Hanno detto di me...
CRITICHE


Ad osservare le opere di Tamma Ubaldo, saltano alla mente tanti bei nomi dell'arte figurativa francese ed olandese. L'ispirazione impressionistica del grande Monet, e Renoir. I colori vivi di Gauguin e le pennellate espressive di Van Gogh.

"Passeggiata nel Parco"

(Omaggio a Monet)

Olio su tela 70 x 80

E' un campo, quello aperto da questi maestri, davvero immenso come fonte d'espressione, spazi siderali ed aree d'espressione in un'alternarsi di linee e di colori. Arte che si esprime che abbracciano lo spazio infinito e lo irradiano nelle opere dell'artista . Vi è anche stile e buon gusto decorativo. E' una ricerca senza fine la sua, una lunga catena di segni con la quale l'artista tesse la sua tela infinita, un vero labirinto della memoria e della creatività, dove frequentemente raggiunge risultati sorprendenti e di grande effetto.

E' pittura dell'animo, improvvisa e piena di cromatismi, le figure e le cose che circondano l'artista vengono proiettati nel mondo del fantastico.

Dotato di una sensibilità accorta, capace, dunque, di cogliere e far trasparire le sfumature più sottili e significative delle immagini, le sue opere invitano a soffermarsi nel guardarle, proprio per sentirne i più intensi effetti e profumi dell'arte . Un'operazione di aggiustamento e fissaggio sulla tela posta sul cavalletto, dietro la quale si sintetizzano i momenti salienti dell'intuizione estetica.

" Fiori e Frutta"

( Natura morta )

Olio su tela 60 x 70

Tutto è passato al filtro di una sensibilità accorta. Un mazzo di fiori non è il semplice espandersi di forme naturali, rimanda a necessità di spazi diversi o, al contrario, è riflessione di sperperi decorativi o insinua stati d'animo, non è mai insomma tranquilla contemplazione di qualcosa posato accanto per trarne un'idea ispiratrice. L'universo figurativo che così nasce e ti colpisce, ora accentuato ora sfumato nei confini e nelle demarcazioni, è sempre suggestivo e accattivante, morbido e tagliente.

Il suo aspetto, a volte, espressionistico non va confuso con il grido della retorica vaporosa, perché esso è segno di un desiderio estetico destrutturante, il quale si realizza nello stupore dell'arte che nega e sospetta, afferma e capovolge.

Una nuova stagione si apre per l'artista, con le sue creazioni in gesso. Una ricerca di valori artistici che spaziano al confine dell'immagine reale. Grandi ricerche cromatiche contornate e guarnite con colori che sono, al tempo stesso, forma e segno.

"Il Menestrello"

Tempera su gesso
(50 x 70) venduto

 

"La Ricamatrice"

Tempera su gesso (50 x 70)

 

Tra i quadri esposti, particolare attenzione meritano i dipinti su gesso, materiale, questo, che trova riscontro in un rapporto che il pittore ha sempre avuto sin dalle sue prime opere sculturistiche esposte in Sud-Africa.
I segni del passato, come in altre occasioni, aiutano il nuovo percorso, identificano la produzione, completano il bagaglio culturale dell'artista. Con rara suggestione vengono interpretati e restituiti anche attraverso il recupero di antichi supporti pittorici.



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- Copyright Ubaldo Tamma 2000 -