"La neve se ne frega"
Liga lo ha presentato per la prima volta al pubblico mercoledì 5 maggio (alle ore 22:30),
insieme ad Alessandro Baricco, a Roma presso la Libreria Feltrinelli
in Galleria Colonna. In seguito a Milano, con Ferdinando Pivano, presso
la Libreria Feltrinelli in piazza Piemonte, e a Torino, con Francesco
Piccolo, presso la Fiera del Libro (Auditorium Agnelli), rispettivamente
il 6 e il 9 maggio.
La neve se ne frega è un romanzo provocatorio, appassionato,
generoso. Dribbla la fantascienza e inventa un mondo che finisce per
dar forma a una innamorata nostalgia per l'uomo così com'è, per il
mondo come noi lo soffriamo, lo conosciamo e non sappiamo cambiarlo.
E' un romanzo d'amore.
Seguono due righe di Liga:
"Vi scrivo qualche giorno prima che il libro esca. Lo rigiro fra le
mani. Ne palpo la consistenza. Controllo più volte la copertina. E' un'immagine
che ho scelto dall'archivio di D Rad. Già, perché voi non lo sapete ma
D Rad è anche un ottimo fotografo ed elaboratore di immagini. E quella
che è finita in copertina me l'aveva già fatta vedere durante il tour
scorso. Peccato per la patacca dei Canguri di Feltrinelli che non solo
hanno piazzato proprio nel mezzo della copertina ma è pure lucida.
Pazienza. Poi controllo, dentro, l'incisione delle parole sulla pagina.
L'abbinamento di maiuscolo e maiuscoletto nelle pagine con i titoli. La
font diversa per la carta dei diritti e dei doveri del Piano Vidor.
Duecentotrentaquattro pagine. Ho già letto su qualche giornale che le
pagine sono centosettantasei. Ma perché? Voglio dire, non ci sarebbe
niente di male se fossero centosettantasei ma sono duecentotrentaquattro.
Come fanno a inventarsi così tante cose? Va beh adesso lo metto giù
perché altrimenti pensate che lo voglia trombare. Alcuni lo considerano
un libro di fantascienza. Almeno per me. E' collocato così lontano nel
tempo semplicemente perché ho voluto provare a immaginare il migliore
dei mondi possibili. Così ho dovuto ambientare l'azione molto in là.
Provo a pensarvi intenti ad affrontare i primi capitoli, quelli un po'
più brigosi, quelli che vi devono introdurre in una realtà in cui non
esistono concetti come famiglia, madre, padre, figlio, maternità e
paternità, procreazione, soldi, multinazionali, futuro. Provo a vedervi
seguire la storia dimenticando me e seguendo solo lei. Ma sono sempre
pensieri inutili. Come sempre, ognuno lo vivrà a modo suo. E chi ci
terrà me lo farà sapere."
E tanto per far avere notizie "dirette" e non manomesse o filtrate o
capite male, ecco il racconto di Liga sulla genesi del suo romanzo.
"Ricordate Da zero a dieci? La scena in cui, sulla terrazza
del bar Nettuno, le due ragazze gay, Biccio e Baygon stanno prendendo il
sole? Di fronte all'ennesima battuta di Baygon una delle due gli fa:
'Eh, ma come siete vecchi'. 'Vecchi... siamo nel mezzo del cammin di
nostra vita', risponde Biccio. 'Già, peccato che la metà più divertente
è quella passata', finisce Baygon. Ecco quel pensiero lì, cioè che la
metà più divertente della vita di una persona ce l'abbia all'inizio mi
ha fatto venire un'idea: cosa succederebbe se vivessimo all'incontrario?
Nascendo vecchi per morire bambini. Poco prima che uscisse Da zero
a dieci dissi come una battuta a Procacci di avere già un'idea per
il prossimo film e gli accennai quella di gente che vive a rovescio.
Lui rispose che sarebbe stato un po' oneroso, forse era meglio un libro.
La cosa rimase lì. Semplicemente. Finché l'anno scorso, ad agosto, non
mi tornò in mente. E assieme a quell'idea se ne composero tante altre,
decisamente più importanti per quello che sarebbe stato La neve se
ne frega. L'ho scritto furiosamente. Preso dalla febbre di buttare fuori
quella storia. In venti giorni avevo già la prima stesura. Aver fatto
ragioneria, se non altro, mi ha lasciato la capacità di scrivere a dieci
dita, senza guardare la tastiera. Devo dire che questo mi aiuta moltissimo
a non fermare il flusso dei pensieri. Poi ho chiamato Feltrinelli che,
durante un incontro occasionale in una cena un po' alcolica, mi aveva
fatto molti complimenti per Fuori e dentro il borgo dicendomi
che ci avrebbe tenuto molto a pubblicare qualcosa di mio. Una volta
saputo di La neve se ne frega mi ha proposto in fretta un
contratto. Da allora a circa un mese fa (ultima data per la consegna)
ho sistemato, riscritto, ripulito, aggiunto, fino ad arrivare (guarda
caso) alla settima stesura. Quella che è stata pubblicata. Pochi giorni
fa Procacci è venuto a trovarmi. Voleva sapere se era possibile
ricavarne un film. Nonostante gli avessi detto di no, ha voluto controllare
di persona. Gli ho ricordato l'episodio, raccontato il romanzo e, con
un po' di delusione ha dovuto accettare che, in effetti, un film
ambientato nel 2179 con qualsiasi ambiente ricostruito è molto al di
sopra degli investimenti possibili nel cinema italiano."
