"La neve se ne frega"


Esce il 6 maggio 2004, La neve se ne frega, il romanzo di Luciano Ligabue edito da Feltrinelli nella collana "I Canguri".
Liga lo ha presentato per la prima volta al pubblico mercoledì 5 maggio (alle ore 22:30), insieme ad Alessandro Baricco, a Roma presso la Libreria Feltrinelli in Galleria Colonna. In seguito a Milano, con Ferdinando Pivano, presso la Libreria Feltrinelli in piazza Piemonte, e a Torino, con Francesco Piccolo, presso la Fiera del Libro (Auditorium Agnelli), rispettivamente il 6 e il 9 maggio.
La neve se ne frega è un romanzo provocatorio, appassionato, generoso. Dribbla la fantascienza e inventa un mondo che finisce per dar forma a una innamorata nostalgia per l'uomo così com'è, per il mondo come noi lo soffriamo, lo conosciamo e non sappiamo cambiarlo. E' un romanzo d'amore.

Seguono due righe di Liga:
"Vi scrivo qualche giorno prima che il libro esca. Lo rigiro fra le mani. Ne palpo la consistenza. Controllo più volte la copertina. E' un'immagine che ho scelto dall'archivio di D Rad. Già, perché voi non lo sapete ma D Rad è anche un ottimo fotografo ed elaboratore di immagini. E quella che è finita in copertina me l'aveva già fatta vedere durante il tour scorso. Peccato per la patacca dei Canguri di Feltrinelli che non solo hanno piazzato proprio nel mezzo della copertina ma è pure lucida. Pazienza. Poi controllo, dentro, l'incisione delle parole sulla pagina. L'abbinamento di maiuscolo e maiuscoletto nelle pagine con i titoli. La font diversa per la carta dei diritti e dei doveri del Piano Vidor. Duecentotrentaquattro pagine. Ho già letto su qualche giornale che le pagine sono centosettantasei. Ma perché? Voglio dire, non ci sarebbe niente di male se fossero centosettantasei ma sono duecentotrentaquattro. Come fanno a inventarsi così tante cose? Va beh adesso lo metto giù perché altrimenti pensate che lo voglia trombare. Alcuni lo considerano un libro di fantascienza. Almeno per me. E' collocato così lontano nel tempo semplicemente perché ho voluto provare a immaginare il migliore dei mondi possibili. Così ho dovuto ambientare l'azione molto in là. Provo a pensarvi intenti ad affrontare i primi capitoli, quelli un po' più brigosi, quelli che vi devono introdurre in una realtà in cui non esistono concetti come famiglia, madre, padre, figlio, maternità e paternità, procreazione, soldi, multinazionali, futuro. Provo a vedervi seguire la storia dimenticando me e seguendo solo lei. Ma sono sempre pensieri inutili. Come sempre, ognuno lo vivrà a modo suo. E chi ci terrà me lo farà sapere."

E tanto per far avere notizie "dirette" e non manomesse o filtrate o capite male, ecco il racconto di Liga sulla genesi del suo romanzo.
"Ricordate Da zero a dieci? La scena in cui, sulla terrazza del bar Nettuno, le due ragazze gay, Biccio e Baygon stanno prendendo il sole? Di fronte all'ennesima battuta di Baygon una delle due gli fa: 'Eh, ma come siete vecchi'. 'Vecchi... siamo nel mezzo del cammin di nostra vita', risponde Biccio. 'Già, peccato che la metà più divertente è quella passata', finisce Baygon. Ecco quel pensiero lì, cioè che la metà più divertente della vita di una persona ce l'abbia all'inizio mi ha fatto venire un'idea: cosa succederebbe se vivessimo all'incontrario? Nascendo vecchi per morire bambini. Poco prima che uscisse Da zero a dieci dissi come una battuta a Procacci di avere già un'idea per il prossimo film e gli accennai quella di gente che vive a rovescio. Lui rispose che sarebbe stato un po' oneroso, forse era meglio un libro. La cosa rimase lì. Semplicemente. Finché l'anno scorso, ad agosto, non mi tornò in mente. E assieme a quell'idea se ne composero tante altre, decisamente più importanti per quello che sarebbe stato La neve se ne frega. L'ho scritto furiosamente. Preso dalla febbre di buttare fuori quella storia. In venti giorni avevo già la prima stesura. Aver fatto ragioneria, se non altro, mi ha lasciato la capacità di scrivere a dieci dita, senza guardare la tastiera. Devo dire che questo mi aiuta moltissimo a non fermare il flusso dei pensieri. Poi ho chiamato Feltrinelli che, durante un incontro occasionale in una cena un po' alcolica, mi aveva fatto molti complimenti per Fuori e dentro il borgo dicendomi che ci avrebbe tenuto molto a pubblicare qualcosa di mio. Una volta saputo di La neve se ne frega mi ha proposto in fretta un contratto. Da allora a circa un mese fa (ultima data per la consegna) ho sistemato, riscritto, ripulito, aggiunto, fino ad arrivare (guarda caso) alla settima stesura. Quella che è stata pubblicata. Pochi giorni fa Procacci è venuto a trovarmi. Voleva sapere se era possibile ricavarne un film. Nonostante gli avessi detto di no, ha voluto controllare di persona. Gli ho ricordato l'episodio, raccontato il romanzo e, con un po' di delusione ha dovuto accettare che, in effetti, un film ambientato nel 2179 con qualsiasi ambiente ricostruito è molto al di sopra degli investimenti possibili nel cinema italiano."

