival
della canzone porterà il brano "Cambierò",
scritto da lei con il toscano Marco Falagiani e che
mette in evidenza la sua abilità a giocare con la voce.
"Non voglio stupire nessuno, ho solo affrontato un
processo che ha messo in discussione tutto", ha
aggiunto, sostenendo di aver accettato di partecipare al
festival perché voleva testimoniare "l'esperienza
di una donna che è stata tante cose, per far capire che
tutti sono in grado di fare un processo, di seguire un
progetto, di cambiare".
Vincitrice della kermesse nel 1999 con "Senza pietà",
ritornata sul palco dell'Ariston nel 2001 con
"L'eterno movimento" -- dopo essere stata
protagonista del festival diversi altri anni, anche in
veste di conduttrice -- Anna ha così deciso di
condividere con gli altri le sue paure, le sue emozioni,
le ansie e comunicare dunque che cambiare si può e a
volte si deve.
"Ci sono stati molti episodi nella mia vita che mi
hanno fatto toccare il dolore in maniera molto forte,
che all'inizio non riuscivo ad ascoltare", racconta
ancora, ammettendo di sapere in ogni caso di non essere
stata una donna facile: "Dentro di me vivono due
poli, che spesso si sono espressi fino all'esasperazione
dell'immagine", che l'hanno portata a farcela
vedere prima come punk, poi donna sofisticata, poi
sportiva.
"Mi sono sentita tante cose, a volte vittima, a
volte killer, ma ho sempre accettato tutto di me, amo
anche il mio lato oscuro", spiega ancora lei,
abbigliamento sportivo e lunga capigliatura corvina.
E nel suo nuovo disco, "Ho un sogno", che
uscirà il prossimo 7 marzo, proprio durante il
festival, affronta nei 13 brani che lo compongono tutto
il processo di cambiamento che l'ha portata alla donna
che è ora.
UN LAVORO CHE LA RAPPRESENTA DAVVERO
"Finalmente posso dire di stare facendo qualcosa
che mi rappresenta davvero. Ma non rinnego il passato,
è stato un passaggio per diventare quello che sono ora.
Ringrazio tutti coloro che ho incontrato sulla mia
strada, anche chi mi ha fatto soffrire, perché mi ha
dato la forza di rimettere tutto in gioco",
continua, facendo riferimento anche alla sua vita
privata, dalla separazione dal suo ultimo marito e
dall'uomo che l'ha resa madre dei suoi due figli, con
cui vive a Como.
Questo suo nuovo percorso, o progetto, come ama
chiamarlo lei, non solo è sfociato in un nuovo album,
ma presto diventerà anche un tour teatrale innovativo,
che vedrà il suo inizio il 17 maggio a Milano e il 19
maggio a Roma.
"E' un progetto che verte sull'idea di cambiamento,
con uno spazio scenico scomposto e una pedana di sette
metri per quattro che si solleva e gira su se stessa,
diventando al tempo stesso sia una superficie
proiettabile, sia uno specchio per il pubblico",
spiega ancora Anna. La superficie diventa anche una
sorta di muro che lei riuscirà anche a scalare, in uno
spettacolo che si prospetta più come recital che come
semplice concerto.
"Non sarà un susseguirsi di canzoni, ma anche di
monologhi che stiamo scrivendo appositamente in questo
periodo, in cui dire tutto quello che sento per
coinvolgere il pubblico".
