Che vi siate affacciati da poco al mondo della finanza o che
navighiate da molto tempo nelle sue (piuttosto mosse) acque,
sono certo che tutti abbiate incontrato, almeno una volta, loperatore
che afferma di essere (o si spaccia per?) un trader INFALLIBILE.
Lerrore è un fenomeno che lui considera essere prerogativa
del cosiddetto parco buoi, al quale, ovviamente,
ritiene di non appartenere. Vi avrà probabilmente congedato
con un compassionevole in bocca a lupo, lasciandovi
con due convinzioni:
La prima: siete degli inetti e le prove sono evidenti: VOI
perdete, LUI no.
La seconda: il vero TRADER non perde mai.
Be, posso garantirvi, con un piccolo margine di errore,
che avete semplicemente incontrato un bugiardo! Tutti i traders
sono soggetti a perdite! (
il margine di errore deriva dal
fatto che non escludo che abbiate incontrato un Dio in Terra,
ma le probabilità sono piuttosto basse)
Quando andate a guardare, nel system report, la statistica
relativa alla percentuale delle operazioni vincenti (ossia quante
delle operazioni generate dal sistema si sono chiuse in utile)
non aspettatevi o non puntate ad un valore pari al 100%: così
facendo andate dritti verso un sistema over fitted, un
sistema, cioè, costruito talmente bene per funzionare
nel passato che non ha alcuna possibilità di continuare
a funzionare in futuro.
Nel mondo reale un sistema soddisfacente può presentare
una percentuale di operazioni profittevoli anche inferiore al
50%; questo perché non solo è importante il numero
di operazioni in utile ed in perdita ma anche lentità
di tali utili e di tali perdite. Un sistema trend-follower verosimilmente
genererà un numero di operazioni profittevoli anche inferiore
al 50%, ma, se ben congegnato, sfruttando i rari ma ampli trends,
realizzerà utili in grado di coprire le perdite e produrre
un utile netto finale. Un counter trend system, invece,
essendo i suoi utili medi per operazione (ossia la media aritmetica
dei guadagni generati da ogni singola operazione vincente) non
di molto superiori alle perdite medie, necessiterà di
una percentuale di successo ( (numero operazioni vincenti/totale
numero operazioni)*100 ) superiore al 50%.
Un numero utile nellinterpretare la relazione tra percentuale
di successo e vincita/perdita media è quello che in alcuni
casi troverete sotto il nome di average trade, in altri
di expectancy. Si tratta del risultato medio atteso per
ogni singola operazione ed è dato da:
dove average win e average loss sono i valori
della vincita e della perdita media generati dal sistema in fase
di simulazione e prob. win e prob. loss il numero di operazioni
vincenti e perdenti espresso in percentuale sul totale.
Osserviamo i risultati di due sistemi, dalle caratteristiche
differenti: il sistema A genera poche operazioni in utile la
cui entità, però, è nettamente superiore
a quella delle operazioni chiuse in perdita. Il sistema B, al
contrario, registra un gran numero di operazioni vincenti ma
di piccola entità.
Notiamo come il diverso rapporto vincita media/perdita media
faccia sì che due sistemi, caratterizzati da frequenze
di operazioni vincenti completamente opposte, presentino la medesima
aspettativa di utile per ogni singola operazione.
Come leggere queste informazioni? Innanzitutto non accetteremo
MAI un sistema che presenti un average trade negativo; sarebbe
come dire:OK, accetto di implementare un sistema dal quale
mi aspetto in media operazioni in perdita!. D'altronde
un sistema con average trade negativo è anche quello che,
alla fine del test, presenta un net profit negativo e, come abbiamo
già detto, questi sistemi sono da evitare.
Ritorna, poi, qui un discorso che ormai avrò ripetuto
alla nausea: dobbiamo verificare che il sistema risponda alle
nostre aspettative. Prendiamo, ad esempio, il sistema A: presenta
unaspettativa di vincita positiva ed una vincita media
molto alta. Le operazioni vincenti costituiscono, però,
solo il 30% del totale: sarete abbastanza pazienti da sopportare,
nel lungo periodo, 7 operazioni sbagliate ogni 10? Vi aspettavate
una così bassa percentuale di successo in fase di ideazione?
Nel caso in cui la risposta sia negativa, be vi consiglio
di stare attenti: innanzitutto, non essendo il sistema rispondente
alle vostre aspettative ed al vostro stile di trading potreste
trovarvi nellincapacità, in fase di implementazione,
di seguire a fondo un trading system che vi impone unoperatività
troppo lontana dalla vostra natura. Se siete il tipo di persone
che vuole utili che siano pochi maledetti e subito
allora il sistema A non fa per voi; meglio un sistema veloce,
che generi piccoli utili se confrontati con le perdite (un basso
rapporto utile medio/perdita media, anche inferiore a 2). Se
volete invece cavalcare le grosse (e rare) onde dei trends, allora
potete accettare anche che il numero di operazioni in perdita
sia superiore a quelle in utile ma sapendo che quando prenderete
londa giusta il movimento sarà di quelli da ricordare:
insomma, il rapporto tra utile medio e perdita media dovrà
senzaltro essere superiore a 2. Nel nostro esempio, infatti,
il sistema B presenta un rapporto pari a 1.5 mentre tale valore
per il sistema A è pari a 5.25.
Come si vede i due sistemi sembrano entrambi profittevoli
ma presuppongono due approcci al trading completamente diversi;
nessuno è superiore allaltro, hanno aspetti diversi
che comportano vantaggi e svantaggi diversi, sta a noi scegliere
quello che meglio si addice alle nostre caratteristiche. In tale
scelta spero vi possa essere stato di aiuto questo mio intervento,
così come spero lo possano essere i successivi.
A presto!
a.p. 01 luglio 2001
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