Free Style Chess, ovvero gli "Scacchi vers. 2.0".



Questa definizione è stata utilizzata da Kasparov in un appassionato articolo scritto su New in Chess.
Su questo sito abbiamo già affrontato l'argomento degli Scacchi Avanzati, o Advanced Chess. Si tratta di un'interpretazione estremamente moderna degli Scacchi, simile al gioco per corrispondenza, ma molto più veloce ed immediata. Nel gioco per corrispondenza infatti, il giocatore può impiegare come aiuto libri, riviste, monografie e soprattutto il computer, ma una partita può durare anche dei mesi; nel Free Style invece il tempo di riflessione per ciascun giocatore (o squadra) è limitato ad un'ora.
In una partita di Free Style il giocatore può impiegare il computer e il software che più gli aggradano, selezionare la mossa ed infine giocarla sulla scacchiera. Ho specificato queste operazioni perchè nel Free Style si gioca su una normale scacchiera, muovendo i pezzi manualmente, anche se per la selezione delle mosse possiamo (anzi, dobbiamo!) utilizzare l'aiuto computer. La componente agonistica e psicologica, che viene affievolita di molto nel gioco per corrispondenza, è qui assicurata dal ridotto tempo di riflessione (al massimo un ora per tutta la partita) e quindi dalla possibilità quindi di introdurre novità teoriche, continuazioni taglienti o strategie alternative, magari non completamente corrette, ma difficilmente confutabili in un tempo così limitato.

Gli Scacchi moderni e il computer.
Il Free Style prende atto di uno stato di fatto evidente agli occhi di tutti e caratterizzato dalle seguenti osservazioni:

  • le attuali combinazioni hardware/software scacchistiche sono ormai notevolmenti più forti di qualsiasi giocatore umano e la tendenza è quella di ampliare sempre di più questo divario.
  • I computers sono molto più deboli dell'uomo nella pianificazione strategica e si prevede che questo divario rimarrà tale per moltissimi anni. Una pianificazione strategica a livello umano è lontana anni luce dalle attuali capacità dei programmi scacchistici.
  • al giorno d'oggi TUTTI si avvalgono del computer nello studio, nell'allenamento e nell'analisi e MOLTI lo utilizzano, scorrettamente, anche durante i normali tornei, sia su internet che a tavolino. I recenti scandali di giocatori che andavano in bagno prima di giocare ogni mossa (vuol dire circa 50 volte nel giro di un paio d'ore!!), hanno rivelato uno stato di fatto ormai consolidato ed innarrestabile. Questo vale tanto per i cosiddetti "tornei amatoriali" che per quelli ad altissimo livello.
Per tentare di arginare questo cattivo costume sono stati inventati molti stratagemmi, ma non si tratta che di palliativi e spesso, come recita un vecchio proverbio, "è più il danno che il guadagno!". A causa dell'uso "malandrino" del computer, le partite non si possono più aggiornare ed eventuali tie break vengono giocati con una serie di blitz da 5 minuti. Su internet invece vanno di moda i "super-blitz" da 2, o addirittura 1 minuto, in modo da non permettere l'uso dei eventuali "aiutanti elettronici"... E' chiaro che in questo caso non si gioca più a scacchi ma al "mouse più veloce del West", dove quello che conta non è più l'abilità scacchistica o la giusta pianificazione, ma la mobilità delle dita!

L'approccio del Free Style è molto più pragmatico e realista ed invece di tentare di "fermare il futuro", lo rende parte integrante della competizione. I sostenitori del Free Style infatti affermano: «è inutile nasconderci dietro a un dito, il computer è ormai parte integrante e fondamentale degli Scacchi, quindi ammettiamolo liberamente nelle competizioni senza tante ipocrisie!»

La principale obbiezione che si può fare al Free Style è che, vista l'attuale forza dei computer, allora le partite saranno giocate fra di loro, con l'uomo relegato al compito di "manovratore", ma si tratta di un'impressione sbagliata. I software attuali sono fortissimi sotto il punto di vista tattico, ma penosi dal punto di vista strategico. Ciò è maggiormente evidenziato nelle aperture e nei finali, dove i programmi devono appoggiarsi a corpose librerie di aperture e nei finali, dove devono utilizzare enormi tabelle pre-calcolate (le famose table-bases). Anche nel medio gioco, specialmente nelle posizioni più "strategiche" i computer hanno grossi limiti; inoltre sono pateticamente inadeguati nel gestire molte posizioni di patta teorica, ad esempio quelle con gli alfieri di colore contrario... Come si vede c'è ancora molto spazio per l'intervento umano!