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- liberta.it 22
febbraio
- Sono un guerriero che difende il suo
sogno
- Elisabetta Malvagna
Roma
«Ho imparato a destrutturarmi, a cercare l'essenziale, ad
accettare di vedere la vita come una sfida, a guardarmi
come un guerriero che difende un sogno: rinascere e amare
senza condizioni»: è un'Anna Oxa nuova quella che per la
dodicesima volta salirà sul palco del Festival di Sanremo
con Cambierò, brano firmato da lei con Marco Falagiani e
Marco Carnesecchi: un po' la sintesi del lungo percorso di
ricerca personale e di profondo rinnovamento interiore
dell'ultimo periodo, segnato tra l'altro dalla fine del
matrimonio con il produttore Pacolli. Un percorso davvero
intimo che è al centro del suo nuovo album, Ho un sogno,
in uscita il 7 marzo. «Questo album - spiega l'artista
nata a Bari 42 anni fa, che per la prima volta è anche
autrice dei testi - è la testimonianza della mia
esperienza attraverso la musica. Mai come in questo caso
la vita è musica e la musica è vita. Ho voluto scoprire
i miei lati bui, capire il mio essere qui. Ho sentito dei
dolori così forti che all'inizio ero come anestetizzata:
io ero il dolore. Ho sentito che qualcosa moriva, ma
subito dopo mi sono sentita rinascere. Voglio conoscere me
stessa. Sono qui per accordarmi col mio strumento. Non mi
importa quanto ci vorrà, sono qui per questo». Anna,
senza un filo di trucco, lunghissimi capelli castani
sciolti sulle spalle, t-shirt e scarpe da ginnastica, non
ha paura di mettersi a nudo: «Per avere risposte bisogna
destrutturarsi, la cosa più difficile. Non ho più certe
difese, conflitti, il peso di dover seguire un percorso
che non è mio. Io appaio come una donna senza radici, ma
sento invece radici molto forti. Mi sento un cantiere
costantemente aperto, sono un lavoro in corso». Ma non
hai paura di perderti? «No - risponde - ero persa prima,
ora mi sento centrata». Il “momento illuminante” di
questo percorso è stata la morte della madre, 6 anni fa,
passaggio in cui l'artista ha sentito un senso di
“separazione”, al quale deve però la sua
“rinascita”. «Sono stata tante donne in passato ma
più che un'artista mi sento un ricercatore. C'è sempre
qualcosa di meglio da raggiungere».
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- www.rockol.it
22 febbraio
- Anna
Oxa: tra sogni e ...incubi
Anna Oxa è cambiata. Questa volta non si tratta di
esteriorità, del solito stravolgimento di look ai quali
la cantante italo albanese ci ha abituato in vista di
Sanremo. Questa volta il cambiamento nasce dal profondo,
è frutto di un lungo lavoro interiore che non ha nulla
da spartire con il Festival della canzone italiana.
Anzi, la partecipazione alla 53° edizione, con un brano
decisamente poco sanremese, è il tentativo di
utilizzare la ribalta dell'Ariston per lanciare un
messaggio e presentare un nuovo progetto frutto di un
lungo tormento interiore. “Cambierò”, il titolo
della canzone in gara, rappresenta la sintesi di questo
percorso. Questo il messaggio che l'affascinante
vincitrice di due Festival ha voluto lanciare durante un
insolito incontro con i giornalisti dei principali
quotidiani italiani al quale era presente anche Rockol.
Nessuna conferenza stampa ufficiale, piuttosto una
cena-incontro, nell'elegante appartamento milanese del
promoter Ferdinando Salzano, che produrrà il nuovo tour
teatrale (prima data il 17 maggio al teatro Nazionale di
Milano). Anna ha parlato a ruota libera svelando un
disagio tenuto a lungo nascosto. “Non sono mai stata
una persona facile. Per esprimere tutte le mie anime ho
lavorato sull'immagine fino all'esasperazione, ma non
sono mai riuscita ad accettarmi fino in fondo. Ho
sentito l'esigenza di mettere ordine nella mia vita, di
capire il significato profondo della mia esistenza, di
riposizionare la mia musica”. Oggi il termine che usa
più frequentemente è destrutturazione: “metto
costantemente in discussione il mio modo di vedere e di
pensare. Un continuo cambio di prospettiva per sradicare
codici consueti e stereotipati”. Un percorso iniziato
sei anni fa quando è scomparsa la madre (“per la
prima volta ho toccato il dolore”), ma che si è
concretizzato durante la partecipazione alle 15 puntate
di “Torno sabato”, lo spettacolo di Raiuno abbinato
alla Lotteria Italia del 2001. “In quel periodo ho
vissuto la separazione (dal produttore e marito Pacolli)
fino in fondo. Ho cercato di capire il perché di tante
relazioni sbagliate. Ho iniziato un viaggio a ritroso
che mi ha portato a scoprire radici antiche. La mia
eterna insoddisfazione nasce da un'infanzia in bianco e
nero. Spesso le parole non bastavano a esprimere tutto
il dolore che provavo”. Nessuna psicoterapia, nessuna
conversione religiosa. Anna ha fatto tutto da sola o
quasi. “Mi sono confrontata con persone che stavano già
vivendo questo percorso, come Marco Falagiani e Marco
Carnesecchi, che si sono trasferiti da Firenze a Como
per portare a termine il nostro progetto”. La
collaborazione tra Anna Oxa e il compositore Marco
Falagiani è iniziata cinque anni fa, ma si è affinata
durante la registrazione dello spettacolo Tv con Giorgio
Panariello. “Ci sono stati bisticci e incomprensioni,
ma siamo riusciti a spostare l'attenzione dagli
individui al progetto. Per la prima volta ho scoperto
l'energia del gruppo, quella capace di generare un
pensiero”. Un percorso lungo e tormentato del quale la
cantante si dichiara pienamente soddisfatta.
