Il ritratto di Ranieri Della Sassetta

Ranieri

Ranieri della Sassetta fu l’ultimo Signore di Sassetta della sua famiglia. L’8 agosto 1520, dopo una vita di fama e gloria come Condottiero di Ventura, Ranieri , accusato di infedeltà a Firenze per la sua partecipazione all’insurrezione di Pisa (1494-1508) e per molti altri episodi, avverso ai Medici (che pure aveva aiutato a riconquistare il potere a Firenze nel 1512), forse coinvolto, insieme al cardinale senese Alfonso Petrucci, anche in una congiura antipapale, fu giustiziato mediante taglio della testa per ordine del Papa Leone X (Giovanni de’ Medici).

Ranieri aveva a Volterra “amici e parenti”, fra cui anche la famiglia della madre, donna Mattea Fei, ed era molto conosciuto e apprezzato in quella città.

Nel 1521 Giovan Battista di Jacopo, il famoso pittore detto il Rosso Fiorentino, era a Volterra, dove dipinse il suo massimo capolavoro: la Deposizione, oggi conservata alla Pinacoteca Civica di Volterra.

In anni recenti lo storico volterrano Franco Porretti ha suggerito l’idea* che il Rosso abbia voluto, con la sua opera, proporre una polemica antipapale, assegnando al Cristo deposto (che ha il collo reclinato in modo innaturale sulla spalla sinistra, come se fosse spezzato e tumefatto) le sembianze di Ranieri Della Sassetta, e alle pie donne piangenti ai piedi della croce quelle di sua madre, donna Tea, e delle sue sorelle Luisa, Clarice e Margherita.

L’interessantissima tesi pare essere stata confermata anche da ulteriori ricerche e autorevoli pareri ...

 

In questo periodo le opere del Rosso Fiorentino sono oggetto di una mostra a Volterra.

 

*in Volterra segreta: storie e leggende dal cuore della Toscana, 1995, pag 43

 

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