Autoporto, la città si «spacca»
Stamane meeting del Centrosinistra, l'on. D'Aquino si schiera a favore

di Gianfranco Cusumano

 

Milazzo. Stamattina grande adunanza del Centrosinistra per dire no alla realizzazione di un autoporto nel comune di Milazzo.
A dare appuntamento ai cittadini alle 10 al cinema «Liga», sono stati Ds, Lista Di Pietro, Margherita, Socialdemocratici italiani, Rifondazione comunista e Alleanza popolare. «L'autoporto che l'Asi ci vuole imporre dall'alto senza alcun rispetto per le volontà e i bisogni dei milazzesi – si legge in una nota – potrebbe produrre danni irreparabili trasformando il porto della città in un nuovo viale Boccetta con le conseguenze di invivibilità, congestione del traffico nel centro cittadino e inquinamento che tutti possono facilmente immaginare».
La Regione ha inserito Milazzo nel Piano triennale dei trasporti, mettendo a disposizione circa 5 milioni di euro (il resto della somma sarà a carico dei partner privati) per realizzare la struttura che dovrà nascere nei pressi dell'asse viario in zona Asi. Ma così la vocazione turistica del territorio portata avanti dall'Amministrazione del sindaco Nino Nastasi subirebbe un colpo morale.
A non pensarla così è l'assessore regionale alle Autonomie locali, Antonio D'Aquino. «Rispondere no ad una proposta che viene dalla programmazione regionale del Piano dei trasporti – si legge in una nota – e che investe l'assetto territoriale di un comprensorio ai fini dell'incremento della produttività e dell'occupazione è fuorviante e non contribuisce a dibattere le ragioni e i possibili risultati. Pensare che la riconversione di un territorio industriale possa passare dal lento e inesorabile rottamarsi delle attuali strutture industriali, significa in prospettiva far convivere le popolazioni dapprima con l'inquinamento e poi con le macerie. Le recenti iniziative del Comune di S. Filippo del Mela a proposito dell'attuazione e dell'estensione dell'area del Punto franco nella giurisdizione amministrativa portuale, e la stessa attività del Consiglio comunale di Pace del Mela al proposito del voto favorevole al pontile di Giammoro, indica un modo di confronto apprezzabile e serio. Alzare le bandiere del no è mistificante per tutti, soprattutto quando fra le righe si legge da una parte un no maiuscolo e dall'altra si auspica che la struttura autoportuale si faccia in aree di confine appartenenti ad altri Comuni. Nessuno pensa di trasformare il centro di Milazzo in un'area di stoccaggio per i Tir, così come nessuno pensa ad uno scempio territoriale in forza di uno sviluppo turistico incompatibile...»

 

testo integrale tratto da "La Sicilia"  - 16 gennaio 2004

 

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