Vi siete mai chiesti dov'e'l'Estonia?La lingua che si parla,la moneta,la cucina?No?Questa pagina fa proprio per Voi
Una splendida veduta dall'alto di Tallin
Superficie:
45.238 Km²
Abitanti:
1.423.000 (stime
2001)
Densità:
31 ab./Km
Forma di governo:
Democrazia
parlamentare
Capitale:
Tallinn (404.000
ab.)
Altre città:
Tartu 100.000 ab.
Gruppi
etnici:
Estoni 65%, Russi 28%
Paesi
confinanti:
Lettonia a SUD, Russia ad EST
Lingua:
Estone (ufficiale),
Russo
Religione:
Ortodossa 30%, Luterana 14%
Moneta:
Corona estone
1€ vale 15.56 corone
Immagini dell'Estonia
Tallin citta'dei giovani
Tallinn, capitale estone,
si potrebbe definire come la città di una nuova Europa. Un'Europa fatta
dai giovani e per i giovani.
Piena di
vita, colori e storia.
Una meta, a differenza delle altre capitali nord europee, 'cheap',
economica.
La struttura antica , ricorda un borgo danese del trecento, con i
palazzi color pastello, le porte di legno intarsiato, le chiese, i viottoli di
porfido.
E la sera la vita notturna non si fa attendere, i locali e le discoteche
sono piene zeppe di ragazzi.
Cucina Estone
L'Estonia è una paese nordico e questo la dice lunga
sulla cucina estone: abitudini alimentari, alimenti, modi di cucinare
etc.
Il contrasto piuttosto forte tra le stagioni, cosa inusuale al
sud, è riflesso anche nel ritmo di vita molto più vicino alla natura di
quanto lo sia la media europea. Un estone tende ad essere lento ed
introverso in autunno e inverno, mentre diventa molto più energico e
aperto in estate. Come, dove e cosa mangi un estone sembra che sia per lo
più determinato dalla lunghezza e dalla temperatura delle giornate. Con il
buio ed il freddo si tende a mangiare zuppe di crauti e arrosti, budini
marroni e neri, zuppe dense e stufati. In estate, invece, sembra che la
gente possa sopravvivere grazie alla luce e al calore del sole
accompagnati da qualsiasi alimento fresco e leggero dell'orto o della
foresta. Quando arrivano i primi segnali dell'autunno incombente, in
Agosto, gli estoni vivono un improvviso cambiamento d'umore. Le nuvole di
vapore e profumi deliziosi che salgono dalle cucine fino ad orario
inoltrato, celle e frigoriferi riempiti di marmellate, conserve e
sott'aceti. La tarda estate significa, inevitabilmente, passare qualche
fine settimana nella foresta, a volte a ore di distanza da casa e tornare
trionfanti con ceste colme di bacche e funghi.
Oggi giorno,
raccogliere e conservare la frutta del bosco ha un significato per lo più
rituale, anche se l'idea di affrontare l'inverno con la dispensa colma ha
senza dubbio la sua importanza. Un'altra motivazione per la raccolta dei
frutti del bosco è il forte attaccamento degli Estoni al bosco stesso
considerato come fonte di protezione. Nei momenti difficili, la gente si
nascondeva qui e il bosco ha sempre offerto erbe per la cura dei malati
come anche il cibo quotidiano. Quindi, il divertimento della caccia e
della pesca per la gente di città, si trasforma in cibo extra, invece, per
la gente di campagna.
Il vitto estone non è mai stato ricco ed è
questa probabilmente la ragione per cui l'abitudine di augurarsi “Buon
appetito” quindi non ha preso piede. Qui, invece, la gente dice “Possa il
tuo pane durare a lungo!”. A parte qualche periodo di carestia,
all'Estonia non è mai mancato il pane nero e quello lievitato all'orzo.
Anche coloro che hanno vissuto per parecchi anni all'esterno non riescono
a dimenticarne il sapore caratteristico.
Per quegli estoni che si
sono trasferiti in città nel corso delle ultime generazioni, la cucina dei
loro progenitori più campagnoli del tardo 19^ secolo è diventata
sicuramente poco familiare.
Le distinzioni tra regione e regione, che
erano nette fino ad un centinaio d'anni fa, iniziano a farsi abbastanza
fumose. In passato, gli isolani e la gente della costa, vivendo in
territori rocciosi e poveri mangiavano per lo più patate e pesce sotto
sale, essiccato o affumicato accompagnato dal loro pane. I contadini
dell'entroterra allevavano bestiami dei quali venivano tenuti in vita
anche per l'inverno solo le mucche da latte e gli animali di razza. Il
giorno per la macellazione degli arieti era Michealmas il 29 settembre,
mentre il 10 di novembre (St. Martin's Day) era il giorno in cui su ogni
tavola c'era un'oca e nel giorno di Santa Caterina (25 novembre) si
prepara il pollo.
Prima di Natale viene macellato un maiale grasso.
Dopo che il pranzo festivo è pronto, la carne salata e il lardo vengono
preparati per durare fino all'autunno successivo. Il condimento è
costituito prevalentemente da sale: soltanto gli artigiani di città e
l'alta borghesia può permettersi di comprare spezie. Il miele è usato meno
dello zucchero ed è considerato più una medicina che un alimento.
Le
bevande più conosciute sono la birra di malto leggera nel nord
dell'Estonia e la birra leggera di orzo e segale nel sud o la birch sap in
primavera. Le birre sono la bevanda usuale in tutte le occasioni, avendo
spodestato l'idromele, il suo antico rivale che veniva prodotto dal miele,
centinaia d'anni fa. La fermentazione della birra, specialmente sulle
isole più grandi, è sempre stato un affare serio e importante per la gente
locale.
I trucchi segreti per il commercio degli isolani rimangono un
mistero alla maggior parte della popolazione continentale anche oggi. La birra,
servita in grossi boccali di legno, è la cosa più insidiosa per il suo gusto
leggero.
pagina 1 / pagina 2 / pagina 3 / pagina 4 / pagina 5 / pagina 6