Piccola cronistoria dei programmi scacchistici.

Fin dai tempi dell'automa scacchistico, l'inquietante Turco, è sempre stato vivo nell'uomo il desiderio di costruire una macchina in grado non soltanto di giocare correttamente a scacchi, ma anche di battere i più famosi campioni. Questo sogno si è praticamente tradotto in realtà proprio negli ultimi decenni, grazie all'avvento di calcolatori sempre più potenti e programmi sempre più sofisticati.

Fino agli anni '80 non esistevano computer così potenti da poter impensierire un giocatore di livello medio-alto, inoltre i programmi scacchistici erano allora in una fase ancora acerba, quasi di sperimentazione. Il primo programma scacchistico degno di questo nome fu MacHack VI. Sviluppato nel 1966, partecipò ad una competizione di scacchisti dilettanti a Boston, incamerando appena ½ punto su 5. Tale programma fu comunque il primo, nel 1967, ad essere ammesso ad un torneo ufficiale di giocatori umani.

Nel 1974 prese avvio la prima edizione del Campionato del Mondo per Computer, vinta a sorpresa dal programma sovietico Kaissa. Questo fatto destò molto scalpore allora perchè si riteneva che i sovietici fossero molto più indietro nelle ricerche sull'intelligenza artificiale. Due anni dopo apparvero in commercio le prime scacchiere elettroniche, ma avevano prezzi altissimi e bassa qualità di gioco. La prima e famosissima macchina, che sviluppava un gioco discreto e un prezzo abbordabie, fu la mitica Chess Challanger  (Vedi figura a lato). Gli appassionati di Scacchi della mia generazione (ebbene si, sono COSI' vecchio!) l'apprezzarono subito e difatti Chess Challanger ebbe un ottimo successo commerciale. Anch'io la comprai ed ogni tanto, preso dalla nostalgia, ci faccio qualche partita (gioca piuttosto maluccio... Ma quanti ricordi!). Pochi anni dopo, a cavallo del 1980, comparvero sul mercato alcuni piccoli computer, quali l'Apple II, il Sinclair ZX Spectrum e il Commodore 64, caratterizzati da un prezzo abbordabile e da ridotte dimensioni fisiche. Questi cosiddetti "home computer" ebbero un eccezionale successo, portando l'informatica nelle case della gente comune. Con essi si diffusero i primi programmi commerciali di scacchi: Sargon per Apple, Grand Master per Commodore 64 e Colossus Chess per ZX Spectrum (ne esisteva una versione anche per Commodore 64). Tutti questi programmi, d'altra parte, non erano in grado d'impensierire più di tanto neppure un buon dilettante, per via anche della bassa potenza di calcolo degli home computer. Queste macchine infatti avevano un'architettura ad 8 bit, troppo limitata per sviluppare calcoli decentemente ed un  processore che girava alla ridicola frequenza di circa 4 MHz! La memoria RAM utilizzabile era di circa 16K (!!) quindi i programmatori dovevano aver fatto i salti mortali per far giocare questi software in modo appena decente...

Molti, tuttavia, iniziavano a chiedersi cosa sarebbe accaduto utilizzando computer più potenti. Infatti , nel 1981 il programma scacchistico Cray Blitz, eseguito su un supercomputer Cray, vinse a sorpresa il Campionato del Mississipi, dove giocavano parecchi maestri. Autore di questo programma (che vinse poi il Campionato mondiale per computer) fu il prof. Robert Hyatt, che scrisse in seguito il mitico Crafty che fino a pochi anni fa era ancora uno dei migliori software scacchistici in circolazione. I più tradizionalisti però erano ancora dubbiosi sulle reali potenzialità dei computer. Fra questi dubbiosi si distinse specialmente il M.I. David Levy che sfidò pubblicamente qualunque programma scacchistico, mettendo in palio un'ingente somma. Per un po' i fatti gli diedero ragione, dato che sconfisse tutti gli sfidanti elettronici, ma nel 1989 fu a sua volta sconfitto da Deep Throught, il primo super computer costruito esclusivamente per giocare a Scacchi. Deep throught, messo a punto da un gruppo di giovani ricercatori, consisteva in 64 processori, uno per ogni casella della scacchiera, e sviluppava un'impressionante profondità d'analisi ed una mostrusa velocità.

La maggior parte degli appassionati di scacchi polemizzò che David Levy, pur essendo un ottimo Maestro Internazionale, non giocava certamente a livello dei migliori giocatori mondiali, quindi il dominio umano negli scacchi non era ancora sconfitto. La convinzione rimase salda soltanto per pochi anni perché nella primavera del 1994 si intuì chiaramente che i calcolatori stavano cominciando a rovesciare il rapporto di forza. In quell'anno, infatti, un programma di scacchi destinato a diventare molto popolare, ovvero Fritz, giunto alla versione 3, si prese il lusso di arrivare primo in un torneo lampo alla pari di Kasparov, lasciando dietro di sé giocatori celebri come Anand e Short. A conferma delle sue qualità, Fritz 3 riuscì addirittura a battere Kasparov in una ormai storica partita lampo disputata in Germania e trasmessa in diretta televisiva. Da sottolinerare il fatto che Fritz 3 non era eseguito su un supercalcolatore ma su un normale Personal Computer.

Gli scettici più intransigenti obbiettarono che le cadenze lampo e semilampo aiutano troppo il calcolatore, mentre la vera bravura di uno scacchista emerge nel gioco meditato, insomma con le classiche cadenze da torneo FIDE. Ma anche questa convinzione non era destinata a durare a lungo.

