Arte floreale al servizio della liturgia 

 

IV^ D.T.O. L’“Oggi” da accogliere o rifiutare “ Lo cacciarono fuori dalla città… per precipitarlo giù!” Promesso da Dio per bocca dei profeti, “Oggi”, Gesù, nella sinagoga di Nazareth continua a manifestarsi  come il compimento di quella promessa, annunciando la sua missione giubilare: la salvezza è offerta a tutti.  Lasciarsi coinvolgere dalle sue “parole di grazia” e accoglierlo non è facile, impegnano,  richiedono forza e sobrietà, preghiera ed ascolto… e poi lui non è il falegname… uno di noi?  Gesù passa nel mezzo, spezza in due la meschinità e il rifiuto del mondo e va dritto dove lo conduce il Padre, senza rinunciare al suo progetto d’amore.                 Gli elementi che compongono la nostra icona floreale sono: alcune canne di dracena sanderina (bambù):come la scorsa settimana (vedi III^ D.T.O.) le canne sono simbolo  dei profeti dell’ A.T. 3 tulipani bianchi: i fiori bianchi sono segno di Cristo Profeta, l’Unto di Dio venuto per operare la liberazione dell’umanità. 12 roselline rosse: nel numero 12 (3x4) si compenetrano il 3 divino con il 4 terreno, 12 sono anche i profeti minori, dunque insieme alle rose rosse diventa segno della testimonianza di coloro che accogliendo l’“Oggi” di Dio, vivono fedeli alla vocazione e missione ricevute.  alcuni rami di orchidea singapore viola: il colore viola dei fiori ci riporta al cuore ostile, che rifiuta nuove proposte di vita, che rinuncia a riconoscere in Gesù il falegname il Giubileo della salvezza! felce: serve come verde per completare l’icona floreale. Per realizzare l’icona floreale procuratevi una ciotola rotonda e la spugna per i fiori. Posizionate le canne di bambù, da quelle attorcigliate a quelle lisce dando una forma più o meno circolare e al centro sistemate i tre tulipani bianchi. Aggiungete la felce allungando la composizione dal lato destro, e su questo lato sistemate i rami di singapore a cascata. Adesso inserite le roselline  sul lato sinistro recidendo il gambo corto e completate con il verde lì dove c’è bisogno.  Buona celebrazione! Giusy Calderone giusycalderone@tin.it