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Vietnam War

Breve storia dell'impegno americano in Vietnam 1964-1973

L'Inizio della Fine
Il Tet, come abbiamo visto, non portò risultati di rilievo per i comunisti, ma gravi problemi arrecò agli americani ed ai sudvietnamiti. Non solo i comunisti non erano stati sconfitti, ma questi inasprirono gli attacchi ed in uno di questi, avvenuto presso Tan Son Nhut il 2 Marzo 1968, persero la vita 48 uomini della 25^ Divisione di Fanteria USA.
Intanto la situazione interna americana era arrivata ad un punto tale di contrasto, che il presidente Johnson pronunciò un discorso nel quale diceva che non si sarebbe più candidato alla presidenza degli Stati Uniti e che avrebbe ordinato una sospensione dei bombardamenti sul Vietnam del Nord invitando questi a colloqui di pace.
Saigon, che ancor prima dell'attacco del Tet era un vero e proprio bordello, divenne un inferno per la popolazione civile che dovette fuggire dalle proprie case e temere fortemente per la propria incolumità. A ciò si aggiungeva il flusso di profughi provenienti dalle cittadine più a nord attaccate, in precedenza, dai comunisti, flusso che trasformava la capitale del sud in un enorme campo profughi.
Implacabili, le telecamere portavano, ogni giorno, quell'inferno nelle case di tutti gli abitanti del mondo ed il fuoco del dissenso e della protesta pacifista si allargò a tutto il pianeta con messaggi di condanna e protesta all'indirizzo della Casa Bianca. Nelle università americane, il movimento studentesco contro la guerra, stava acquisendo dimensioni preoccupanti.
Verso la fine del 1968 iniziano i colloqui preliminari per gli accordi di pace e gli americani, in segno di distensione, fanno sospendere le operazioni Rolling Thunder. Tuttavia gli scontri politici tra statunitensi e nordvietnamiti, cominciano subito a Parigi dove nascono divergenze sulla forma del tavolo che gli americani vorrebbero ovale ed i coomunisti quadrato. Ad ogni modo i colloqui approdano ad un cessate il fuoco almeno per il periodo natalizio.

Vietnamizzazione
Nel 1969 sale al governo degli Stati Uniti il presidente Richard Nixon che esordisce, a proposito della guerra in Vietnam, con il termine di "Vietnamizzazione" che allude al progressivo passaggio dello sforzo bellico dalle spalle degli americani, a quelle dei sudvietnamiti. Allo stesso tempo approva, però, l'allargamento del conflitto ai vicini Laos e Cambogia per permettere alle truppe alleate di andare a scovare i "Santuari" vietcong in territorio extravietnamita. A quell'epoca i morti americani nella guerra del Vietnam ammontano alla tremenda cifra di 33.640.
Le immagini dei soldati americani impegnati in territorio laotiano, giungono sugli schermi degli americani ,scatenando un vero e proprio putiferio tra pacifisti e studenti americani ed in seguito a queste manifestazioni Nixon, con abile mossa politica, autorizza il rimpatrio di 814 uomini della 9^ Divisione Fanteria dando inizio pratico alla Vietnamizzazione.
A settembre 1969 avvengono due fatti importanti, la morte di Ho Chi Minh ad Hanoi ed il celebre e tristissimo processo al tenente Calley per l'eccidio di My Lay, nel quale egli si macchiò di aver ingiustificatamente assassinato 347 civili sudvietnamiti.
Il 3 novembre Nixon dispone il rientro in patria di altri 35.000 soldati e prima di Natale, dello stesso anno, ordina il ritiro di altre 50.000 unità. La guerra ha strappato alla vita 40.024 americani al 31 dicembre '69.
Il 1970 vede un allargamento del conflitto ai paesi confinanti citati dianzi. Con un tremendo bombardamento con B-52, gli americani cercano di colpire massicciamente il sentiero di Ho Chi Minh, colpendo anche il territorio laotiano e cambogiano. Il 29 aprile del '70 gli americani e i sudvietnamiti entrano in territorio cambogiano e Nixon deve ammettere questo allargamento, scatenando ulteriori dimostrazioni pacifiste studentesche che raggiungono livelli di parossismo incredibile fino a che, alla Kent State University, in Ohio, quattro studenti muoiono per mano della polizia. E' un momento pessimo per il governo americano che ha perduto stima e onore agli occhi di quasi tutte le nazioni del pianeta.
Comunque proprio queste manifestazioni e gli scarsi risultati conseguiti con l'invasione dei territori extravietnamiti, portano il presidente americano a chiedere la sospensione delle invasioni in Cambogia e Laos ed il Congresso impone che non vi siano ulteriori allargamenti del conflitto.
Il 1971 vede gli americani stanchi sia in patria, sia sul campo di battaglia. La resistenza agli attacchi comunisti è sempre più debole e le armate sudvietrnamite capiscono che, presto, saranno abbandonate a loro stesse, almeno sul terreno, visto che gli USA hanno garantito l'assistenza aerea. L'operazione Lam Son 719, condotta in Laos dai soli soldati sudvietnamiti, porta alla scoperta di numerosissimi santuari comunisti. Nei combattimenti perdono la vita 2000 soldati di Saigon e 13.000 di Hanoi.
Il disimpegno americano, intanto, è testimoniato dal fatto che rimangono in Vietnam solo 196.700 soldati ed altri 45.000 si preparano al sospirato rientro.