Venerdì 28 maggio 2004, all'Università degli Studi di Teramo, nella Sala delle
lauree di Coste Sant'Agostino, viene conferita a Luciano Ligabue la laurea
honoris causa in "Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo". La
cerimonia accademica, riservata agli accademici invitati,
come nella tradizione, prevede la lettura - da parte
del preside della Facoltà di Scienze della comunicazione Francesco Benigno -
della motivazione del riconoscimento, la Laudatio del critico
cinematografico e docente di "Storia delle comunicazioni di massa" Italo
Moscati, la lezione dottorale di Luciano Ligabue. Sarà il rettore dell'
Università degli Studi di Teramo, Luciano Russi, a consegnare la pergamena
di laurea.
Recita la motivazione: "Ligabue è un autore impegnato in una ricerca che
ha come riferimento la comprensione del mondo contemporaneo. In ragione
di questa attenzione alla realtà, Ligabue ha saputo intercettare e
reinterpretare i sogni delle generazioni più giovani che hanno trovato nel
suo discorso artistico non una facile ricetta alle istanze più diverse e
discutibili del grande circo mediatico, ma una chiave critica attraverso
cui leggere un oggi spesso opaco e sfuggente".
Ligabue produce una Lectio
doctoralis che s'intitola Il tempo
dell'emozione, incentrata sul concetto di miracolosa e ineffabile
sintesi che appartiene alla canzone: "La canzone è inafferabile,
imprevedibile e potente. Talmente potente da non curarsi di nessun tipo
di distinzione sociale, etnica, anagrafica, religiosa. Per lei tutte
le orecchie sono buone".
Liga definisce l'esperienza del suo essere "neo-laureato" come "il
saldo di un sospeso con mio padre: quando avevo 18 anni, lui era
disoccupato, ma avrebbe dato qualsiasi cosa perché io andassi all'università.
Io non me la sono sentita. Mi sono diplomato ragioniere e sono andato
a lavorare. Negli anni mi ha sempre rimproverato di non aver fatto
quello che volevo: i problemi sarebbero stati risolti. Dedico questa
laurea a mio padre".
Il 2004 si conclude con Liga lontano dalle scene musicali. Una sola apparizione televisiva come ospite speciale, lunedì 15 novembre, nel programma serale di MTV "Absolutely 90's". Liga, insieme ai conduttori Giorgia, Andy e Faso, ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera, iniziata proprio negli anni Novanta.
A conclusione d'anno, due novità riguardano il mondo Liga: una nuova
biografia e la ristampa di altre 10.000 copie del triplo "Giro d'Italia".
Nelle librerie (da segnalare) è "Ligabue, 1990-2004. In Viaggio tra rock, cinema e
letteratura", di Eleonora Bagarotti (Editori Riuniti; 174 pag; 12,00
euro). Il libro analizza la carriera artistica di Luciano in modo
sistematico, soffermandosi su ogni disco, film e libro, con alcuni
dettagli e curiosità ancora inedite; ne esce un ritratto scritto con
grande passione.
Il 21 novembre del 2003 usciva il triplo CD acustico di Ligabue, 29
brani registrati durante il suo tour "live" in teatro. Un'edizione
limitata di 50.000 copie andate letteralmente a ruba ed esaurita già
dopo una sola settimana nei negozi. Per soddisfare le pressanti
richieste di chi non era riuscito ad acquistare questa preziosa
confezione, la Warner Music ha provveduto a ristampare una seconda
edizione limitata di 10.000 copie, numerate dal n. 50001 in poi e
prive delle foto formato polaroid presenti nella prima edizione,
disponibile nei negozi dal 26 novembre 2004.
Con queste due uscite si conclude l'anno e, con l'augurio per un sereno
2005, la redazione di "liganews" segnala l'inziativa di "Emergency"
(associazione con la quale c'è sempre stata una collaborazione) a
sostegno delle popolazioni in Asia, colpite tragicamente dallo Tsunami
il 26 dicembre.