Il concetto di "Centauro".
In una partita di Free Style troviamo un'affascinante sinergia fra uomo e macchina, dove essi collaborano e si integrano producendo delle partite di altissimo livello tecnico. La stretta integrazione fra uomo e macchina ha fatto coniare il suggestivo termine di "Centauro" che ben si adatta a questo nuovo tipo di giocatore di Scacchi.
La sinergia fra uomo e computer non è uguale e costante per tutta la partita, ma ci saranno dei momenti dove sarà più attivo il computer ed altri dove lo sarà di più l'uomo; in generale si può affermare che attualmente l'uomo è la componente più importante in questa singolare forma di "integrazione", ma che la vittoria si ottiene solo da una perfetta collaborazione fra la componente "umana" e quella elettronica. E' un po' come il concetto di "armi combinate" della scienza militare: il valore delle singole componenti non viene sommato, bensì moltiplicato!
Nei vari tornei si è osservato che le squadre che si affidavano completamente al computer, magari utilizzando delle dotazioni hardware/software "pompatissime", soccombevano regolarmente di fronte a quelle che invece puntavano di più sul concetto di Centauro che abbiamo appena visto. In molti tornei Free Style di altissimo livello si è poi osservato un fatto curioso: spesso questi vengono vinti da "semplici" amatori, anche se fra i partecipanti vi sono GM di chiara fama! Come spiegare il fatto che dei GM vengono sconfitti da dilettanti? Entrambi possono utilizzare il computer... Anche qui entra in gioco prepotentemente il concetto di Centauro! Evidentemente i GM non riuscivano a conseguire il giusto connubio con la "componente elettronica" del team e magari si fidavano di più delle loro - certamente indubbie - capacità scacchistiche. Fatto sta che il campione di Free Style è un nuovo e diverso tipo di scacchista che deve possedere delle capacità ben specifiche e diverse da quelle che possiede uno scacchista tradizionale. Egli deve essere soprattutto un buon Centauro!
Nel Free Style si entra in una specie di "zona grigia" dove non si sa più chi è il cavallo e chi è il cavaliere. A seconda della situazione che si crea sulla scacchiera, saranno di volta in volta il computer oppure l'uomo a decidere la mossa, ma quasi sempre si tratterà di una complessa situazione dove l'uomo proporrà delle varianti da analizzare al computer che a sua volta potrà proporre nuove alternative tattiche, rielaborate poi in chiave strategica dall'uomo e riproposte al computer... E' evidente che, in linea generale, i ruoli tradizionalmente fissati per uomo e per la macchina sono rimossi in favore di una situazione mista qual'è appunto quella del Centauro.
Il Centauro ideale è di norma un buon scacchista tradizionale, specialmente dal punto di vista posizionale, con una certa predilezione per la sperimentazione e le continuazioni "insolite", nonchè con una buona padronanza dei programmi scacchistici. Chi si ritiene superiore al computer o al contrario chi riveste un'eccessiva fiducia in esso, è destinato semplicamente a perdere!

La Formula 1 degli Scacchi.
Con questa felice definizione si vuole sottolineare che nel Free Style quasi tutte le partite sono di altissimo livello tecnico... Daltronde non potrebbe essere altrimenti: macchine ad altissime prestazioni e software sofisticatissimi, rappresentano degli strumenti formidabili nelle mani di un abile Free Styler e permettono di esprimere un livello tecnico notevolmente superiore a quello che si può avere sia nelle sfide "uomo contro uomo" che in quelle "macchina contro macchina". Nel Free Style siamo al top delle prestazioni ed anche una partita fra modesti dilettanti esprime un livello tecnico elevatissimo rispetto agli standard tradizionali.

Una nuova frontiera per gli scacchisti.
Nel Free Style, come abbiamo già visto, si impone un nuovo tipo di giocatore, lo scacchista-tecnocrate che deve gestire in modo ottimale le proprie capacità scacchistiche, l'hardware ed il software disponibili e soprattutto la perfetta integrazione di tutti questi componenti. Particolare attenzione è posta sulle aperture e sulle relative librerie, in modo da conseguire fin da subito qualche vantaggio posizionale, oppure con lo scopo di far consumare prezioso tempo di riflessione ai centauri avversari.

Al di la però di tutte queste considerazioni, il Free Style è soprattutto divertente! Tutti gli appassionati di automobili vorrebbero provare, almeno una volta, il brivido di correre a 400 all'ora su una fiammante Formula 1... Ebbene con il Free Style gli scacchisti possono provare lo stesso brivido ogni volta che vogliono!
Si prova una sensazione fantastica nel disporre di un potentissimo motore d'analisi con cui mettere alla prova le proprie idee e varianti contro un avversario altrettanto ben attrezzato. Inoltre è possibile sconfiggere anche giocatori molto più forti di noi negli Scacchi tradizionali. Chi non ha mai desiderato di competere contro un GM su un piano di parità? Col Free Style questo sogno può realizzarsi... A patto di diventare dei buoni Centauri!