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AT in pillole - Introduzione all'Analisi tecnica

 

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 Trend & Trendlines

di: Salvatore Guarino

 

In analisi tecnica l'indagine circa i livelli di resistenza, supporti, medie mobili, oscillatori ed altro ha come primario obiettivo la decisione se partecipare o meno al movimento in atto. A differenza delle teorie di tipo "random walking" (dove si afferma che i prezzi assumono nel tempo valori casuali ed imprevedibili) è possibile distinguere nei grafici, con sufficiente certezza, tre movimenti che si alternano con una certa frequenza. La direzione di tali movimenti assume il nome di tendenza o TREND.

Il mercato si muove sostanzialmente in tre direzioni da cui possiamo individuare tre linee di tendenza:

Al rialzo (UP-trend) quando la successione delle quotazioni porta alla formazione di massimi e minimi via via crescenti
Al ribasso(DOWN-trend) quando massimi e minimi sono decrescenti.
Neutrale (Sideways-trend) quando massimi e minimi tendono a restare sempre sullo stesso livello

Dei tre movimenti quello senza apparente direzione (trendless) è il meno amato dai traders perchè confligge con la natura della loro attività, quale appunto l'uso della volatilità per aprire posizioni al rialzo (go long) o al ribasso (go short). Un mercato con andamento grafico "laterale" sostiene una fase di accumulazione o distribuzione a secondo che la "lateralità " del grafico segua un periodo di down o up trend, e pone le basi per un successivo movimento a rialzo o al ribasso; il trader in questa fase, di solito, non interviene (stand aside).

L'utilità di individuare un trend è legata al principio secondo il quale i prezzi tendono a mantenere la direzione per un certo periodo di tempo. Può, quindi, risultare vantaggioso intuire la tendenza ad una fase iniziale di sviluppo.

Il trend può durare da pochi giorni ad alcuni anni. Come abbiamo visto nel primo capitolo del corso, in linea con la teoria di Dow, i trends possono essere suddivisi in maggiori, secondari e minori .L'estensione temporanea sottintesa in questi termini, varia a seconda della prospettiva dell'analista. Una tendenza primaria, tuttavia non dura mai meno di un anno. Generalmente i movimenti secondari e terziari durano rispettivamente, da alcune settimane a svariati mesi e da alcuni giorni a poche settimane.

All'interno di un trend maggiore si sviluppano più trend intermedi ed innumerevoli movimenti minori aventi direzione opposta a quella del trend principale. Per individuare con maggior chiarezza l'andamento dei prezzi vengono utilizzate le "trendlines" di cui schematicamente riassumiamo le caratteristiche:

Quando è possibile congiungere con una retta almeno due punti di minimo (o di massimo) durante una fase di rialzo (o di ribasso) si può affermare che esiste una linea di tendenza. Se per disegnare una retta occorrono due punti, per confermare la validità di una trendline è auspicabile che venga ritestata almeno una terza volta.

In un mercato al rialzo essa congiunge i valori minimi raggiunti nell'ambito dei movimenti minori aventi direzione opposta al trend principale, mentre, in una tendenza al ribasso, essa congiunge i massimi toccati durante reazioni (rallies) al movimento principale.
Accanto alla tendline si indica spesso la "return line"(
Fig.1)disegnata a partire dal primo massimo relativo dall'inizio del movimento rialzista o dal primo minimo relativo in un movimento ribassista. Quando la return line risulta parallela alla trendline principale siamo di fronte ad una formazione detta "canale" (trend-channel) nel quale il grafico puo' fluttuare anche per moltissimo tempo. Ovviamente anche i canali sono di tipo rialzista, ribassista o laterale. Una volta fuori dal canale i prezzi, di solito, effettuano un movimento (minore) pari alla profondità del canale.

Canali - resistenze e supporti dinamici
  Fig.1: Trendline ribassista e rialzista - Return line - Resistenze e Supporti dinamici
 
 
Esistono alcuni fattori che consentono di attribuire un grado di significatività ad ogni linea di tendenza. Maggiore è il numero di volte che essa viene testata senza essere 'perforata', maggiore risulterà essere la sua importanza.
La lunghezza della linea è un altro fattore che a parità di altri elementi può renderla più o meno significativa.

