Pescopennataro

Vai ai contenuti

Menu principale:

PESCOPENNATARO "Cenni Storici"
La nascita del nucleo abitativo si fa risalire intorno al XII sec.in età Normanna.
Documenti del 1269 attribuscono il feudo di Pesco Pignataro a Raul de Vauntenay
da cui passò alla famiglia di Sabrane,e successivamente,nel tardo 300 ai Cantelmo
Nel 1465 si impossessarono della zona i Caldora,dopodi laro i Caracciolo Pignatelli  di Celenza.I Monaco fù l'ulima famiglia feudale nel 181.Diventò comune autonomo
nel maggio del 1816.Nel corso del tempo si è esteso ai piedi del Monte S. Lorenzo

e del Monte Torrione.Raso al suolo durante il secondo conflitto mondiale, è statocompletamente
ricostruito.Oggi il paese sorge arroccato su uno sperone di roccia. Per la sua ubicazione
singolare e caratteristica si presenta uno tra i comuni più belli dell'Altissimo Molise in provincia di Isernia,ai confini dell'Abruzzo.Circondato dal "Bosco degli Abeti Soprani",uno  dei pochi
Boschi relitti dell' Appennino meridionale tra i più importanti e conservati dell'intera Provincia.
E' un Biotopo di elevato valore naturalistico,si tratta di Patrimonio dell' Umanità come classificato dall' UNESCO.Maestoso, guarda dall'alto tutto il circondario,ed i paesi limitrofi.Situato a 1236 m.s. l.
Stazione climatica invernale per le sue abbondante nevicate,dove gli sport invernali la fanno da padrone, in particolare lo sci da fondo.Piste attrezzate in “località la Pescara” Km. 8 e “laGallina” Km7. E In estate le escursioni attraverso le verdi Abetaie verso la cima "Monte Campo" 1650 m.

Curiosità

La madre di Fiammetta,decantata dal Boccaccio    nei suoi celebri versi,tra i suio possedimenti annoverava anche Pescopennataro,donatogli
dal Re Roberto Quale ricompensa per i suoi favori amorosi.

   **************************

Tra i tesori canfiscati ad Hitlher dopo la sua morte, fu rinvenuto , un quadro dal titolo:
"Avanzata in un paese dell' Italia Meridionale"

Che raffigurava Pescopennataro.



"Lontani andremo e serberemo l'eco della tua voce
e nel respiro l'essenza natia".....

Aut: Carmelo Tempesta

"Nasciamo senza portare nulla
moriamo senza portare via nulla
nel mezzo della nostra vita litighiamo
per possedere qual'cosa".

Carmelo Tempesta.



PESCOPENNATARO
Specie:
Quercus cerris L.
Nome Comune:
Cerro
Stato Vegetativo:
Buono
Età (anni) 100
Particolare è la
chioma di questa quercia,
molto densa in basso e molto densa in alto

Mi piace vederti albero
centenario.Mi piace vederti,
albero centenario,pieno
di getti e di germogli come    se fossi un adolescente.
Insegnami il segreto di invecchiare così aperto
alla vita,alla giovinezzà
ai sogni, come chi sà,
che gioventù e vecchiaia
non sono che gradini
verso l'eternità. Dalle
"Mille ragioni
Per vivere".

Da visitare in questo comune
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo.
Località Rio Verde.
Eremo San Luca Evangelista.

Da visitare nei dintorni


Capracotta
Giardino della flora appenninica.
Impianti sciistici.
Località Prato Gentile.

Agnone
Museo delle Compane (MARINELLI)

San Pietro Avellana
Museo della civiltà contadina e
del costume d'epoca


                       

Inaugurato nel 2006 nel notoriamente celebrato "paese della pietra e degli scalpellini", Il museo
civico della Pietra, intitolato a Chiara Marinelli,presenta due distinte sezioni.Quella più consistente
è dedicata alla Preistoria e proviene dalla collezione di Pietro Patriarca (originario di Agnone ) e
della moglie Fortuna Ciavolino, curatori sia dell'allestimento che della parte didattica. L'imponente
collezione Preistorica è frutto di una ricerca trentennale e di uno studio costante ed appassionato
condotto sul territorio altomolisano. Essa comprende oltre 1600 manufatti in selce e calcare,
molti dei quali di straordinaria fattura a testimonianza di un' industria litica raffinatissima,
già altamente specializzata. Tali reperti accertano la presenza di una comunità stabile  e progredita
che scheggiava la pietra già oltre mezzo miglione di anni fà. Sono stati infatti rinvenuti in loco
(Rio Verde) sia strumenti arcaici del Paleolitico inferiore sia quelli raffinatissimi del periodo Neolititico.
La raccolta è, inoltre, inpreziosita da originali monili e piccoli idoli assolutamente inediti.  
La seconda sezione, intitolata a Mario Di Tullio, intenda invece focalizzare la memoria sulle diverse
generazioni di scalpellini pescolani che ,realizzando opere in pietra lavorata di fattura e valori vari,
hanno tenuto alto il nome di Pescopennataro non solo in Molise, ma in Italia ed ancor più nelle
diverse nazioni del Mondo che li hanno ospitati come emigranti.

Mappa Interattiva
Google
 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu