Un detto popolare recita più o meno così: "ciò che fai a Capodanno lo farai tutto l'anno". Ebbene, ho festeggiato l'anno nuovo in barca e le mie avventure velistiche continuano. L'esperienza ai Caraibi mi ha talmente colpito per i luoghi, la gente, la vita in barca che ho deciso di iscrivermi per una breve crociera di metà anno, dal 2 al 6 giugno durante la quale ho scoperto l'arcipelago delle Isole Pontine. Anche questa volta l'esperienza si è rivelata entusiasmante.
Le foto che accompagnano questo mio breve diario di bordo sono state scattate da diversi membri del mio equipaggio che oltre ad essere veri lupi di mare, hanno anche una certa passione per macchine fotografiche e videocamere.

02/06/04 - ore 5:30: Stazione Centrale di Milano - inizia l'avventura

Dopo una notte quasi in bianco salgo sull'Eurostar Milano - Roma con alcuni superstiti dei Caraibi (Sabrina, Alessandro e Marta) alle prime luci del giorno. Una brioche, un caffè, quattro chiacchiere e uno sguardo al cielo tendente al grigio scuro ci accompagnano per le cinque ore della prima tratta del nostro viaggio direzione Formia. A Roma ci aspetta un'Alfa 147 fresca di fabbrica che ci porta fuori dalla capitale blindata per le parate della Festa della Repubblica ma svuotata dai suoi abitanti recatisi già da alcune ore alle località balneari della costa laziale. Una sosta all'Autogrill tanto per riempire lo stomaco e via direzione sud all'incredibile velocità di 170 km/h (Alessandro ha battuto tutti i suoi record personali!). In vista dell'Abbazia di Montecassino  abbiamo abbandonato l'autostrada per percorrere gli ultimi chilometri che ci separavano da Formia (e da un cielo sempre più minaccioso) arrivando puntualissimi alle ore 13:15 al Porto di Formia dove ci aspettava la flottiglia quasi al completo. Mentre Sabrina ed Alessandro si inoltravano verso le rispettive imbarcazioni, Marta ed io abbiamo percorso l'intero pontile fino all'ultimo Elan 45 battente bandiera Mondovela, il glorioso "Orazio". Siamo state accolte dai nostri compagni di viaggio e da un profumino alquanto invitante di pasta al sugo appena scolata dal nostro skipper (che a dire il vero non sarebbe rimasta a lungo nel mio stomaco…). Alle 15:00, una volta sistemati i bagagli e infilati pantaloni e cerata sopra i costumi da bagno, Orazio è salpato per primo, destinazione Ventotene.
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Nel corso della traversata ho avuto modo di conoscere i membri della ciurma capeggiata da Stefano Menisco che ora vi presento
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