Infine la pendenza della linea. Riflette la velocità delle quotazioni, rispetto al tempo, a raggiungere un livello superiore o inferiore di prezzo e può diventare un elemento di giudizio importante. Ricordiamo che W.D. Gann utilizzò per la sua teoria, una linea di tendenza di circa 45° partendo da un minimo o massimo significativo, perchè questa inclinazione permette una perfetta sintonia tra il movimento dei prezzi ed il tempo. Se la linea di tendenza è troppo ripida vorrà dire che i prezzi stanno crescendo o diminuendo troppo in fretta per cui c'è da aspettarsi una correzione più o meno violenta in funzione dello scostamento della pendenza del grafico dall'angolo dei 45 gradi.(Gann line)

Nel disegnare una trendline si raccomanda sempre di estenderla a destra del grafico perchè questa, essendo anche un importante elemento di supporto e/o resistenza dinamica, si ritroverà nel tracciato, prima o poi, ad incrociare la linea del grafico.

Le linee di tendenza possono subire delle "rotture" che comportano, spesso, inversioni di trend.
Siamo in presenza di una "perforazione" quando un prezzo di chiusura rompe una trend-line ascendente dall'alto verso il basso. Si ha, invece, un "superamento" della linea di trend quando le quotazioni la rompono dal basso verso l'alto(
Fig.2). Purtroppo, nella realtà, le rotture di queste linee non avvengono in modo chiaro e preciso: infatti può accadere di assistere a falsi segnali. A questo scopo sono stati introdotti criteri atti ad evitare false indicazioni che chiameremo filtro di prezzi e di tempo.

Perforazione e Superamento di trendlines  
Fig.2 : Perforazione di una trendline rialzista - Superamento di trendline ribassista
 

Il primo di questi è, appunto, la "percentuale di prezzo" che determina la rottura. Sul mercato americano, ad esempio, si considera decisiva una perforazione di almeno il 3% del prezzo ottenuta anche a più sedute. È comunque difficile stabilire una regola sempre valida a causa delle diverse volatilità dei titoli. Il" filtro di tempo", invece, prevede che la rottura dev'essere confermata in chiusura (close dei prezzi di giornata) almeno nel giorno successivo, cosi' da abbinare la regola del 3% a quella di almeno due giorni. Ovviamente tali regole non valgono per per rotture di trendlines di lungo periodo che necessitano di ben altre conferme.

Un secondo parametro da considerare è il VOLUME di azioni trattate nel giorno di perforazione. Nel caso di superamento della linea di tendenza un notevole volume è condizione necessaria, mentre nel caso di perforazione tale elemento può anche venir meno.
I Volumi, in Analisi Tecnica, sono estremamente importanti per la valenza del movimento considerato: un rialzo o ribasso anche vistoso, ma con volumi in diminuzione, è da osservare con molto sospetto perchè potrebbe essere ottenuto in condizioni particolari, come ad esempio più per la mancanza di compratori che per forza dei venditori e viceversa.

Un ultimo criterio è quello del ritorno delle quotazioni, dopo la rottura, a ridosso della linea di tendenza(pullback). Tale evento costituisce un'importante conferma della validità della perforazione e del trend in atto.

Può accadere, tuttavia, che un'interruzione della linea di tendenza non rappresenti un'inversione dei trend ma costituisca semplicemente un movimento di correzione della pendenza e non della sua direzione.

All'inizio di un mercato primario al rialzo, per esempio, spesso la linea di tendenza risulta molto inclinata e, quindi, facilmente perforabile. In questo caso si deve tracciare una seconda linea di tendenza meno inclinata della precedente, ed eventualmente anche una terza, partendo sempre dallo stesso punto di origine. Si viene a creare, così, una formazione a " ventaglio o fan lines"(Fig.3). La regola dice che solo quando anche la terza linea di tendenza è perforata si può essere certi di avere un'inversione.

Trendlines a ventaglio (fan) - linea di Gann  
Fig.3 - Linee di tendenza: Fibonacci Fan e Gannline
 

In conclusione è bene sottolineare che, nonostante l'importanza di queste regole teoriche, solo l'esperienza e l'intuito personale dell'analista permettono di distinguere tra le diverse linee di tendenza quelle più significative e tra diverse perforazioni quelle più affidabili.

 Copyright ©1999-2000

Bibliografia:

Pring M. Technical Analysis Explained - Trend Research
Vari - Financial advisor- Hill 1991
J E. Freund, F.J Williams Modern Business Statistics -- Prentice - Hall 1969
Steven A. Technical Analysis - Equis
S.Guarino - Introduzione all'Analisi tecnica - Università pop. Napoli Nord
 

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