Le armate di Hanoi capiscono che per il 1972 le operazioni devono provocare il definitivo tracollo del sud, sempre più abbandonato a se stesso e così, alla fine di marzo '72, i comunisti attaccano in forze nei pressi della Zona Smilitarizzata. L'incursione effettuata sfruttando al massimo il fattore sorpresa, provoca la caduta di alcuni centri come Binh Long, Loc Ninh e An Loc.
Gli americani rispondono con un ferocissimo attacco sul sentiero di Ho Chi Minh e con pesanti bombardamenti su Hanoi ed HaiPhong, ma tali attacchi provocano un vespaio di polemiche e proteste sia dentro che oltre i confini americani.
Nixon incurante del dissenso internazionale, ordina il minamento del porto di HaiPhong dove sono alla fonda delle navi sovietiche, innescando una crisi tra superpotenze nello stile "Missili di Cuba" del 1963. Scatta, nel contempo, l'operazione Linebacker 1 che prevede catastrofici bombardamenti su tutto il Vietnam del Nord, attacchi che in effetti provocano un vacillamento del Nord che, per la prima volta, si mostra preoccupato e fa sospendere le azioni al sud.
A Parigi l'ambasciatore nordvietnamita incontra, per la 19^ volta, il segretario di stato Henry Kissinger e la trattativa si instrada positivamente tanto che, lo stesso segretario, fa sospendere le azioni Linebacker e afferma che "...la pace è a portata di mano!".
Tuttavia ulteriori proposte americane vengono rifiutate dai comunisti e Nixon scatena le nuove missioni Linebacker 2 ancora più feroci ed indiscriminate delle precedenti. Le operazioni terminano il 30 dicembre '72 ed il 28 gennaio '73 inizia il cessate il fuoco. Anche se le violazioni sono molte, la pace è ormai giunta. Con lo scambio dei prigionieri, la guerra tra il Vietnam del Nord e gli Stati Uniti d'America è finalmente terminata. Gli ultimi statunitensi lasceranno l'indocina di li a poche settimane.

La Caduta del Sud
Non appena gli USA ebbero sgombrato il campo, i comunisti tornarono all'attacco. A cominciare dalla zona nord del Vietnam del sud, le truppe di Hanoi scesero combattendo e vincendo, costringendo migliaia di civili a riversarsi sulle strade, per altro minate, per correre verso Saigon nella speranza di una salvezza che non riusciranno a trovare.
Dopo un anno e mezzo di combattimenti e dopo che centinaia di migliaia di civili hanno trovato la morte nella speranza di salvarsi, il Vietnam del sud agonizza.
Nel 1975 la vittoria arride ai nordvietnamiti. Il 26 marzo cade in mani comuniste Da Nang sulla cui spiaggia, dieci anni prima, erano sbarcati gli americani. Il 21 aprile cade Xuan Loc, ultimo baluardo a difesa della capitale Saigon.
In un clima di concitazione, disperazione e terrore, Saigon vive le ultime giornate della sua storia, mentre l'ambasciata americana viene evacuata in fretta e furia, con migliaia di civili che cercano di fuggire negli Stati Uniti. A mezzogiorno del 30 aprile 1975 i carri nordvietnamiti fanno il loro ingresso nei cortili del palazzo presidenziale a Saigon.
Il Vietnam del sud, la sua ricca e convulsa capitale e l'incubo della guerra, non ci sono più.
La guerra più assurda dell'era moderna è finalmente terminata.


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