In analisi tecnica l'indagine
circa i livelli di resistenza, supporti, medie mobili, oscillatori
ed altro ha come primario obiettivo la decisione se partecipare
o meno al movimento in atto. A differenza delle teorie di tipo
"random walking" (dove si afferma che i prezzi
assumono nel tempo valori casuali ed imprevedibili) è
possibile distinguere nei grafici, con sufficiente certezza,
tre movimenti che si alternano con una certa frequenza. La direzione
di tali movimenti assume il nome di tendenza o TREND.
Il mercato si muove sostanzialmente
in tre direzioni da cui possiamo individuare tre linee di tendenza:
Al
rialzo (UP-trend) quando la successione delle quotazioni
porta alla formazione di massimi e minimi via via crescenti
Al ribasso(DOWN-trend)
quando massimi e minimi sono decrescenti.
Neutrale (Sideways-trend)
quando massimi e minimi tendono a restare sempre sullo stesso
livello
Dei tre movimenti quello senza
apparente direzione (trendless) è il meno amato dai traders
perchè confligge con la natura della loro attività,
quale appunto l'uso della volatilità per aprire posizioni
al rialzo (go long) o al ribasso (go short). Un mercato con andamento
grafico "laterale" sostiene una fase di accumulazione
o distribuzione a secondo che la "lateralità "
del grafico segua un periodo di down o up trend, e pone le basi
per un successivo movimento a rialzo o al ribasso; il trader
in questa fase, di solito, non interviene (stand aside).
L'utilità di individuare
un trend è legata al principio secondo il quale i prezzi
tendono a mantenere la direzione per un certo periodo di tempo.
Può, quindi, risultare vantaggioso intuire la tendenza
ad una fase iniziale di sviluppo.
Il trend può durare
da pochi giorni ad alcuni anni. Come abbiamo visto nel primo
capitolo del corso, in linea con la teoria
di Dow, i trends possono essere suddivisi in maggiori, secondari
e minori .L'estensione temporanea sottintesa in questi termini,
varia a seconda della prospettiva dell'analista. Una tendenza
primaria, tuttavia non dura mai meno di un anno. Generalmente
i movimenti secondari e terziari durano rispettivamente, da alcune
settimane a svariati mesi e da alcuni giorni a poche settimane.
All'interno di un trend maggiore
si sviluppano più trend intermedi ed innumerevoli movimenti
minori aventi direzione opposta a quella del trend principale.
Per individuare con maggior chiarezza l'andamento dei prezzi
vengono utilizzate le "trendlines" di
cui schematicamente riassumiamo le caratteristiche:
Quando
è possibile congiungere con una retta almeno due punti
di minimo (o di massimo) durante una fase di rialzo (o di ribasso)
si può affermare che esiste una linea di tendenza. Se
per disegnare una retta occorrono due punti, per confermare la
validità di una trendline è auspicabile che venga
ritestata almeno una terza volta.
In
un mercato al rialzo essa congiunge i valori minimi raggiunti
nell'ambito dei movimenti minori aventi direzione opposta al
trend principale, mentre, in una tendenza al ribasso, essa congiunge
i massimi toccati durante reazioni (rallies) al movimento principale.
Accanto alla tendline si indica spesso la "return line"(Fig.1)disegnata
a partire dal primo massimo relativo dall'inizio del movimento
rialzista o dal primo minimo relativo in un movimento ribassista.
Quando la return line risulta parallela alla trendline principale
siamo di fronte ad una formazione detta "canale"
(trend-channel) nel quale il grafico puo' fluttuare anche per
moltissimo tempo. Ovviamente anche i canali sono di tipo rialzista,
ribassista o laterale. Una volta fuori dal canale i prezzi, di
solito, effettuano un movimento (minore) pari alla profondità
del canale.
Fig.1:
Trendline ribassista e rialzista - Return line - Resistenze e
Supporti dinamici
-
-
- Esistono
alcuni fattori che consentono di attribuire un grado di significatività
ad ogni linea di tendenza. Maggiore è il numero
di volte che essa viene testata senza essere 'perforata', maggiore
risulterà essere la sua importanza.
La lunghezza della linea è un altro fattore che
a parità di altri elementi può renderla più
o meno significativa.