“Finalmente sento di lavorare su qualcosa che mi
rappresenta. Voglio raccontare le esperienze di una
donna che è stata tante donne diverse e ha trovato la
forza per separarsi dal vecchio modello. Voglio far
sapere a tutti che cambiare è possibile. Faticoso, ma
possibile. La mia esperienza, il mio percorso alla
ricerca di me stessa, può essere utile anche agli
altri. Non scendo in piazza, ma nel nuovo album parlo di
temi sociali, mi espongo. Lo faccio raccontando quello
che vivo (per la prima volta Anna è anche autrice dei
testi di tutte le canzoni che interpreta), perché sono
convinta che tutto parta dalle nostre esperienze
personali. Lavorare su se stessi è l'unica scelta
possibile. Come potrebbe esserci pace senza un
cambiamento radicale dei singoli? Nel mondo ci sono
tante guerre, ma credo che la peggiore sia quella che si
combatte dentro noi stessi”. A chi le fa notare che
molti suoi colleghi si sono schierati apertamente contro
l'imminente guerra in Iraq, risponde convinta: “Quello
che faccio può sembrare poco, ma c'è un percorso più
difficile dei gesti plateali ed è quello che ho scelto
perché io 'Ho un sogno'” (sarà questo il titolo del
nuovo album in uscita il prossimo 7 marzo).
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- KATAWEB 22
FEBBRAIO
- Metti una sera a cena con Anna Oxa
Il nuovo album di Anna Oxa, Ho un sogno, sarà
pubblicato dopo l'esibizione sanremese, venerdì 7
marzo. Abbiamo incontrato la cantante fuori dalla
cornice ortodossa di un incontro con la stampa. Ecco
cosa ci ha raccontato
di Gianna Darco
Al centro di Milano, in una mansarda appena dietro
Piazza della Scala. A cena con pochi intimi, fuori dalla
cornice ortodossa di un incontro con la stampa. Poche
testate selezionate invitate a degustare vino, riso
cantonese e fragole. Candele e incensi donano chiarore
all'informale racconto di Ho un sogno, il nuovo album di
Anna Oxa, in uscita appena dopo l'esibizione sanremese,
venerdì 7 marzo.
Di una ritrovata voglia di vita e di musica, canta e
scrive Anna Oxa in Ho un sogno , il suo nuovo disco
scritto e prodotto in collaborazione con Marco
Falagiani. dieci brani e tre minitracce strumentali, 3
intermezzi etnici che richiamano e rimettono in circolo
la musica del brano precedente, quasi a definire una
spirale. Sarà nei negozi immediatamente dopo la sua
esibizione festivaliera, dove raggiunge l'invidiabile
primato di 12 partecipazioni, da Un'Emozione da Poco,
dove adolescente in panni punk e androgini scioccava
l'Italia perbene del 1978.
Cambierò il pezzo scelto per Sanremo 2003 è
tradizionale nel suo sperimentalismo, facile e noto
perché accoglie una voce che conosciamo da oltre due
decenni, eppure nuovo, arguto, smussato nelle aperture.
E Sanremo e il carnevale che lo accompagna, non sembra
insopportabile se si presenta un progetto, se si intende
regalare visibilità ad un lavoro lungo e tormentato
iniziato con Marco Falagiani e Marco Carnesecchi nel
gennaio del 2001. Entrare in un contenitore e bucare lo
schema.
Sorseggia una tisana e continua: "La mia parola
d'ordine e' destrutturazione e poi ricostruzione. Voglio
smontare pezzo per pezzo l'essenza e imparare la
difficile arte della pazienza. Poi con disincanto
osservare me stessa nello scenario più grande della
natura, della madre terra". E viene fuori di
prepotenza questo racconto in Questa sono io uno dei
migliori episodi del disco: "Io sono quella che
sono e non quella che io ho. Mi sento tante persone e
miscuglio di tutto un po".
