Trapaniworld

Home
Su

 

SALEMI & CALATAFIMI

Salemi e Calatafimi sono due centri della provincia storicamente molto importanti: nella sua spedizione siciliana, infatti, Giuseppe Garibaldi dapprima (14 maggio 1860) assunse la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II a Salemi, e poi il 15 maggio sconfisse a Calatafimi con i suoi Mille i Borbonici del generale Randi.

SALEMI: Lontana dal mare, Salemi sorge nell'entroterra della provincia. Conta 14000 abitanti, dediti soprattutto all'agricoltura. È l'antica Halicyae d'origine sicana o elima, che, alleatasi con Segesta e Atene contro Siracusa nel 453 a.C., passò poi ai Romani nel 262 a.C. che la dichiararono città libera. Nella settimana di San Giuseppe (19 marzo) c'è la tradizione di sfornare i "pani di San Giuseppe", composizioni artistiche di pane che si possono mangiare o conservare come sculture.

CALATAFIMI: Famosa sopratutto per la battaglia garibaldina del 1860, Calatafimi sorge a poca distanza dalla famosa Segesta, e conta 9000 abitanti. Situata a 338 m di altezza sul fiume Caldo, ha una parte vecchia, con salite e discese molto ripide, ed una nuova, Sasi, di recente costruzione. Vi sono sugherifici, biscottifici, cave di marmo e di gesso. Forse centro pre-romano, si sviluppò intorno al castello arabo di cui oggi rimangono imponenti ruderi, e da cui si pensa che abbia avuto il nome (Qal'atal-fimi). A pochi chilometri in direzione di Trapani, sorge il Pianto Romano, un ossario che raccoglie i resti dei soldati morti qui in battaglia e che ricorda le gesta dei Mille capeggiati da Garibaldi.