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I metodi per la determinazione
delle tendenze esaminate nei documenti precedenti si sono occupati
dell'analisi del movimento effettivo dei prezzi, mediante l'utilizzo
di linee di tendenza, modelli di prezzo e medie mobili. Tali
tecniche risultano utili ma in grado di evidenziare una variazione
di tendenza solo dopo che questa si è verificata. Invece
l'utilizzo di un indicatore di momento (momentum) può
spesso fornire notizie circa la latente condizione di forza o
di debolezza presente nella tendenza del prezzo esaminato, in
molti casi con un buon anticipo rispetto al punto di svolta
finale. Il concetto di momento
ascendente può
essere meglio compreso con il classico esempio del lancio della
palla:
Immaginiamo di lanciare in
aria una palla. Nell'istante in cui essa lascia la nostra mano
compie la parte iniziale della propria traiettoria alla velocità
massima, possedendo, dunque, un elevato momento; gradualmente
la sua velocità si riduce trasformandosi, infine, in una
fase di stallo qualche istante prima che la forza di gravità
le faccia invertire la direzione riportandola verso il basso.
Questo processo di rallentamento, di perdita di momento ascendente,
si verifica anche nei mercati finanziari. Se la traiettoria seguita
dalla palla viene paragonata ad una media-indice di mercato,
il tasso di crescita dei prezzi inizierà a diminuire notevolmente
prima che venga raggiunto il massimo definitivo.
D'altra parte se una palla viene lanciata all'interno di una
stanza, può colpire il soffitto quando possiede ancora
un elevato momento; in tal caso la traiettoria, e la tendenza
del momento, tenderanno ad invertire simultaneamente la propria
direzione.
Tale circostanza si verifica
anche nel mercato quando i prezzi sono bruscamente risospinti
verso il basso, sia a causa di un improvviso aumento delle vendite
(resistenza) sia di una brusca diminuzione degli acquisti. In
tali circostanze può essere di aiuto il livello raggiunto
dal momento, piuttosto che il valore assoluto dei corsi.
Il concetto di momento
discendente può essere
meglio compreso paragonandolo ad una automobile sospinta oltre
la sommità di una collina. Man mano che il fianco della
collina si fa più ripido, l'automobile accelera, raggiungendo
la velocità massima. Terminata la discesa e raggiunta
la pianura, l'automobile non si arresta immediatamente e, sebbene
rallenti la propria corsa, continua a viaggiare ancora per un
po'. I prezzi sui mercati in tendenza ribassista si comporta
in modo analogo, poiché il loro tasso di diminuzione spesso
si riduce (perdita di momento) in anticipo rispetto al raggiungimento
del minimo definitivo. Ciò non sempre può avvenire,
dato che il momento ed il prezzo possono invertire contemporaneamente
la propria direzione, come per i massimi, quando incontrano un
importante livello di supporto.
Ciò nonostante il concetto di momento che anticipa il
prezzo si verifica abbastanza frequentemente, tanto da poter
fornire utili indicazioni circa una potenziale inversione di
tendenza del mercato.
Conveniamo, dunque, che il
momentum misura il tasso di variazione (velocità) dei
prezzi rispetto ai loro effettivi livelli. Ad esempio, per costruire
la linea del momentum a 10 giorni basta sottrarre il prezzo corrente
del titolo da quello di 10 giorni prima e posizionarlo intorno
alla linea dello "0".
L'indicatore di momentum è costruito con la seguente formula:
M= P-P10 dove
P
= prezzo di chiusura odierno (now)
P10
= prezzo di chiusura di 10 giorni prima.
Ovviamente, se il valore attuale del titolo è >superiore a quello di
10 giorni prima, il momentum presenterà un valore positivo.
Viceversa esso sarà negativo se il valore attuale del
titolo risulta <inferiore
a quello dei 10 giorni precedenti.
L'analista studia così i ritmi di salita e di discesa.
La linea del momentum essendo il risultato di una differenza
con i prezzi di "X" giorni prima, si appiattisce se
i prezzi s'innalzano con lo stesso ritmo di "X" giorni
prima.
Se, invece, il rialzo dei prezzi, pur continuando non s' incrementa
con la stessa forza di "X" giorni prima, la linea si
inclina negativamente permettendo, così, di cogliere i
segnali di divergenza , sintomo evidente di perdita di forza
del trend e probabilità di prossima inversione.
Momentum
: da indicatore ad Oscillatore
Il grafico del momentum presenta
la linea di riferimento dello "0", ma non possiede
una banda di oscillazione inferiore o superiore prestabilita.
Per permettere all'analista di individuare ulteriori segnali
di "limite" si ricorre spesso a metodi diversi. Quello
più semplice consiste proprio nel guardare il grafico,
individuando nello storico del chart i punti massimi e minimi
che hanno determinato una svolta del trend. Murphy (Technical
Analisis of the futures markets) propone di normalizzare
la linea del momentum dividendo il valore della linea per una
costante in modo da mantenere tutti i valori tra un -1 e +1:
ad esempio, dividendo l'ultimo valore del momentum per il prezzo
massimo del periodo in osservazione (limit move).
Altri metodi prevedono l'uso di deviazioni standard
sotto la linea dello "0" o la misurazione della percentuale
di movimento al di sopra e al disotto della linea dello "0".
L'intento è sempre uguale: stabilire una fascia in
cui sono contenute la maggior parte delle escursioni dei prezzi.
Il loro superamento rivelerebbe degli eccessi a breve che
il mercato potrebbe correggere altrettanto rapidamente.
Il momentum come oscillatore è disponibile nei più
comuni programmi di analisi tecnica. Esso è usato con
le medesime caratteristiche di un "trend following oscillator",
molto simile al macd:
Il segnale di acquisto (BUY) scatta quando l'indicatore supera
dal basso la linea dello "0".
Quello di vendita (SELL) quando l'indicatore perfora dall'alto
la linea dello "0".
Partendo dalla logica del momentum, sono stati ideati nel tempo
altri oscillatori, che pur condividendo la filosofia di base,
si differenziano tra loro per i diversi meccanismi di azione
e per la produzione di numerosi segnali e divergenze utili al
trade nei mercati finanziari.
I più comuni indicatori
ed oscillatori classificabili come di "momentum" sono
i seguenti:
- ROC
- RSI
- Stocastico
- MACD
Le loro caratteristiche verranno
illustrate nei prossimi capitoli.
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- Copyright
©1999-2000-All rights reserved
Bibliografia: Financial Advisor
Di Lorenzo: Guadagnare in borsa...Ed. IlSole24ore
Pring M. Technical Analysis Explained- Mac Graw Hill
Edwards R.D. Magee j -Technical Analysis of Stocks Trends- Boston
S.Guarino - Introduzione all'analisi Tecnica - Università
popolare Napoli Nord |
- Firma
il GuestBook
- di Salvatore Guarino
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