La difesa di sé e del suo percorso inafferrabile anche
dentro i mille personaggi che hanno segnato il suo corpo
e messo in scena le sue perfomances. Questa volta Anna
scrive i suoi testi e si denuda. Non indossa un tanga a
vista di Gucci ma i panni soavi e naturali di se stessa.
La sua nuova pella è la sua carne.
"Non sono una persona facile". Anna è tante
donne, tutte le donne che ha dentro di sé. Parla tanto,
parla presa da impeto per raccontare al mondo come è
andata. Parla di sua madre scomparsa sei anni fa: forse
un momento di rivelazione. L'inizio del suo percorso di
conoscenza. Parla delle radici albanesi e di un padre
assente e desiderato. Anna che affronta il varietà del
sabato sera con un biglietto in tasca da leggere al
momento opportuno per non cadere nelle fauci dello
stress da lustrini. "E' questo essenziale per
me?".
Parla dei figli come i suoi maestri di vita. E in mezzo
alle parole di una strana sera e di una bella atmosfera,
a mezza via tra lavoro e convivio passano i suoni.
Attacchi bohemienne, arabeschi musulmani, contaminazioni
nord-africane e mediorientali. Un'etnia indefinita che
galleggia e segna tranquilla l'evoluzione di un'anima E
melodia italianissima scorre tra interiorità e
meditazione. L'amore attraversa il disco e lo riempie.
Le riflessioni sulla guerra percorrono Giovanni, aperta
da una voce narrante tratta da Il Mestiere delle Armi di
Ermanno Olmi e le riflessioni sulle battaglie personali
si allargano al ripudio della guerra vera.
E dopo Sanremo due performance live molto speciali al
Teatro Nazionale di Milano e all'Ambra Jovinelli di Roma
rispettivamente il 17 e il 19 maggio la vedranno
protagonista dietro e oltre una gabbia di plexiglas,
segno distintivo di un palco postindustriale nei toni
primari del bianco e del nero. "Non sono più in
grado di fare questo lavoro" aveva pronunciato
qualche tempo fa oppressa dalle difficoltà personali e
dalla fatica di vivere. Con Ho un sogno vince la
rinascita e la vita.
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- Cambierò, il nuovo corso di Anna
Oxa
L'artista presenta il brano che
porterà sul palco del Festival di Sanremo. E il nuovo
album, Ho un sogno, che uscirà il 7 marzo.
MILANO – Anna Oxa ha una nuova vita. L’ultimo anno
ha portato grandi trasformazioni nell'esistenza della
cantante pugliese, che arriverà sul palco del Festival
di Sanremo con un brano dal titolo enigmatico, Cambierò.
E’ l’annuncio di un ‘nuovo corso’ della sua
carriera artistica. Composto dalla stessa Oxa (insieme a
Marco Falagiani e a Marco Carnesecchi) Cambierò è il
primo brano che ascolteremo del nuovo album Ho un sogno
(in uscita il 7 marzo), un mix ricco di sonorità
etniche, frutto di una ricerca all’interno del suo
universo musicale.
Nel segno della ricerca anche i due brani puramente
strumentali che gli autori (Oxa, Falagiani e Carnesecchi)
hanno deciso di inserire nell’album, una sorta di
‘spazio libero’ dalla vocalità intensa della
cantante pugliese. Che confessa di essere maturata molto
in termini sia musicali che umani nel corso
dell’ultimo difficile anno. Dopo la separazione dal
compagno Bebjet Pacolli la Oxa ha dovuto infatti
combattere anche contro l’ex marito Gianni Belleno,
che aveva chiesto l’affidamento dei due figli avuti
durante il loro matrimonio. Belleno che poi si è messo
in società proprio con Pacolli per una nuova casa
discografica, la B & G Entertainment, decollata nel
dicembre 2001 con Loredana Berté come cantante di punta
(e artisti del calibro di Mariella Nava e Spagna).
“E’ importante conoscere il dolore, ascoltarlo,
viverlo, comprenderlo, entrarci dentro, ricevere addosso
l’onda d’urto che deriva da una difficile presa di
coscienza”, scrive la Oxa nella presentazione del
nuovo album. “Io come essere umano devo migliorarmi,
imparando a trasformare gli avvenimenti apparentemente
più negativi in preziosi insegnamenti, e in questo modo
le mie relazioni interpersonali miglioreranno, in questo
modo potrò compiere un altro significativo passo
avanti”. E, come ogni artista, Anna Oxa trasfigura le
proprie vicende più intime in nuove forme
d'espressione.