Nel frattempo la IBM, nota casa produttrice di computer, assunse il gruppo di ricercatori che aveva creato Deep Throught e li finanziò per mettere a punto un nuovo modello della loro creatura, ancora più potente. All'inizio del 1996 IBM propose a Kasparov una singolare sfida a Filadelfia (USA) sulla base di sei partite contro il suo nuovo supercalcolatore scacchistico, chiamato ora Deep Blue. L'evento ebbe una notevole risonanza mondiale, dato che il match stavolta contemplava tempi di riflessione da torneo FIDE. Attratto da un montepremi di ben 500.000 dollari, il Campione del Mondo in carica accettò la sfida, battendo alla fine il computer con il punteggio di 4 a 2, ma perdendo in modo clamoroso la partita d'esordio: pertanto il 10 Febbraio 1996 Deep Blue entrò nella storia come il primo computer ad aver battuto un campione mondiale di scacchi in una partita giocata su tempi regolamentari FIDE.

Alla fine dell'incontro Kasparov rilasciò un'entusiastica intervista dichiarando, molto spavaldamente, che nessun computer avrebbe mai potuto batterlo in un match prima dell'anno 2000. In merito a questo evento è invece interessante riportare il pronostico che Yasser Seirawan aveva formulato alla vigilia della sfida di Filadelfia: "Vincerà Kasparov per 4 a 2, ma è inevitabile che ora o tra dieci anni una macchina lo sconfigga". Mai parole furono più profetiche!

In effetti nel 1997 la IBM propose la rivincita, da disputare a New York, ma mentre nella versione '96 Deep Blue era in grado di calcolare 280 milioni di mosse al secondo(!!) senza applicare particolari criteri di selezione delle mosse se non quello del guadagno materiale di pezzi, nella versione '97 i tecnici della casa informatica americana decisero di far calcolare al computer "solo" 220 milioni di mosse al secondo, ma applicando algoritmi di gioco più sofisticati. Le ricerche informatiche, in effetti, avevano dimostrato che la sola forza bruta di calcolo non è sempre sufficiente a far giocare bene una macchina elettronica, per quanto veloce essa sia. Le conseguenze di questi miglioramenti, anche nell'hardware del computer, si fecero ben presto sentire.

Dopo aver vinto la prima partita, Kasparov si fece raggiungere nella seconda, nella quale Deep Blue incamerò una splendida vittoria. La tensione del match era diventata così alta che il campione mondiale accusò ingiustamente i tecnici della IBM di barare, dato che il gioco del computer gli sembrava "troppo umano"! Seguirono tre patte, ma nella sesta ed ultima partita Deep Blue stracciò letteralmente il Campione del Mondo, colpevole anche di aver giocato in maniera fin troppo superficiale la fase d'apertura. L'11 Maggio 1997 con il punteggio di 3,5 a 2,5 Deep Blue si aggiudicava il match entrando definitivamente nella storia dell'informatica scacchistica.

Alla conclusione dell'incontro Kasparov - Deep Blue, il Grande Maestro indiano Anand, vicecampione mondiale, fece la seguente dichiarazione: "Per me Deep Blue non ha nulla a che fare con l'intelligenza artificiale. Esso rappresenta solamente l'incredibile violenza bruta che queste macchine esprimono, nè più nè meno".

Nel Luglio 1998 Anand è stato invitato sull'isola d'Ischia per l'annuale sfida uomo-macchina. Il match è stato come al solito organizzato sulla lunghezza di otto partite, comprendenti vari tempi di riflessione, da quelli lampo e semilampo fino a quelli regolamentari FIDE. Per l'occasione la Kriotech ha fornito un computer sperimentale basato sul microprocessore AMD K6-2 a 450 Mhz, non ancora in commercio. Il programma di gioco invece era Rebel 10, allora uno dei migliori software sul mercato dedicati al gioco degli scacchi. Ebbene, Rebel 10 ha vinto il match per 5 a 3.

Attualmente, l'introduzione con architettura a 64 bit, dei computer multi-processore e l'applicazione di sofisticati algoritmi di calcolo in parallelo, permette ad un normale computer casalingo di battere anche i Campioni del Mondo "umani". Un moderno computer portatile, dotato di un processore Dual Core a 64 bit, permette di far girare programmi che sviluppano una forza scacchistica di oltre 3000 punti ELO! Non c'è più bisogno di super computer dedicati e di equipe di specialisti, ne di costosissimi software, basta scaricare da internet uno dei tanti programmi gratuiti disponibili, per avere a casa propria uno "sparring partner" (e un maestro!) insuperabile, oltre che gratuito!

Nel 2004 e nel 2006 si sono svolte due sfide fra l'allora Campione mondiale, il russo Vladimir Kramnik e il programma Deep Fritz 10, che girava su un normale PC (attrezzato però con ben 10 processori!). La prima sfida finì in parità, mentre la seconda vide prevalere Deep Fritz col netto punteggio di 4-2. Da notare che Deep Fritz, pur essendo il più noto, non è certo il miglior software disponibile sul mercato ed è superato da diversi altri programmi (fra i quali il programma Open Source, cioè libero e gratuito, Toga-II) e specialmente dalla "star" di questi ultimi anni, l'ormai mitico Deep Rybka 3, primo "giocatore" a superare la soglia dei 3000 punti ELO.
Attualmente le ricerche ad alto livello sono impegnate sui cluster di processori. Nell'ultimo campionato mondiale per computer ad esempio, il programma Campione, Deep Rybka 3, girava su un cluster composto da 40 macchine, un vero e proprio record! Ma la ricerca non si ferma certo qui e si stanno già sperimentando computer bio-molecolari (roba da fantascienza!) che al posto dei processori in silicio utilizzano molecole di DNA. Per ora questi strani computer stanno risolvendo solo piccoli problemi, ma siamo solo agli inizi e in realtà hanno delle potenzialità enormi...