Il Campionato del Mondo del 1890.


Appena un anno dopo aver difeso il suo titolo contro il russo Cigorin, Steinitz lo mise in palio per la terza volta. Il 22 giugno 1888 era morto Johannes Zukertot, il primo sfidante, perciò esclusi i maestri della vecchia guardia, già tutti battuti da Steinitz, non sembravano esserci giocatori meritevoli di affrontarlo. C'erano pero' alcuni giovani che da qualche anno stavano mettendosi in luce, tra questi Isidore Gunsberg.

Isidore Gunsberg.
Anche questo forte giocatore era della vecchia Europa, essendo nato a Budapest il 2 novembre 1854, da padre ebreo. A causa dell'attività mercantile della famiglia, Gunsberg era stato allevato a Londra (dove si stabilì nel 1880) e, ancora bambino, aveva soggiornato in altre importanti città europee. Il padre lo aveva portato anche a Parigi, presentandolo come bambino prodigio al leggendario Cafè de la Regènce.
A Londra il giovane Isidore fece amicizia con molti attivi scacchisti, tra i quali C. Gumpel, che aveva costruito Mephisto, una macchina per giocare a scacchi dalle sembianze umane (vedi l'articolo sul turco). Isidore aveva il fisico minuto e giocava benissimo a scacchi quindi il nostro Gumpel lo convinse a manovrare Mephisto. Non lo manovrò per molto, non solo perche' ormai era avviato ad una brillante carriera scacchistica, ma anche perche' molti sospettavano che ci fosse lui nell'automa, così Gumpel organizzò una partita tra Gunseber e Mephisto, per porre fine alle "dicerie". Gunsberg perse il match con Mephisto, dimostrando così che non era lui a manovrare l'automa e che anzi, questi era persino più forte di lui!
Nel 1884, dopo una decina d'anni di lontananza dalle scene scacchistiche, riprese l'antica passione e vinse il torneo ad handicap di Londra, dove dovette cedere Pedone e tratto anche ad avversari decisamente forti. Dopo questo successo cominciò a bruciare le tappe: nel 1885 vinse il torneo inaugurale della British Chess Association, quindi si impose nel torneo ad handicap di Pursthell e infine vinse il torneo di Amburgo, precedendo giocatori del calibro di Blackburne, Weiss, Mason, Tarrash ed English.
Nel 1888 fù primo al torneo di Bradfort, davanti a Mackenzie, l'anno successivo arrivò terzo nel grande torneo di New York, alle spalle di Cigorin e Weiss (ma sconfiggendo Cigorin in entrambe le partite giocate con lui). A questi successi ne vanno aggiunti molti altri in tornei cosiddetti "minori", ma che fecero si che pochi altri scacchisti ottenessero altrettanti risultati positivi come Gunsberg tra il 1885 ed il 1889.
Considerato dunque fra i migliori giocatori mondiali, Gunsberg fu invitato a battersi con Cigorin nel 1889 a l'Avana di Cuba e, sul risultato di 9 a 9, fu interrotto dagli organizzatori del Club Scacchistico dell'Avana perchè ritennero che dopo una lotta così interessante e combattuta non sarebbe stato giusto decidere il risultato nell'ultima partita prevista! Dopo un risultato così lusinghiero, soltanto pochi mesi dopo un gruppo di appassionati inglesi gli finanziò la sfida contro il grande Steinitz, valida per il titolo di Campione del Mondo.


Il Campionato mondiale del 1890.
La sfida si svolse nella città di New York; iniziò il 9 dicembre del 1890 e si concluse il 22 gennaio del 1891.
I mecenati inglesi misero in palio 75 sterline, che per 2/3 sarebbero finiti al vincitore e per 1/3 allo sconfitto. A questa borsa si aggiunse quella messa in palio dal Manhattan Chess Club - dove l'incontro venne giocato - consistente in 150 dollari per le spese ai due giocatori ed altri 150 dollari a Gunsberg, come contributo per le spese di viaggio. Inoltre ogni partita avrebbe fruttato 20 dollari al vincitore e 10 allo sconfitto; ovvero 10 dollari a testa in caso di pareggio.
Previste 20 partite, 4 alla settimana, con vincitore chi per primo ne avesse vinte 10; in alternativa vittoria a chi, dopo i 20 incontri previsti, fosse in vantaggio di punti.
Dopo un pareggio nell'incontro inaugurale, Steinitz vinse la seconda partita. Seguì un altro pareggio poi due successi consecutivi di Gunsberg che passò a condurre il match. Steinitz non si perse d'animo, vinse a sua volta due incontri e poi un altro, dopo due patte intermedie, così dopo 10 partite il risultato era di 6-4 per l'anziano campione.
Seguirono una patta, una vittoria per parte, ancora due pareggi e poi un seccesso di Gunsberg che si portò così sull' 8-9 dopo 17 incontri. Nella 18ª l'ungherese volle forzare a tutti i costi in una posizione chiaramente patta, ed ovviamente perse. Steinitz non ebbe problemi a pareggiare il successivo incontro e si aggiudicò così il match con una partita di anticipo.

L'immeritato declino di Gunsberg.
Non ostante la magnifica prova contro Steinitz ed i molti successi ottenuti nella sua luminosa carriera, Gunsberg non è mai stato considerato fra i grandi della storia scacchistica, sicuramente a torto!
Dopo la sfida con Steinitz, Gunsberg non ebbe più molte possibilità di giocare: sfidò Tarrasch, ma questi gli rispose che era medico e non aveva tempo per giocare (in realtà, Gunsberg era ormai temuto da tutti i migliori scacchisti dell'epoca e questi inventerono le scuse più fantasiose pur di evitarne la sfida), sfidò Blackburne per un match all'Avana, ma gli organizzatori declinarono l'invito preferendo organizzare un incontro a Steinitz. Così Gunsberg trascurò sempre più l'attività agonistica, dedicandosi alla stesura di testi teorici e soprattutto alla compilazione delle rubriche scacchistiche per il Daily Telegraph e per il Morning Post, rubriche che redasse per quasi trent'anni. Morì a Londra il 1° maggio del 1930.

Le partite sono disponibili (in formato pgn) nella sezione Archivio.