|
|||
Amo il mare e tutto ciò che gli appartiene: il suo colore, il suo profumo, i pesci, i delfini, l'alba, il tramonto, il sommesso mormorio dell'onda che s'infrange sulla riva o il quieto e ritmico respiro della risacca; ma amo il mare anche quando s'infuria sotto la sferza del maestrale: ed è allora che l'odore del mare si fa più intenso e giunge alle narici come un ancestrale e soave profumo amico.
|
L'obiettivo della macchina fotografica fissa un'immagine nel tempo. L'occhio del fotografo, in quell'attimo fuggevole, ne coglie l'essenza e l'interiorità...
Le foto risalgono agli anni 60-70 e sono state eseguite con macchine fotografiche Ashai Pentax e Nikkormat che, all'epoca, erano le migliori sul mercato. Il mio lavoro mi impegnava molto giacché, essendo ingegnere, ero progettista e direttore dei lavori di edifici per civili abitazioni, inoltre ero CTU (consulente tecnico di tribunale) ed infine insegnavo matematica e scienze naturali. Tuttavia, nonostante l'intensa attività lavorativa, la passione per la fotografia mi spingeva ad uscire all'alba o al tramonto per scattare... scattare... scattare. Certo oggi con le macchine digitali basta un click, scaricare nel computer e stampare. Ma allora era tutta un'altra storia. Bisognava fare attenzione a non fare prendere luce al rullino, svilupparlo e poi... poi veniva il momento magico. Trafficare con liquidi ed acidi vari al chiuso di uno stanzino buio, appena soffuso di una luce rossastra, agitare leggermente la carta fotografica con una pinza nell'acido, per veder comparire, piano piano, l'immagine quasi dal nulla, miracolosamente. Naturalmente le foto sono tutte rigorosamente in bianco e nero (all'epoca non ero attrezzato per lo sviluppo a colori) anche perché gli amatori le consideravano le più artistiche. Aldo Nuovo
Se lo desideri puoi lasciare un commento, o semplicemente la firma sul guestbook a testimonianza del tuo passaggio sul mio sito Clicca sul guestbook
|
||
|
|||