La lungimiranza di Gioacchino Greco.

Storia appassionante di una variante attraverso quattro secoli di battaglie scacchistiche.




Gioacchino Greco, inventore dei gambetti e primo grande paladino del gioco d'attacco, già nel 1619 introdusse un'ardita e violenta continuazione della Partita Italiana. Dopo i tratti 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3 Cf6 (un contrattacco tagliente ed antichissimo, proposto dal portoghese Damiano verso la fine del '500) 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+


Diagr. 1

Greco propose l'insolita 7.Cc3. Uno strano modo di parare lo scacco d'alfiere: il Nero può catturare subito il Pe4 ed attaccare doppiamente il Cc3... Nelle sue partite troviamo due bellissimi esempi riguardo a questo tema:

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "1620.??.??"]
[Round "?"]
[White "Greco, Gioacchino"]
[Black "NN"]
[Result "1-0"]
[ECO "C54n"]
[PlyCount "37"]

1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3 Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+ 7.Cc3 Cxe4 8.O-O Cxc3 9.bxc3 Axc3 10.Db3 Axa1 11.Axf7+ Rf8 12.Ag5 Ce7 13.Ce5 Axd4 14.Ag6 d5 15.Df3+ Af5 16.Axf5 Axe5 17.Ae6+ Af6 18.Axf6 gxf6 19.Dxf6+ Re8 20.Df7# 1-0


[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "1620.??.??"]
[Round "?"]
[White "Greco, Gioacchino"]
[Black "NN"]
[Result "1-0"]
[ECO "C54n"]
[PlyCount "39"]

1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3 Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+ 7.Cc3 Cxe4 8.O-O Cxc3 9.bxc3 Axc3 10.Db3 Axd4 11.Axf7+ Rf8 12.Ag5 Af6 13.Tae1 Ce7 14.Ah5 Cg6 15.Ce5 Cxe5 16.Txe5 g6 17.Ah6+ Ag7 18.Tf5+ gxf5 19.Df7# 1-0

Bellissime e spettacolari! Senza dubbio Greco fu un vero artista della scacchiera ed infuse agli scacchi una dinamicità ed una spettacolarità straordinarie. Successivamente questa continuazione venne ridimensionata e si trovarono nuove e più efficaci difese per il Nero, tanto che la variante  cadde ben presto nel dimenticatorio. Dopo due secoli e mezzo la variante venne rivalutata e divenne argomento di numerose dispute teoriche. Alla fine si riuscì a stabilire quella che sembrava la giusta difesa per il Nero. Dopo 7... Cxe4 8.O-O il Nero rinunciava a 8... Cxc3 e dopo 9.bxc3 d5! si giunse alla conclusione che il Nero non aveva più nulla da temere, così la variante di Greco fu nuovamente archiviata. Dopo qualche anno di oblìo, Steinitz tentò coraggiosamente di rimettere in auge la variante e nella prima partita del match mondiale di Mosca del 1896, contro Lasker, tentò di infondere nuova linfa all'idea di Greco giocando il sacrificio 10.Aa3.


Diagr.2

Lasker accettò il sacrificio e dopo 10... dxc4 11.Te1 f5 12.Cd2 Rf7 respinse l'attacco, furioso ma privo di concretezza, del Bianco. Nella terza partita del match Steinitz, dimostrando una notevole dose di coraggio, ritentò il sacrificio ma Lasker nel frattempo aveva preparato una ricetta ancora più efficace e dopo 10.dxc4 Te1, invece di sostenere il pezzo guadagnato giocò la modesta 11... Ae6! e dopo 12.Txe4 Dd5 13.De2 O-O-O, il Bianco si ritrovò in una posizione strategicamente perduta. Questo procedimento, in "puro stile Lasker", venne ritenuto idoneo per demolire ab imo il sacrificio del Bianco.

Nonostante la sua dubbia correttezza però, il sacrificio di Steinitz ebbe il merito di richiamare l'attenzione dei teorici sulla variante di Greco e dopo tre anni di ricerche il teorico danese Möller, dopo 7... Cxe4 8.O-O Ac3, suggerì il tratto sensazionale 9.d5!, dimostrando che con esso la posizione del Bianco conservava intatta la forza propusiva che Greco aveva individuato quasi tre secoli prima! Si ebbero così nuove ricerche, culminate negli anni '30 del secolo scorso in appassionanti polemiche sulla valutazione del sacrificio in h7 nella variante: 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.c3 Cf6 5.d4 exd4 6.cxd4 Ab4+ 7.Cc3 Cxe4 8.O-O Axc3 9.d5! Af6 10.Te1 Ce7 11.Txe4 d6 12.Ag5 Axg5 13.Cxg5 O-O ( 13...Af5? 14.Df3! ) 14.Cxh7 Rxh7 15.Dh5+ Rg8 16.Th4 f5


Diagr.3

Su questa posizione si versarono fiumi d'inchiostro e si mobilitarono i più autorevoli scacchisti e teorici dell'epoca, ognuno a sostenere la sua idea, in accese dispute teoriche. Come deve continuare l'attacco il Bianco? E' preferibile giocare l'aggressiva 17.Dh7+, eseguire un tratto preparatorio (17.Te1 o 17.Ae2), oppure un tratto preventivo (17.g3 o 17.Th3)? Nessuno seppe far prevalere la sua tesi e le innumerevoli analisi non riuscirono a stabilire ne quale fosse il tratto migliore ne se l'attacco del Bianco riuscirà o trionfare od alla fine prevarrà il pezzo in più del Nero. Con l'avvento delle idee ipermoderne e dei giochi chiusi e semi-chiusi, la variante alla fine perse il suo interesse e fu giocata assai raramente, anche se ogni tanto fa capolino, anche ai giorni nostri, sia nelle partite a tavolino che in quelle per corrispondenza, ma non è stata a tutt'oggi trovata una risposta definitiva!

Dopo quasi 400 anni di dispute teoriche qui alla redazione del sito abbiamo sottoposto la posizione al più potente "scacchista artificiale" del momento, il programma IvanHoe vers. 999973-Beta, installato su un QuadCore da 4.3 GHz, con S.O. Ubuntu Linux 9.10 a 64bit. IvanHoe sviluppa una forza scacchistica mostruosa (oltre 3400 punti ELO!!) e quindi possiamo fidarci abbastanza tranquillamente delle sue analisi...
Ebbene, dopo un approfondita analisi (profondità 25 semi-mosse!), il programma ha sfornato questa variante:



17.Dh7+ Rf7 18.Th6 Tg8 19.Te1 Df8 20.Ab5 a6 21.Tee6 axb5 22.Thf6+ Re8 23.Dg6+ Rd8 24.Txf8+ Txf8 25.Dxg7 Te8 26.Te1 Txa2 27.h4 Ta4 28.Txe7 Txe7 29.Df8+ Te8 30.Df6+ Rd7 31.Dxf5+ Rd8 32.Df6+ Te7 33.Df8+ Rd7 34.Df5+ Rd8 35.Df8+

Valutando la posizione esattamente pari (+0.00) e dimostrando così l'incredibile lungimiranza di Gioacchino Greco.