Venerdì 28 maggio 2004, all'Università degli Studi di Teramo, nella Sala delle lauree di Coste Sant'Agostino, viene conferita a Luciano Ligabue la laurea honoris causa in "Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo". La cerimonia accademica, riservata agli accademici invitati, come nella tradizione, prevede la lettura - da parte del preside della Facoltà di Scienze della comunicazione Francesco Benigno - della motivazione del riconoscimento, la Laudatio del critico cinematografico e docente di "Storia delle comunicazioni di massa" Italo Moscati, la lezione dottorale di Luciano Ligabue. Sarà il rettore dell' Università degli Studi di Teramo, Luciano Russi, a consegnare la pergamena di laurea.
Recita la motivazione: "Ligabue è un autore impegnato in una ricerca che ha come riferimento la comprensione del mondo contemporaneo. In ragione di questa attenzione alla realtà, Ligabue ha saputo intercettare e reinterpretare i sogni delle generazioni più giovani che hanno trovato nel suo discorso artistico non una facile ricetta alle istanze più diverse e discutibili del grande circo mediatico, ma una chiave critica attraverso cui leggere un oggi spesso opaco e sfuggente".
Ligabue produce una Lectio doctoralis che s'intitola Il tempo dell'emozione, incentrata sul concetto di miracolosa e ineffabile sintesi che appartiene alla canzone: "La canzone è inafferabile, imprevedibile e potente. Talmente potente da non curarsi di nessun tipo di distinzione sociale, etnica, anagrafica, religiosa. Per lei tutte le orecchie sono buone".
Liga definisce l'esperienza del suo essere "neo-laureato" come "il saldo di un sospeso con mio padre: quando avevo 18 anni, lui era disoccupato, ma avrebbe dato qualsiasi cosa perché io andassi all'università. Io non me la sono sentita. Mi sono diplomato ragioniere e sono andato a lavorare. Negli anni mi ha sempre rimproverato di non aver fatto quello che volevo: i problemi sarebbero stati risolti. Dedico questa laurea a mio padre".

Il 2004 si conclude con Liga lontano dalle scene musicali. Una sola apparizione televisiva come ospite speciale, lunedì 15 novembre, nel programma serale di MTV "Absolutely 90's". Liga, insieme ai conduttori Giorgia, Andy e Faso, ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera, iniziata proprio negli anni Novanta.

A conclusione d'anno, due novità riguardano il mondo Liga: una nuova biografia e la ristampa di altre 10.000 copie del triplo "Giro d'Italia".
Nelle librerie (da segnalare) è "Ligabue, 1990-2004. In Viaggio tra rock, cinema e letteratura", di Eleonora Bagarotti (Editori Riuniti; 174 pag; 12,00 euro). Il libro analizza la carriera artistica di Luciano in modo sistematico, soffermandosi su ogni disco, film e libro, con alcuni dettagli e curiosità ancora inedite; ne esce un ritratto scritto con grande passione.
Il 21 novembre del 2003 usciva il triplo CD acustico di Ligabue, 29 brani registrati durante il suo tour "live" in teatro. Un'edizione limitata di 50.000 copie andate letteralmente a ruba ed esaurita già dopo una sola settimana nei negozi. Per soddisfare le pressanti richieste di chi non era riuscito ad acquistare questa preziosa confezione, la Warner Music ha provveduto a ristampare una seconda edizione limitata di 10.000 copie, numerate dal n. 50001 in poi e prive delle foto formato polaroid presenti nella prima edizione, disponibile nei negozi dal 26 novembre 2004.
Con queste due uscite si conclude l'anno e, con l'augurio per un sereno 2005, la redazione di "liganews" segnala l'inziativa di "Emergency" (associazione con la quale c'è sempre stata una collaborazione) a sostegno delle popolazioni in Asia, colpite tragicamente dallo Tsunami il 26 dicembre.