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- La Repubblica
21
febbraio
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- Anna Oxa:
Cambierò. Un titolo programmatico. Del resto, del
cambiamento ha fatto la sua bandiera. Il pezzo è
cantato con voce vibrante, straniata rispetto ai suoi
standard più urlati.
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- DAL SITO "SANREMO RAI"
21 febbraio
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Nel 2003 partecipa per la dodicesima volta al Festival
di Sanremo con “Cambierò”, il primo singolo
estratto dal nuovo album “Ho un sogno”, definito il
disco della sua vita perché tutte le canzoni raccontano
l’Odissea di Anna nel tortuoso cammino della propria
esistenza. Storie molto intime incise in un cd perché
mai come in questo caso, la vita è musica e la musica
è vita.
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- GAZZETTA DI PARMA
- Alex, Oxa, Alexia:
il segno è «X»
- Paride Sannelli
- Primi ascolti dei brani in gara.
Ruggeri-Mirò contro la pena di morte
Alex, Oxa, Alexia: il segno è «X»
Sono i favoriti. Ma Cammariere e D'Angelo stupiranno
SANREMO - Nuovo festival e vecchie liturgie. In attesa
che le prove a Sanremo diano una fisionomia più
definita a questa edizione 2003, negli uffici delle case
discografiche cominciano a risuonare i motivi che dal 4
all'8 marzo (Bush permettendo) terranno il paese
incollato al televisore. La parola definitiva spetterà
come sempre alle giurie, ma basta già un primo,
fuggevole, ascolto per farsi un'idea dei valori in
campo.
Vincerà Alex Britti?. Alcune sibille festivaliere se ne
dicono convinte. Anche se la sua 7000 caffè malata di
blues, con quei versi innamorati («Sono stanco di stare
al volante e vorrei arrivare entro sera da te/Che
aspetti me nel castello lassù/Con la treccia già
sciolta affacciata al balcone vestita di blu»), con
quella chitarra alla John Lee Hooker, e quel finale in
crescendo, potrebbe trovare filo da torcere nella
ballatona soul di Alexia, una Per dire di no non del
tutto agevole, o in una Cambierò che Anna Oxa
interiorizza, evitando il pieno volume per carezzare i
sentimenti: un brano meno sfacciato di quelli del
passato in cui l'interprete italo-albanese sembra però
riflettere personalissime schegge di vissuto.
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- IL RESTO DEL CARLINO
/ LA NAZIONE 18 febbraio
- Oxa una certezza
- Ma la sorpresa sarà Iva
di Marco Mangiarotti
- MILANO — Sanremo incombe (4-8 marzo),
con le ultime prove d'orchestra e quelle della
passerella (momento cult per l'amministrazione locale).
Come dire, i giochi sono ormai fatti e i primi ascolti
informali pure. Siamo quindi qui a rendervene conto,
anche se solo il primo voto delle nuove giurie ci farà
capire il vero metro di giudizio.
I favoriti. Basta declinare le normali categorie
dell'ascolto e del buon senso: Alex Britti e Alexia sono
ex piazzati e vincenti (lui anche un grande venditore di
canzoni). Blues e rock "7000 caffè" di Alex,
con una chitarra alla John Lee Hooker, citazioni di
Zucchero (suona Eric Daniels) e crescendo pop. Alexia
scalda una ballata soul alla Aretha Franklin: la voce c'è,
ma è una scelta difficile. Poi c'è Anna Oxa, che a
Sanremo è regina e ha con "Cambierò" una
ballata interpretata «dentro», senza gridare. Con una
metamorfosi vocale alla Fabio Concato.
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- TV SORRISI E CANZONI
GENNAIO 2003
- UNA VETERANA DEL PALCOSCENICO
- Anna Oxa vanta ben 11 presenze al
Festival, a partire dal clamoroso debutto nel lontano
1978 “Un emozione da poco”, che le valse il secondo
posto. Sanremo poi lo ha vinto due volte: nel 1989 in
coppia con Fausto Leali (Ti lascerò) e nel 1999 (Senza
pietà). Nel suo albo d’oro c’è anche un altro
secondo posto: nel 1997 (Storie). Il suo ultimo impegno
tv risale al 2001, accanto a Panariello, con Torno
Sabato-La lotteria.
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SANREMO
2003 |
SANREMO
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