L' Oxybeles fu sviluppato intorno al 375 AC come pezzo fisso di artiglieria viste le sue dimensioni e il suo peso. l'arco composito era tirato da un sistema di leve e manovelle , provocando un aumento di potenza, raggio e precisione.Una variante a questo schema fu la sostituzione dell' arco con delle corde a torsione.questo particolare tipo di oxybeles era capace di lanciare dardi di circa 60 cm che perforavano sia lo scudo sia la corazza di opliti pesanti alla distanza di 400 metri.Intorno al 335 AC fu sviluppato il Lithobolos , versione di maggiori dimensioni dell' oxybeles, capace di proiettare sfere di pietra. A seconda delle loro dimensioni, queste armi impiegavano sfere da 4,5 Kg a 80 Kg.Generalmente una sfera di circa 5 kg veniva lanciata fino a 500 metri. Filone suggeriva l' impiego di proiettili d a7 kg, compromesso ottimale tra potenza, gittata ed efficacia.Queste armi garantivano una precisione tale da poter colpire ripetutamente un bersaglio, dando così la possibilità di effettuare un tiro di copertura. Se le dimensioni lo permettevano, potevano demolire porzioni di mura colpendo ripetutamente lo stesso settore difensivo. Uso più importante, potevano demolire le merlature e gli incastellamenti difensivi lignei, privando così i difensori di ripari e impedendo agli arcieri un tiro sicuro.