Infine la pendenza della linea. Riflette la velocità
delle quotazioni, rispetto al tempo, a raggiungere un livello
superiore o inferiore di prezzo e può diventare un elemento
di giudizio importante. Ricordiamo che W.D. Gann utilizzò
per la sua teoria, una linea di tendenza di circa 45° partendo
da un minimo o massimo significativo, perchè questa inclinazione
permette una perfetta sintonia tra il movimento dei prezzi ed
il tempo. Se la linea di tendenza è troppo ripida vorrà
dire che i prezzi stanno crescendo o diminuendo troppo in fretta
per cui c'è da aspettarsi una correzione più o
meno violenta in funzione dello scostamento della pendenza del
grafico dall'angolo dei 45 gradi.(Gann line)
Nel disegnare una trendline si raccomanda sempre di estenderla
a destra del grafico perchè questa, essendo anche un importante
elemento di supporto e/o resistenza dinamica, si ritroverà
nel tracciato, prima o poi, ad incrociare la linea del grafico.
Le
linee di tendenza possono subire delle "rotture"
che comportano, spesso, inversioni di trend.
Siamo in presenza di una "perforazione" quando
un prezzo di chiusura rompe una trend-line ascendente dall'alto
verso il basso. Si ha, invece, un "superamento"
della linea di trend quando le quotazioni la rompono dal basso
verso l'alto(Fig.2). Purtroppo, nella realtà, le rotture
di queste linee non avvengono in modo chiaro e preciso: infatti
può accadere di assistere a falsi segnali. A questo scopo
sono stati introdotti criteri atti ad evitare false indicazioni
che chiameremo filtro di prezzi e di tempo.
-
Fig.2
: Perforazione di una trendline rialzista - Superamento di trendline
ribassista
-
Il primo di questi è,
appunto, la "percentuale di prezzo" che determina
la rottura. Sul mercato americano, ad esempio, si considera decisiva
una perforazione di almeno il 3% del prezzo ottenuta anche a
più sedute. È comunque difficile stabilire una
regola sempre valida a causa delle diverse volatilità
dei titoli. Il" filtro di tempo", invece, prevede
che la rottura dev'essere confermata in chiusura (close dei prezzi
di giornata) almeno nel giorno successivo, cosi' da abbinare
la regola del 3% a quella di almeno due giorni. Ovviamente tali
regole non valgono per per rotture di trendlines di lungo periodo
che necessitano di ben altre conferme.
Un secondo parametro da considerare
è il VOLUME di azioni trattate nel giorno di perforazione.
Nel caso di superamento della linea di tendenza un notevole volume
è condizione necessaria, mentre nel caso di perforazione
tale elemento può anche venir meno.
I Volumi, in Analisi Tecnica, sono estremamente importanti per
la valenza del movimento considerato: un rialzo o ribasso anche
vistoso, ma con volumi in diminuzione, è da osservare
con molto sospetto perchè potrebbe essere ottenuto in
condizioni particolari, come ad esempio più per la mancanza
di compratori che per forza dei venditori e viceversa.
Un ultimo criterio è
quello del ritorno delle quotazioni, dopo la rottura, a ridosso
della linea di tendenza(pullback). Tale evento costituisce un'importante
conferma della validità della perforazione e del trend
in atto.
Può
accadere, tuttavia, che un'interruzione della linea di tendenza
non rappresenti un'inversione dei trend ma costituisca semplicemente
un movimento di correzione della pendenza e non della sua direzione.
All'inizio di un mercato primario
al rialzo, per esempio, spesso la linea di tendenza risulta molto
inclinata e, quindi, facilmente perforabile. In questo caso si
deve tracciare una seconda linea di tendenza meno inclinata della
precedente, ed eventualmente anche una terza, partendo sempre
dallo stesso punto di origine. Si viene a creare, così,
una formazione a " ventaglio o fan lines"(Fig.3).
La regola dice che solo quando anche la terza linea di tendenza
è perforata si può essere certi di avere un'inversione.
-
Fig.3
- Linee di tendenza: Fibonacci Fan e Gannline
-
In conclusione è bene
sottolineare che, nonostante l'importanza di queste regole teoriche,
solo l'esperienza e l'intuito personale dell'analista permettono
di distinguere tra le diverse linee di tendenza quelle più
significative e tra diverse perforazioni quelle più affidabili.
Copyright
©1999-2000
Bibliografia:
Pring M. Technical Analysis Explained - Trend Research
Vari - Financial advisor- Hill 1991
J E. Freund, F.J Williams Modern Business Statistics -- Prentice
- Hall 1969
Steven A. Technical Analysis - Equis
S.Guarino - Introduzione all'Analisi tecnica - Università
pop. Napoli Nord |
- Firma
il GuestBook
- di Salvatore Guarino
|